Carnevale Romano 2012
Uno sguardo ai grandi eventi che hanno caratterizzato il Carnevale di Roma Capitale 2012.
di Alfio Morelli
Quest’anno il calendario del Carnevale romano è stato particolarmente ricco di eventi, con una miriade di piccole e grandi manifestazioni sparse per la città, prodotto da Zètema-Progetto Cultura.
Fra i protagonisti, da citare senza meno l’Accademia del Teatro Equestre, con la direzione di Marco Lepre.
Oltre alla grande sfilata di apertura di sabato 11 febbraio, partita da Piazza del Popolo, sono stati organizzati moltissimi momenti sia spettacolari sia di cultura equestre, con l’idea di offrire anche ai bambini cittadini un contatto con questo fantastico animale.
Figuranti in costume, attori della commedia dell’arte, artisti equestri, carrozze, ma anche realtà culturali come i butteri laziali ed i rappresentanti di enti ed associazioni equestri, gruppi storici, compagnie teatrali, nonché la prestigiosa presenza dei più celebri corpi militari – la fanfara a cavallo dell’VIII Reggimento dei Lancieri di Montebello, il IV Reggimento Carabinieri a cavallo, la Polizia di Stato a cavallo e il Corpo Forestale dello Stato – hanno reso imponente ed emozionante questo Carnevale 2012.
Fra i tanti eventi, spicca senza meno quello di arte equestre chiamato I Cavalli di Roma svoltosi nella grande arena allestita in Piazza del Popolo. Uno spettacolo di livello internazionale, che fa invidia alle rassegne specializzate di tutta Europa in cui alcuni dei più grandi nomi degli spettacoli equestri mondiali hanno reso omaggio alla grande tradizione rinascimentale dell’arte equestre italiana con numeri di volteggio acrobatico, lavoro in libertà ai suoi massimi livelli, di dressage e in Alta Scuola, i caroselli dei butteri e il grande Lorenzo, personaggio unico nel panorama equestre spettacolare internazionale. Tra gli artisti più attesi, inoltre, la campionessa francese di dressage Alizee Froment, madrina della scorsa edizione del Carnevale di Roma, Manolo del Theatre du Centaure, Pasquale Beretta, Gianluca Coppetta, Silver Massarenti, Andrea Giovannini, Bartolo Messina, Alessandro Conte e i Cavalieri di Maremma.
E dove c’è show ci siamo noi! Così abbiamo chiesto ad Andrea Mordenti del gruppo di produzione Unità C1, di darci alcuni dettagli tecnici di questo evento.
“Il Direttore Artistico dell’evento è Leonardo Petrillo – ci spiega – ma noi ci siamo relazionati con il Direttore Artistico degli Spettacoli Equestri, Marco Lepre, e con i registi dei due spettacoli equestri che si sono alternati nel corso delle due settimane di allestimento: Gianluca Coppetta per Arrivano i Nostri e Umberto Scotti per I Cavalli di Roma. Il Direttore tecnico di Zètema è invece Peppe Pizzo.
“Nello specifico abbiamo realizzato due eventi, il primo una videoproiezione architetturale su Porta del Popolo, il secondo ha riguardato la progettazione e la direzione luci degli spettacoli equestri, con una videoproiezione sulla Fontana del Nettuno.
“Per la videoproiezione su Porta del Popolo abbiamo impiegato per la parte bassa due Christie 30k HD montati in stack su torre Layher a 6 m di altezza, ed un Christie 18k HD per la parte alta della porta installato sulla stessa torre Layher a 8 m di altezza. Le proiezioni avvenivano da circa 75 metri lato piazza ed erano pilotate da due Coolux Pandoras Box Media Server Pro 5.0, con un’asse perpendicolare rispetto al piano di proiezione. Il set, fornito dai service video Gianchi e Sedico 83, prevedeva anche all’interno, sospeso a 4 m di altezza, un impianto audio, con la regia posta a 2 m di altezza. L’impianto audio Loud di Valerio Cherubini prevedeva otto teste e quattro sub con cui veniva diffusa la traccia audio dello show architetturale proveniente da Pandoras Box tramite scheda MOTU Audio Express – 6 x 6 Hybrid Firewire/USB2 + due radiomicrofoni per le presentazioni e i lanci.
“Sono state effettuate riprese in HD con green screen di Elisa Barrucchieri e Anna Moscatelli della compagnia di danza Res Exstensa di Bari – continua Andrea – utilizzando costumi storici del Teatro dell’Opera di Roma. I video sono stati poi integrati in compositing con ambienti grafici sia 2D che 3D per realizzare uno show audio-visivo di circa otto minuti, ripetuto più volte durante la serata. Ovviamente l’ideazione, la realizzazione come storyboard, riprese e grafica, mapping, warping e produzione esecutiva sono stati curati dallo staff di Unità C1, con Gianni Stabile direttore della produzione grafica e programmatore Media Server, Roberto Santoro regia video e produzione grafica, Eugenio Laddago operatore di ripresa, Ezio Antonelli storyboard e direzione artistica, Lorenzo Lopane Project Manager e me stesso, cioè Andrea Mordenti, in veste di direttore di produzione”.
