High End Systems SolaSpot Pro 1500
Un potente sagomatore a testa mobile con sorgente a LED dalla rinomata azienda americana
di Douglas Cole
Si complica ulteriormente il discorso sorgenti LED vs. sorgenti a scarica. Un costruttore storico annuncia (e consegna, pure) un proiettore a fascio definito con sorgente a LED in grado di competere in termini di emissione luminosa nella categoria più alta.
Un’azienda del gruppo Barco, l’azienda costruttrice texana High End Systems ha, da un paio di anni, preso la coraggiosa decisione di spostare tutte le sue risorse di ricerca e sviluppo di nuovi proiettori puntando esclusivamente sulle sorgenti a LED. Infatti, ormai rimane nel suo catalogo un solo proiettore con sorgente a scarica. Come primi frutti di questa scelta, è arrivato il complesso ma interessante ShapeShifter che, nonostante l’innovativo sistema di segmenti individualmente motorizzati, rimane nell’ambito dove i proiettori a LED predominano oggigiorno, cioè i wash/effetti. Il SolaSpot invece è stato presentato come un LED spot equivalente alla categoria del 575 W a scarica e, alla fine del 2014, High End ha alzato la posta in gioco, presentando SolaSpot Pro 1500, un sagomatore a testa mobile con funzionalità complete. Questo è un prodotto significativo, perché, fino a quel momento, i proiettori motorizzati a fascio definito a LED erano relegati alle categorie piccole e medie. SolaSpot Pro 1500 quindi ha segnato un passo avanti, poiché in grado di emettere un flusso luminoso che tocca la categoria delle teste con lampade a scarica da 1500 W e supera nettamente la maggior parte dei proiettori che utilizzano la lampada da 1200 W ancora in utilizzo.
Sorgente a LED
La versione standard di SolaSpot Pro 1500 utilizza una sorgente a stato solido da 400 W, con un flusso luminoso totale dichiarato a 25.000 lm ed una temperatura colore di 6500 K, accoppiata ad un sistema ottico con un’efficienza dell’80%, grazie a cui il proiettore emana un flusso complessivo di 20.000 lm. Come è stato possibile creare un sagomatore con queste prestazioni partendo da una sorgente a LED? Di quanti diodi e di quanta potenza è composta questa sorgente? Abbiamo posto questa domanda a Chris Ferrante, direttore generale di High End Systems; la risposta è semplice: è un segreto, ovvero “non diffondiamo queste informazioni”. Quello che ci poteva dire è che i diodi emittenti sono prodotti dalla giapponese Nichia, che il LED engine è un progetto sviluppato parzialmente in casa e prodotto da una terza azienda e che ci sono diversi elementi ottici progettati per l’omogeneizzazione della luce tra la sorgente e il primo effetto.
Comunque sia costruita la sorgente, una cosa è sicura: con diodi di quella potenza confinati nello stesso spazio generalmente occupato solo da un riflettore e una lampada, e con la notevole sensibilità dei LED al surriscaldamento, la regolazione della temperatura della sorgente di questo proiettore è una priorità cruciale. Infatti SolaSpot Pro 1500 utilizza un sistema ad aria forzata da due ventilatori. Ferrante ci dice che il sistema di raffreddamento comprende tecnologie brevettate da High End, con un software che gestisce contemporaneamente la tensione alle ventole e la corrente ai LED per regolarne la temperatura e, conseguentemente, mantenere le prestazioni. Questo sistema offre tre modalità di utilizzo: Normale, Costante e Studio (silenzioso) ed è notevolmente silenzioso: 34 dB (ad 1 m) nello stato minimo ed un rumore massimo di soli 44 dB.
Uno dei diversi vantaggi dell’uso di una sorgente LED è il controllo totalmente elettronico dell’intensità. Il dimming e gli effetti di shutter, strobo e pulsazione vengono tutti gestiti senza un meccanismo elettromeccanico.
Il sistema ottico ha uno zoom motorizzato da 8° a 45°, utilizzabile insieme ad una funzione autofocus.
Colore
Con questo proiettore, si può mettere a parte il discorso dell’efficienza relativa al colore, perché SolaSpot Pro 1500 utilizza una sorgente bianca e un sistema di miscelazione in sintesi sottrattiva (CMY). La sorgente ha un CRI nativo di 75, ma per applicazioni in cui l’illuminazione dell’incarnato è critica è disponibile una versione alternativa, con una sorgente ad elevato rendimento colorimetrico (CRI >90). Un filtro progressivo CTO con controllo lineare consente la regolazione della temperatura colore.
Oltre al sistema CMY, il proiettore incorpora una ruota con sei colori saturi, organizzati per favorire combinazioni gradevoli quando si usano per generare fasci bicolore.
Beam shaping ed effetti
SolaSpot Pro 1500 offre un set assolutamente completo di funzioni per scolpire e sagomare il fascio. È dotato di un iris e incorpora un sistema di quattro lame sagomatrici, ognuna con controllo di angolazione ed in grado di oscurare completamente il fascio. Inoltre l’intero meccanismo delle lame può essere ruotato.
Ci sono due ruote gobo, una delle quali con sei gobo rotanti in vetro dicroico, tra cui tre colorati. La seconda ruota comprende sette gobo fissi. Un effetto indipendente di animazione, utilizzabile insieme ai gobo, consente di aggiungere movimento nelle proiezioni. Un prisma radiale rotante a tre facce permette di triplicare il fascio; un diffusore frost variabile completa infine la dotazione di effetti.
Questo proiettore offre movimento in pan attraverso 540° e in tilt attraverso 265°. Alla massima velocità, può completare 360° in pan in 3 s, e 252° in tilt in 2,3 s. Il movimento è controllabile a 16 bit, come pure lo zoom, il focus, l’intensità, la rotazione del sagomatore e la rotazione del prisma.
SolaSpot Pro 1500 offre una singola modalità di controllo DMX, 48 canali, ed è compatibile con RDM, consentendo il controllo remoto di diverse funzioni, compreso l’indirizzamento DMX.
Due chicche esclusive High End
Come gli altri recenti prodotti High End, questo proiettore incorpora quattro LED di colore indaco intorno alla lente frontale che possono essere usati come un effetto creativo in controluce oppure in modo pratico come indicatore di puntamento su un palco buio.
Un’altra caratteristica brevettata dal costruttore è un sistema di antiappannamento della lente frontale. A causa del ridotto riscaldamento all’interno del condensatore ottico con la sorgente a LED, i proiettori a LED (ma, fino ad un certo punto, anche quelli a scarica) potrebbero essere soggetti ad una certa perdita di definizione del fascio o delle immagini proiettate quando ci sono notevoli sbalzi di temperatura e umidità. Questa possibilità è aggravata dalla presenza di copioso fumo o nebbia scenografica. Per evitare questo fenomeno, High End aggiunge quindi un sistema di riscaldamento dell’ottica proprio per prevenire la condensazione.
SolaSpot Pro 1500 ha un peso di 39,5 kg – nella norma per un proiettore con queste prestazioni – e un assorbimento massimo in potenza di 611 W, eccezionale considerando l’emissione luminosa che è in grado di erogare. La famiglia “Sola” continua ad allargarsi, con nuove versioni annunciate di SolaSpot Pro, il nuovo fratello SolaWash Pro 2000, con sorgente LED da 600 W, e il nuovissimo SolaSpot Pro 2000. Quest’ultimo non è un sostituto del modello precedente, ma uno spot ancora più potente senza il sistema di sagomazione, quindi più adatto alla proiezione dei gobo.
Contatti: TreTi S.p.A.
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