Claypaky Zac•Eye - Sistema seguipersona autonomo
Zac•Eye consente di seguire efficacemente un massimo di quattro persone in movimento su un palco, utilizzando un accessorio installato direttamente su qualsiasi proiettore a testa mobile Claypaky.
di Douglas Cole
I sistemi di tracking hanno fatto grandi passi avanti negli ultimi cinque o sei anni ed i risultati che abbiamo visto recentemente in grandi eventi testimoniano una tecnologia matura ed affidabile.
In collaborazione con la tedesca Zactrack, Claypaky ha creato un sistema semplice ed affidabile per svolgere questa singola funzione, rendendo quindi più snello il materiale necessario a realizzare il sistema.
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Uno dei quattro “tag” che ritrasmettono il laser codificato per identificare uno specifico soggetto da seguire. |
Zactrack è un’azienda specializzata in diversi sistemi di tracking per applicazioni audiovisive ed ha lavorato insieme a Claypaky nello sviluppo di questo sistema rivolto specificamente ad un’unica applicazione e per l’uso esclusivo con i proiettori della casa costruttrice bergamasca.
Il prodotto Zac•Eye è in realtà un accessorio da montare su un proiettore: una scatola contenente un rilevatore viene montata su un braccio, al di sopra del quale vengono montate le clamp per il fissaggio sulla struttura, mentre sotto il braccio vengono montate le staffe omega sulle quali è fissato il proiettore. In questo modo, l’addetto al montaggio deve maneggiare un unico elemento. La scatola viene poi collegata al proiettore tramite l’interfaccia Ethernet.
Il sistema sfrutta due diverse tecnologie. Una termocamera rileva la forma del soggetto sul palco, un “blob”, un’ombra. Il raggio d’azione della telecamera è di 60° sull’asse orizzontale e di 45° sull’asse verticale. Un’intelligenza artificiale trasforma il “blob” in una serie di coordinate che vengono utilizzate per comunicare comandi di pan e tilt al proiettore collegato. Quando si utilizza in una situazione con una singola persona da seguire sul palco, il sistema riesce a seguire solo “l’ombra” nella telecamera.
Quando, invece, più di un sistema viene utilizzato per seguire diversi soggetti sul palco, viene implementato un secondo elemento, un laser ad infrarossi posizionato sulla telecamera. Questo laser emette un raggio con una pulsazione codificata, e il soggetto sul palco ha un “tag” che riceve e ritrasmette il segnale verso il box. Questo segnale di “risposta” viene associato all’ombra con la quale coincide nel rilevamento e serve per identificare la corretta ombra da seguire dal proiettore collegato.
Il sistema completo prevede fino a quattro tag, quindi quattro unità Zac•Eye contemporaneamente, ciascuna in grado di operare ad una distanza massima di 15 metri.
Per identificare ed individuare il tag, basta solo l’unità Zac•Eye montata insieme al proiettore. Per aumentare l’accuratezza del sistema, invece, è possibile aggiungere un secondo sensore “esterno”, ovvero un tag aggiuntivo fisso che deve essere montato approssimativamente a 90° rispetto al box montato sul proiettore. Il sistema utilizza così la posizione del tag esterno, opportunamente individuata nel software, per migliorare la precisione di tracciamento del soggetto solidale al tag in movimento.
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Quello che “vede” la termocamera di Zac•Eye. Il “blob” evidente in basso a sinistra sullo schermo è l’autore che monta la macchina fotografica. |
Il sistema si può implementare in diverse modalità. Nella modalità più semplice, si può utilizzare anche senza l’utilizzo di una console luci. Attraverso un’applicazione dedicata all’impostazione del sistema, si definisce il funzionamento in automatico, impostando il raggio di azione, così il proiettore si comporta in modo autonomo, senza l’utilizzo di tag o altro.
Nel 90% dei casi, però, una console è presente. In combinazione con una console, i proiettori nel parco luci dotati di sistemi Zac•Eye possono anche essere impiegati per altri ruoli. Nei momenti in cui serve l’inseguimento automatico, dalla console si utilizza un fixture type che si chiama “Zac•Eye”, che funziona come una fixture normale con due parametri. Il primo parametro è “assignment” (assegnazione) tramite il quale l’unità sul proiettore viene assegnata ad uno dei quattro tag disponibili; il secondo parametro è “height” (altezza), che è preimpostato per default al 50%, cioè con il proiettore puntato al centro dell’ombra. Inserendo un valore diverso si sposta il fascio più in alto o più in basso rispetto al centro del soggetto rilevato.
All’interno dell’applicazione di controllo, invece, si possono definire i due estremi della distanza di funzionamento, assegnando il diametro desiderato della copertura del fascio luminoso. Questo consente al sistema di controllare il parametro zoom del proiettore collegato, allargando il fascio quando il soggetto si avvicina e stringendolo quando si allontana, per mantenere sempre un campo di copertura omogeneo indipendentemente dalla distanza.
Il sistema prevede lo spegnimento, il fade-in e il fade-out del dimmer del proiettore, utile in particolare per situazioni teatrali nelle quali un attore può uscire di scena e, magari, ricomparire sull’altro lato del palco. Il sistema fa un blackout del proiettore quando il soggetto esce, e lo ri-illumina quando il tag rientra nel raggio di copertura della telecamera.
Zac•Eye rappresenta finalmente una soluzione (relativamente) semplice per eseguire questa funzione ricercata da anni. È un’opzione interessante per allestimenti in cui altri sistemi di tracking con rilevatori multipli, reti informatiche complesse e software complessi sarebbero impensabili… addirittura, non richiede neanche l’utilizzo di una console luci. Infatti, diversamente da questi sistemi che richiedono tempo “fermo” in una produzione per la taratura, la taratura di Zac•Eye richiede meno di un minuto per ogni unità. Questo ne consente l’utilizzo anche per le applicazioni nei teatri piccoli, nelle presentazioni, in conferenze ed eventi corporate.
contatti: Claypaky
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