Lo spettacolo sulla pista è stato invece molto diverso. Sulla piazza è stato infatti creato un campo di terra battuta di 50 m x 30 m che era necessario illuminare efficacemente per dar luce agli spettacoli equestri con artisti di fama mondiale.
“Nel progetto che ci ha sottoposto Zètema – spiega Andrea – erano previste quattro torri Layher ai quattro angoli della pista, due tribune da 40 m sui lati lunghi della pista e due sipari sempre sui lati lunghi a separare gli ingressi in pista dalle due zone camerini e scuderie poste dietro le tribune. La pista era così delimitata sui lati corti dall’obelisco da una parte e dalla Fontana del Nettuno dall’altra. Abbiamo proposto di integrare il visual design con una proiezione scenografica sul muro di marmo di 15 metri e sul gruppo statuario che costituiscono la fontana, in modo da creare un fronte visivo più compatto. Per questo abbiamo aggiunto anche quattro barre di ACL e 10 Clay Paky Alpha Wash 1200 sui truss che sostenevano i binari dei due sipari. Utilizzando le luci e le videoproiezioni architetturali sulla fontana abbiamo creato un grande fronte a trapezio, con lo sfondo della salita del Pincio, incorniciando efficacemente lo spettacolo dei cavalli.
Qui, per i video abbiamo impiegato due Christie Roadster S+16k affiancati in edge blending per la parte bassa della fontana, ed un Sanyo 15k XGA per il gruppo di statue sopra la fontana stessa. Queste macchine proiettavano da posizione angolata, posizionati sulle torri luci agli angoli della pista per i cavalli a circa 63 metri. Tutto il sistema era gestito da tre Dataton Watchout 4.0 Display PC.
“Per le luci invece abbiamo adoperato 12 Griven Colorado MK3 2500 W HMI, 20 MAC 2000 Performance, 20 MAC 2000 Wash, 10 MAC 2000 Profile, quattro barre ACL, 10 Clay Paky Alpha Wash 1200, 16 Fresnel 2K De Sisti Leonardo, due Hazer Proel, due smoke machine SGM, oltre a dei follow spot. Tutto pilotato da una Console Avolites Pearl 2008 abbinata ad una Avolites Pearl 2004 di spare: in realtà, mentre il lighting operator gestiva tutte le teste mobili con la 2008, io stesso comandavo in manuale gli ACL, i Fresnel e il fumo dalla 2004”.
Anche in questo caso il visual design è stato collettivo: progetto e direzione luci Andrea Mordenti, produzione Grafica Gianni Stabile e Roberto Santoro, programmatore Watchout Eugenio Laddago, direzione artistica Ezio Antonelli, project Manager Lorenzo Lopane.
“Per le luci – continua Andrea – l’obiettivo era di avere un forte impatto di colore, senza compromessi o zone d’ombra sull’intera grande superficie. La mia prima idea è stata di provare con un diffusore LED di grande potenza pensato per l’architetturale, il Single 400 dell’italiana StudioDue, che ha il pregio di essere IP65. L’indisponibilità del proiettore mi ha convinto a orientarmi su un altro prodotto architetturale italiano di grande efficacia, non LED ma 2500 HMI, il Griven Colorado MK3. Ne ho installati otto sulle quattro torri e quattro a terra e devo ammettere che hanno svolto egregiamente il loro lavoro, permettendomi anche un bianco a scarica molto ‘da stadio’.
“Su questa base abbiamo lavorato con 20 MAC 2000 Wash per fare i piazzati sia bianchi che colorati e poi 20 MAC 2000 Performance più 10 MAC 2000 Profile per i gobos, gli effetti, ecc.
“La sfida era di limitare il più possibile l’utilizzo di fari a terra per colorare la pista, molto diffuso e spesso richiesto in questo genere di spettacoli. La sfida è stata brillantemente superata con l’uso combinato dei Griven e dei wash, con risultati estetici efficaci ed evitando di disturbare i cavalli che lavorano in pista”.
I cluster audio sono stati appesi dentro i Layher, coperti da alcune grafiche, sui quattro angoli della pista. Sono stati impiegati 24 sistemi line array Elettro‑Voice XLC DVX, controllati con un sistema NetMax EV e banco Yamaha LS9. L’impianto gestiva le basi musicali per gli spettacoli sia da CD che da MacBook, inoltre mandava l’audio proveniente dal Watchout tramite scheda MOTU Audio Express – 6 x 6 Hybrid Firewire/USB2. Sono stati anche impiegati svariati radiomicrofoni per presentatori, cantanti ed altri interventi live. Il service audio e luci era New Sound Service di Roma, con Marco Lovato in veste di responsabile. Anche qui i service video al lavoro sono stati Gianchi e Sedico 83.
Un lavoro più complicato di quello che si possa pensare, reso ancora più difficoltoso dalle avversità legate al rischio maltempo e soprattutto dalla straordinarietà della neve a Roma, elementi non indifferenti per un allestimento che si è svolto per due settimane all’aperto in pieno febbraio. Infatti sono state necessarie controventature, soffittature e “imballaggi” supplementari alle torri Lahyer, con il rigging a cura della ditta Hathos di Roma.
Per avere un’idea più precisa della grandiosità degli show, potete dare un’occhiata su internet, ad esempio su www.carnevale.roma.it, dove è possibile trovare diversi video relativi all’evento.