Clay Paky Scenius Profile – Sagomatore a testa mobile
Premiato con un prestigioso Award for Innovation alla fiera PLASA dello scorso settembre, Scenius Profile è il sagomatore Clay Paky di ultima generazione nella fascia più alta del mercato.
di Douglas Cole
Fig. 1: La distribuzione dell’intensità luminosa di Scenius Profile a 3 m allo zoom massimo, da confrontare con fig. 2. |
Fig.2: La distribuzione dell’intensità luminosa di Alpha Profile 1500 ST a 2,5 m allo zoom massimo. |
Dopo l’acquisizione della casa bergamasca da parte del costruttore di lampade Osram, sono arrivati l’anno scorso i primi risultati, nella forma di prodotti finiti, della collaborazione con la nuova “casa madre”. Alla fiera di Francoforte nel 2015, sono stati presentati l’atipico Spheriscan e il
nuovo spotlight a testa mobile Scenius Spot.
Questi due proiettori hanno in comune la sorgente luminosa, una nuova lampada a scarica Osram. A giudicare dalla tempistica, è sicuramente una collaborazione avviata quando il rapporto tra le due aziende era ancora quello di fornitore e cliente.
I due modelli Scenius sono stati progettati intorno alla lampada Lok-it! HTI 1400/PS, in grado di emettere un flusso luminoso di 120.000 lm totali a piena potenza, con una temperatura colore di 6500 K. Questa lampada è accoppiata ad un sistema ottico con uno zoom che passa da 7° a 47,2°, dotato del sistema autofocus Clay Paky, e una lente frontale di alta qualità con diametro di 142 mm. Vanta una resa cromatica CRI >90, la più alta della sua categoria per una lampada a scarica, caratteristica che la rende particolarmente adatta alle applicazioni in proiettori destinati all’illuminazione al soggetto. Già abbiamo visto il modello Spot impiegato in questo ruolo cruciale in quantità industriali per le trasmissioni dell’Eurovision Song Contest di quest’anno, mentre il modello Profile è stato presentato solo ad aprile 2016.
Il nuovo modello sagomatore è stato l’unico prodotto lighting ad essere premiato con il prestigioso Award for Innovation alla fiera PLASA 2016. Scenius Profile, infatti, è stato soggetto ad uno sviluppo attento riguardante sia l’innovativo modulo di sagomazione, sia il riflettore, appositamente riprogettato per offrire una omogeneità di campo che lo distingue da altri spotlight a testa mobile. Il sistema sorgente/gruppo ottico di Scenius Profile è in grado di erogare un illuminamento massimo molto elevato: con lo zoom al minimo (7°), illumina un campo di diametro 1,23 m ad una distanza di 10 m con 20.040 lx (flusso luminoso = 17.310 lm), e con lo zoom completamente aperto (47,2°) eroga 2113 lx su un campo di diametro 4,37 m (flusso = 24.200 lm). Si tratta di valori molto elevati in confronto ai proiettori della generazione precedente con lampade da 1500 W, ma in effetti non raccontano tutta la storia: l’unico vero modo per rendersi conto dell’uniformità d’illuminamento offerta da Scenius Profile è di vederlo dal vivo ma, visto che sulla carta non è possibile, possiamo solo cercare di raccontare il resto della storia presentando le curve di distribuzione dell’intensità di Scenius Profile a zoom minimo e a zoom massimo, in confronto al rinomato Alpha Profile 1500 ST, essenzialmente il più recente antenato di questo proiettore (figure 1 e 2).
Nel caso, invece, si desideri un campo con un caratteristico hot-spot, in una specifica applicazione, il riflettore di Scenius Profile può essere sostituito con quello del modello Spot.
Un ultimo appunto sulla potenza di Scenius Profile: come i precedenti prodotti della classe più alta di Clay Paky, offre una modalità operativa a potenza ridotta, nella quale, comunque, è in grado di emettere un flusso luminoso massimo di 21.000 lm a 47,2° e di 14.580 lm a 7°.
Il dimmer meccanico è controllato a 16 bit e le lame a pettine del dimmer sono coperte con un vetro leggermente smerigliato ed hanno una forma specificamente studiata per “ammorbidire” l’inserzione nel fascio di luce e per mantenere l’uniformità del campo a tutti livelli di intensità. Un modulo shutter separato fornisce effetti stroboscopici fino a 12 flash/s ed effetti di pulsazione.
