Emma - Sarò Libera Tour 2012

Esplode il live di Emma.
Un calendario denso ed impegnativo.
 

di Giancarlo Messina

Quando ci chiediamo se oltre ai soliti noti esistano davvero nuovi artisti capaci di riempire le piazze ed entusiasmare il pubblico, la risposta è spesso “no”. È quindi con grande piacere che dobbiamo accogliere quei nomi nuovi della musica italiana che possono apportare linfa vitale al nostro mondo. È il caso di Emma che, dopo la vittoria ad Amici ed all’ultimo Festival di Sanremo, sta riscuotendo un grande consenso da parte di un pubblico giovane ed entusiasta.
Non a caso, il nuovo tour, prodotto da Live Nation, è uno dei più lunghi e densi di questa estate, con una produzione agile e calibrata con grande sapienza. Si presume che il calendario, alla fine, avrà al suo attivo quasi una cinquantina di date: basti pensare che nel solo mese di luglio sono previsti 17 concerti con ben sette back to back.


Una produzione ben calibrata, dicevamo: niente ground support, solo due strutture autoportanti facili da montare un po’ ovunque, ma non mancano i contributi video ed un audio di qualità. Insomma la tipica produzione estiva capace di unire qualità ed agilità senza megalomanie. Anche perché, riflettevamo guardando il pubblico, per gran parte dei presenti si tratta probabilmente del primo concerto, quindi non serve poi molto per affascinarli e stupirli. L’età media è infatti davvero bassa, alzata semmai dai tanti genitori in veste di accompagnatori, condizione ideale per duplicare il numero dei biglietti.
Abbiamo visto la primissima data, o data zero che dir si voglia, nell’Arena della Regina a Cattolica, in provincia di Rimini; e se la stessa location aveva visto Emma esibirsi l’anno precedente davanti ad uno sparuto pubblico, questa volta la piazza si è riempita come raramente ci è capitato di vedere, con ben 3500 persone, col sommo gaudio della nostra amica Marilena, promoter per la ottima E‑Events.


Il concerto è molto vario: si toccano più atmosfere musicali, in un range di evocazioni che va dalla Vanoni a Patti Smith (sic). Molto buona la band, a cui va fra l’altro il merito di non utilizzare per nulla sequenze preregistrate, ma di suonare completamente dal vivo, cosa che lascia sempre di buon umore quelli della mia età.
Anche Emma sul palco è molto brava, e certo il linguaggio giovanilistico ben si addice al personaggio ed al suo pubblico: avrà tempo per raffinarsi.
L’audio, mixato dal giovane Riccardo Dondi, è veramente buono. Dobbiamo quindi fare i complimenti a lui ed PA Engineer Gianluca Turrin che ha messo molto bene a posto il sempre valido PA J della d&b. Volendo proprio trovare il pelo nell’uovo (altrimenti che ci stiamo a fare?) ci sarebbe piaciuta una maggiore generosità sulle basse frequenze, ma siamo nel campo della lana caprina.
Buono anche lo spettacolo visivo, con due strutture asimmetriche semicircolari, a cui sono sospesi dei proiettori, completati sullo sfondo da pannelli video LED G-LEC della Event Management spaziati fra loro ma abbastanza vicini da richiamare all’occorrenza un’unica immagine. Una soluzione che ci ricorda vagamente il tour di qualche anno fa di Irene Grandi, comunque molto valida. Ben architettato il disegno luci del veterano di tante battaglie Adriano Sanson – 39 anni on the road: complimenti! – che sa come esaltare le emozioni del concerto, cioè la cosa più importante di tutte. Qualche piccolo dettaglio da sistemare c’è, ma la cosa è praticamente normale in una data zero in cui si vede il proprio disegno in funzione per la primissima volta. Con tutte le date che ha davanti, Adriano senza dubbio porterà il concerto presto alla perfezione.
Che dire? Personalmente più che il concerto in sé per sé ci siamo gustati il pubblico, perché è sempre un grande piacere vedere giovanissimi ragazzi felici esaltarsi per la musica, che rimane uno dei divertimenti più sani che ancora esistono.
Certo permane il rischio dei così detti “prodotti televisivi” che arrivano al successo velocemente non tramite la musica ma tramite il tubo catodico. Ad Emma ed al suo management il compito di consolidare e magari accrescere il successo di oggi. Il nostro augurio è senza meno che ci riescano pienamente: abbiamo bisogno di nuove sicurezze.

 

 

Le Video Interviste:

Sound Engineer: Riccardo Dondi

Lighting e Set Designer: Adriano Sanson

Service: Paolo Boscolo - Imput Studio

 

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