Claudio Venturelli - Fonico e PA Manager

Umbria Jazz è un festival sempre più internazionale: intervistiamo i protagonisti.

Claudio Venturelli - Fonico e PA Manager

Si è conclusa l’edizione 2024 dell’Umbria Jazz FestivalIl 20 luglio siamo approdati al festival con la prospettiva di assistere a due concerti ambientati entrambi nell’Arena Santa Giuliana, lo spazio più capiente del festival: la giovane Veronica Swift, una delle vocalità Jazz/rock femminili più in voga del momento, e Nile Rodgers & CHIC, una vera icona della musica dance, produttore di successi di David Bowie, Madonna, Duran Duran, Daft Punk.

Ora passiamo sul palco, dove incontriamo il tecnico più longevo di questa manifestazione: delle cinquanta edizioni del festival, lui è stato presente continuativamente negli ultimi vent’anni, con il doppio ruolo di fonico monitor e PA manager.

Claudio, ci racconti le scelte tecniche che riguardano l’audio?

Sono già diversi anni che usiamo la stessa configurazione per l’impianto: un sistema Meyer Sound composto da due cluster da 14 Meyer Sound LYON come main, più un cluster centrale con altri 8 diffusori LYON; per le prime file, a bordo palco, abbiamo posizionato quattro cluster con tre LINA; come supporto per i bassi, abbiamo appoggiato a terra 14 sub della serie Meyer Sound 1100 in disposizione cardioide.

Mi puoi spiegare il concetto dietro a questa installazione?

Forse sei perplesso perché, in un area cosi vasta, ho usato solo quattordici LYON. In realtà bastano, e coprono tranquillamente i settanta metri del pubblico. Il cluster centrale l’ho dovuto aggiungere perché i due cluster main sono distanti 27 metri, ai lati di un palco enorme. Per non far percepire alle prime file un suono che proviene dall’alto, che sarebbe sgradevole, ho aggiunto i 12 LINA fronte palco. Per i sub invece ho utilizzato un sistema cardioide con una piccola curvatura elettronica, in modo che anche i bassi fossero distribuiti uniformemente. Infine, per il monitoraggio sul palco, ho usato Meyer Sound MJF-210, un monitor molto duttile e apprezzato sia da quelli che fanno jazz sia da quelli che fanno rock.

Per i mixer, hai avuto qualche richiesta particolare?

Io e il mio collega in regia FoH stiamo utilizzando dei Midas Heritage-D, un mixer su cui nessuna produzione ha da ridire; solo una ci ha richiesto un DiGiCo, perché non conosceva il Midas. La maggior parte dei fonici conosce il Midas, e anche se avesse qualche perplessità ci siamo noi a fare da supporto tecnico. Anche per l’impianto PA nessuno mai ha avuto da ridire, anche perché il nome Meyer è sdoganato a livello mondiale.

Chi sono i fornitori?

Per tutto l’impianto audio è Fox Sound Service dell’Aquila; per le luci e i video LED è Audiolux di Milano; le riprese, la regia, il materiale e i professionisti del video vengono forniti da Cinema Scope di Milano.