Beam Shaping
Il modulo di sagomazione di nuova progettazione incorporato in Scenius Profile rappresenta un notevole miglioramento rispetto agli apparecchi simili dei proiettori precedenti Clay Paky. Grazie all’utilizzo di nuove leghe metalliche in grado di sopportare le temperature al punto focale del fascio luminoso senza distorcersi apprezzabilmente, lo spessore delle lame di questo modulo è stato ridotto a soli 0,4 mm e la distanza tra esse è di solo 0,1 mm. Queste tolleranze consentono tagli netti su ogni lato. È anche possibile proiettare delle immagini a fuoco dei gobo all’interno di profili sagomati, facendo a meno della “priorità di autofocus” – il dover scegliere tra gobo, sagomatore e iris nella messa a fuoco – presente nei profile della generazione precedente.
Ogni lama è controllata da due canali DMX: ciò permette lo spostamento di un lato o dell’altro indipendentemente, e quindi di creare angoli non perpendicolari tra i bordi (triangoli, trapezoidi, rombi ecc).
Ognuna delle lame è inoltre in grado di oscurare totalmente il fascio, per la creazione di effetti “sipario” in qualsiasi direzione. Infine il modulo intero può essere ruotato attraverso 90° ( ±45°).
Scenius Profile dispone anche di un iris a 16 lame, con controllo lineare o con effetti di pulsazione a velocità variabile.
Colori ed effetti
Scenius Profile incorpora un sistema di miscelazione colore CMY con l’aggiunta di un filtro lineare CTO che può abbassare la temperatura colore fino a 2700 K. Una ruota colore con otto filtri di colori saturi o filtri speciali, compresi 1/2-minus green e ambra, integra il sistema colore. Questa ruota consente il doppio colore con i filtri affiancati e, come sempre, l’ordine dei colori sulla ruota è ben studiato per sfruttare le possibilità artistiche di questa funzione. La ruota può essere anche utilizzata in rotazione libera fino a 160 rpm.
Sono inoltre incluse due ruote gobo, una con sei gobo rotanti ed indicizzabili e l’altra con otto gobo fissi. I gobo inclusi di serie sono, per la maggior parte, scelti per essere appropriati per proiezioni su superfici in teatro o studio, anziché per gli effetti a mezz’aria. Ovviamente, però, i gobo sono intercambiabili per adattarli alle varie applicazioni.
Il proiettore incorpora anche un prisma radiale a quattro facce, anche esso rotante ed indicizzabile.
A completare la dotazione di effetti troviamo un frost composto di due filtri, controllati dallo stesso canale DMX. Passando da 0 a 138 sul canale frost, viene inserito il primo filtro “Light Frost” (appena abbastanza per sfumare i gobo... come piace in teatro), mentre da 138 a 255 sul canale, viene inserito progressivamente il filtro “Flood Frost”, un diffusore più pesante.
Movimento
La testa di Scenius Profile è notevolmente più corta di quella della precedente generazione di proiettori del costruttore italiano in questa categoria. Non è certamente lenta nei movimenti, ma rinuncia ad un briciolo di velocità in cambio di una precisione e una ripetibilità notevole. In pan, offre un movimento di 540° che può completare a velocità massima in 4,2 s. In modalità standard, invece, impiega 4,96 s. La risoluzione di movimento a 8 bit è di 2,11°, mentre il controllo a 16 bit consente una risoluzione di 0,008°. In tilt, invece, offre rotazione attraverso 268° in 2,5 s a velocità massima o in 3,2 s alla velocità standard. La risoluzione del tilt è di 1,05° a 8 bit o di 0,004° a 16 bit.
Scenius Profile pesa 39,5 kg e ha un assorbimento massimo in potenza di 1750 VA. Si controlla tramite DMX in due diverse modalità (Standard – 37 canali, o Vector – 41 canali) ed è compatibile con il protocollo RDM. Si può controllare anche direttamente in ArtNet, tramite un’interfaccia Ethernet a bordo. I proiettori Scenius piaceranno ai tecnici quanto ai designer, grazie ad una costruzione interna pensata per permettere accesso semplice e rapido ai componenti. Inoltre, c’è un alto livello di intercambiabilità tra le schede di controllo per gli effetti motorizzati all’interno della testa.
Scenius Spot e Scenius Profile rappresentano un salto in avanti per Clay Paky, ma anche un salto avanti in una particolare direzione: quella della qualità della luce. In particolare, Scenius Profile dispone di caratteristiche pensate per accontentare lighting designer teatrali e direttori di fotografia televisivi – resa cromatica elevata, campo omogeneo, proiezioni e sagomazioni nette ecc – con una potenza molto elevata che lo rende adatto anche agli allestimenti più grandi del live.
Contatti: Clay Paky
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