Bose RoomMatch

Bose ha presentato diverse novità ad ISE 2015 di Amsterdam, fiera che si sta confermando come il principale evento europeo nel settore dell’installazione e dell’integrazione di sistemi.

RoomMatch Utility

Il produttore americano ha presentato l’intera gamma di diffusori RoomMatch Utility (RMU). In particolare, attualmente sono presenti tre nuovi modelli di speaker di piccolo formato – RMU206, RMU108 ed RMU105 – che si aggiungono al modello RMU208 già presente nel catalogo.
I piccoli diffusori della gamma Utility sono caratterizzati da una timbrica sonora, in gamma medio-alta, molto simile a quella dei moduli array RoomMatch di dimensioni maggiori, così da poterli utilizzare a supporto di un sistema array full-range Bose RoomMatch, ad esempio per rinforzare la diffusione acustica in piccole zone non altrimenti raggiunte dal segnale principale (zone-fill). I diffusori RMU possono essere utilizzati anche da soli, ovviamente, in assenza di array di maggiori dimensioni, ad esempio per la diffusione vocale o di musica di sottofondo, o per il monitoraggio, o per il rinforzo sonoro in piccoli ambienti come sale conferenze, esercizi commerciali o altro.

RMU FAMILY fullRes-e1412849180591

La gamma RMU, come già accennato sopra, comprende attualmente quattro modelli, ciascuno disponibile in colore nero oppure in colore bianco. Il nome di ciascun modello è indicativo del formato del diffusore: dal doppio woofer da 8” (RMU208) al singolo woofer da 5.25” (RMU105). Dunque RMU108 contiene un singolo woofer da 8” mentre RMU206 contiene due woofer da 6.5”.
Per quanto riguarda le frequenze medio-alte, i diffusori RoomMatch Utility integrano gli stessi driver a compressione Bose EMB2 dei moduli array fullrange RoomMatch, anziché i tradizionali tweeter a cupola di piccole dimensioni tipici dei diffusori zone-fill convenzionali. Il driver Bose EMB2 è dotato di un diaframma in titanio da 2” ed è accoppiato ad un correttore di fase brevettato capace di ridurre la distorsione e di consentire un punto di crossover ad una frequenza inferiore, migliorando così la chiarezza nella banda di frequenza tipica del parlato, anche ai volumi elevati richiesti in attività di foreground music. L’implementazione dei driver EMB2 nei modelli RMU contribuisce anche a garantire un suono uniforme e ottimale negli ambienti in cui siano necessari diffusori di diverse dimensioni, riducendo i tempi e i costi di installazione grazie alla semplificazione del processo di equalizzazione.

Il modello RMU105, il più compatto della serie, è destinato ad applicazioni zone-fill ed alla riproduzione di musica di sottofondo, quando si richiede audio di qualità, dimensioni ridotte e design di alto livello. Oltre all’unico woofer da 5.25” configurato per riprodurre il range di frequenze caratteristico della maggior parte del range vocale, RMU105 è dotato di un driver a compressione caricato da una guida d’onda con apertura 100° x 100°.
Il diffusore RMU108 è forse il modello RoomMatch Utility più versatile per dimensioni, prestazioni sonore e opzioni di montaggio. È simile al modello RMU208 ma è dotato di un unico woofer, pur avendo lo stesso alloggiamento multiangolato e la stessa guida d’onda per le alte frequenze, ruotabile da 90° x 60°. RMU108 è dotato anche di inserti aggiuntivi sulla parte inferiore del cabinet, per consentirne il fissaggio su stativo o con staffe a parete opzionali.
RMU206 è ottimizzato per applicazioni under-balcony e presenta un cabinet angolato dal design esclusivo a basso profilo per ridurne al minimo l’impatto estetico. Oltre ai due woofer da 6.25”, monta lo stesso driver a compressione da due pollici degli altri componenti della serie, caricato da una guida d’onda ruotabile da 120° x 60° che, insieme alla discreta potenza, lo rende in grado di fornire una copertura più ampia rispetto agli altri diffusori RoomMatch Utility.
RMU208, il primo in ordine cronologico tra i diffusori RoomMatch Utility, è anche il diffusore più potente della serie ed è adatto anche alla diffusione musicale a volume sostenuto, oltre agli utilizzi under-balcony e zone-fill eventualmente a supporto di un impianto composto da cluster di array RoomMatch. Il cabinet multiangolato ne consente, inoltre, l’utilizzo come monitor da terra per la gamma vocale. Come il fratello minore RMU108, la guida d’onda ruotabile da 90° x 60° per le alte frequenze permette di installare il diffusore in orizzontale o in verticale, così da adattarsi al meglio alle diverse esigenze estetiche e di copertura acustica.

