Fête des Vignerons 2019: Absen e Shure protagonisti
L'evento svizzero che si tiene intorno al Lago di Lemano una sola volta per generazione: a supporto, un LED floor incredibile e radiofrequenze in abbondanza.
Un evento che non si teneva da due decadi, e che per un mese ha visto performer, artisti e tecnologie intrattenere il pubblico in un'arena costruita per l'occasione: è la Fête des Vignerons, una tradizione che dal secolo decimo ottavo si tramanda di generazione in generazione per festeggiare i viticoltori di Vevey, sul lago di Ginevra.
Una grande produzione organizzata e finanziata dalla Confrérie des Vignerons – uno show che ha visto un numero enorme di performer accompagnati da costumi, animali, veicoli – che ha ricostruito la vita dei vignaioli attraverso ventuno scene: la tecnologia è stata fondamentale, a partire dal grande pavimento LED e dalle soluzioni audio all'avanguardia.
Tra i numeri più importanti: un team tecnico di duecento elementi, 100 milioni di franchi svizzeri e tre anni di progettazione, compresa la costruzione dell’arena da ventimila persone sull’area della festa. “Sono cresciuto qui e tutti in questa regione conoscono la Fête des Vignerons perché è davvero unica”, ha dichiarato il direttore tecnico dell’evento, François Mottier. Dopo l’installazione dei primi elementi tecnici avvenuta a maggio 2019, il progetto si è evoluto molto sia per ragioni di budget sia da un punto di vista creativo, per garantire che tutto fosse in linea con la visione del direttore artistico, Daniele Finzi Pasca.
Poiché si richiedevano spettacoli sia diurni che notturni, era necessaria una soluzione visiva più potente della proiezione video, seppur di fascia alta; da qui il suggerimento di Mottier di incorporare un pavimento a LED. “Ero già in contatto con lo specialista di eventi francese Alabama, quindi ho chiesto informazioni sui loro prodotti”, ha affermato. “Ci siamo dunque messi all’opera sull’idea del LED perché desideravamo usare un elemento nuovo e credevamo potesse regalare un forte impatto visivo allo spettacolo. Inoltre, con 800 m2, si sarebbe trattato del più grande pavimento a LED mai realizzato per un evento”.
Data la presenza di veicoli pesanti come i trattori, oltre che di mucche, cavalli, carri e capre condotti su tutta l’arena, era essenziale che il pavimento a LED da 3132 pannelli fosse sufficientemente robusto. Prima che il team optasse per i pannelli a pavimento LED LF7 Pro da 4500 nit di VISS Display, società controllata di Absen, dal peso di 66 tonnellate cornici incluse, sono stati svolti test approfonditi ed estremi, come la resistenza alle alte temperature per garantire una perfetta performance anche dopo una prolungata esposizione ai raggi solari.
Il prodotto è stato sviluppato in collaborazione con Alabama, che ha fornito tutte le apparecchiature video per l’arena. Oltre a coprire quasi l’intera superficie del pavimento con LED per esterni, la società ha fornito 150 m2 di schermi LED outdoor Absen AT5 Pro sotto forma di colonne nella parte superiore di quattro palchi, un sistema di controllo tecnico visivo basato sul sistema Barco E2 e diversi server multimediali Smode, oltre a installare un sistema di telecamere e un sistema di monitoraggio per garantire che tutti gli schermi offrissero uno spettacolo senza intoppi.
La grande ventola installata in grado di spingere l’aria fredda dal lago sotto il pavimento ha contribuito a raffreddare la superficie. Inoltre, sono state installate ventole aggiuntive al livello del suolo lungo il bordo del pavimento in modo da controllare la nebbia utilizzata nella produzione. “Il sistema si è rivelato efficiente, persino nei giorni più caldi, quando la temperatura del pavimento a LED ha raggiunto circa 75 gradi… non abbiamo avuto problemi”, ha dichiarato Mottier. “In precedenza avevo lavorato solo con pavimenti a LED di dimensioni molto inferiori, quindi per me questa è stata un’occasione veramente speciale. Abbiamo realizzato una pendenza sul bordo per drenare l'acqua e costruito una piattaforma LED lunga 20 metri che poteva essere sollevata e abbassata mediante un sistema idraulico, permettendo ad artisti ed elementi di scena di entrare ed uscire dall’arena”.
Il pavimento era composto da 13 milioni di LED, supportati da altri 5 milioni di LED lungo il bordo, e grazie a questo il team ha potuto garantire uno spettacolo straordinario, anche durante il giorno. In combinazione con l’illuminazione, il pavimento era anche in grado di retro-illuminare gli artisti. “Durante le nostre produzioni serali il LED funziona ad una potenza del 20%, mentre di giorno funziona al 100%. Questo è l'inizio di un’entusiasmante nuova era in cui gli schermi sono visibili alla luce del sole”, ha affermato Vitalini.
Per quanto riguarda l’audio, il responsabile Martin Reich ha affermato: “Gli show hanno richiesto 324 canali wireless, per il coro, i solisti, gli oratori, le big band e le brass band, tutto sempre in movimento per tutto il tempo: non sarebbe stato possibile via cavo. Utilizzavamo anche quattro o cinque palchi per volta, e i set andavano cambiati in fretta.”
“Siamo partiti dalle indicazioni iniziali – spiega Chris Hauri, RF Coordinator – per cui avevamo bisogno di circa 320 microfoni e 40 canali in-ear, senza sapere chi avrebbe cantato, chi parlato, come e dove sarebbe successo qualcosa, e soprattutto cosa. Così ci siamo assicurati che ogni microfono e ogni in-ear avrebbero potuto lavorare ovunque, in tutta l’arena.”
La scelta è ricaduta quindi non solo sul prodotto più utilizzato nel mercato per questo genere di grandi show, ma anche sul marchio che poteva garantire il miglior supporto: dopo diverse prove e test, si è optato per il sistema Shure Axient Digital, con ben 324 microfoni a lavorare simultaneamente in arena, oltre a 40 unità in-ear.
“Il supporto di Shure ci ha veramente salvato la vita, in alcune situazioni”, sorride Chris Hauri. In particolare, l’affidabilità e la durata delle batterie sono stati fattori decisivi, con show complessi e un tale numero di canali a radiofrequenza.
Mottier ha concluso dicendo: “L’evento è oggi paragonabile a una cerimonia di apertura o chiusura delle Olimpiadi, ma è forse ancora più vasto di quanto si pensi, in quanto tutto questo avviene ormai ogni singolo giorno da quasi un mese. Negli ultimi 20 anni i progressi della tecnologia a fibre ottiche, dei LED e delle funzionalità del suono rendono il lavoro in uno spazio come questo davvero incredibile”.
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