Già nel 2014 Bose ha fornito alcuni prototipi del diffusore RMU108 al partner Porsche AG, per un’applicazione sperimentale durante un evento consumer a New York e Londra. Lo scopo era quello di riprodurre il rumore di un motore Porche all’interno di un simulatore di guida virtuale, per contribuire a ricostruire un’esperienza emozionante e coinvolgente. Il sistema audio surround 7.1 costruito utilizzando i diffusori RMU108 è riuscito soddisfare pienamente le esigenze degli organizzatori e delle migliaia di visitatori, confermando la qualità e la versatilità del prodotto.

Tutti i modelli sono forniti con una staffa ad U per agevolare il montaggio nella posizione desiderata, a soffitto o a parete. Gli inserti sul pannello posteriore permettono di agganciare i diffusori attraverso ulteriori staffe che permettono diverse opzioni di inclinazione e angolazione.
Il pannello di collegamento sul retro dei diffusori della serie RMU è stato aggiornato rispetto alle prime versioni e comprende ora due connettori Speakon a 4 poli (NL4), uno per l’ingresso e l’altro per il rilancio del segnale (di potenza), oltre ad una barra di morsetti a vite. Anche il pannello dei nuovi diffusori RMU208, già presenti da tempo nel catalogo Bose, è stato aggiornato alla nuova versione.
Tutti i modelli, inoltre, permettono il collegamento a sistemi 70/100 V tramite appositi kit trasformatore opzionali. Questi kit trasformatore sono disponibili nelle versioni da 40 W e da 100 W e comprendono, tra l’altro, un pannello con i connettori di ingresso che sostituisce il pannello con gli ingressi standard per il diffusore su cui sono installati. Entrambe le versioni di kit trasformatore si possono adattare a qualunque modello di diffusore della serie RMU.

ControlSpace

La famiglia Bose ControlSpace comprende processori, terminali di connessione, software e quanto è necessario per realizzare la connessione in rete dei dispositivi Bose, compresi i box ed i pannelli con i connettori di ingresso e uscita dei segnali analogici dal flusso digitale in rete.
Sono stati recentemente presentati, in occasione di ISE 2015, cinque nuovi membri della famiglia Bose ControlSpace: i terminali di I/O (endpoints) Dante EP22‑D, EP40‑D, WP22B‑D e WP22BU‑D, oltre al processore di segnale ESP‑1600. Con queste nuove aggiunte al catalogo Bose, è possibile ora assemblare un sistema completo in rete Dante – inclusi terminali, amplificatori e DSP – interamente prodotto da uno stesso costruttore, con il vantaggio, tra l’altro, della massima compatibilità da ogni punto di vista ed anche, non ultimo, dell’utilizzo di una singola applicazione software per progettare, configurare e controllare ciascun singolo dispositivo in rete nonché le impostazioni della rete stessa.

Bose ControlSpace Dante Endpoints Family

I terminali Dante della serie Bose ControlSpace sono disponibili in versione box e in versione pannello a parete e possono essere installati in diversi modi (su parete, su tavolo, su mensola, in rack, ...), così da portare la rete Dante più vicino possibile alle apparecchiature analogiche da servire e da minimizzare, di conseguenza, il cablaggio analogico con i relativi costi e rischi di disturbi da interferenza.

Il terminale di ingresso/uscita Dante EP22‑D offre due uscite analogiche e due ingressi analogici rispettivamente da e verso la rete Dante. Gli ingressi possono essere impostati a livello microfonico o linea. Il guadagno di ingresso può essere impostato per passi discreti, così da adattarsi facilmente alle sorgenti più comuni. I guadagni di ingresso sono impostabili individualmente per ciascun canale, tramite il software di controllo. Anche i livelli delle uscite analogiche possono essere impostati individualmente per ciascun canale. Il contenitore del dispositivo è spesso appena 1” (2,54 cm), rendendone semplice il montaggio nella maggior parte delle posizioni e delle applicazioni. È in grado di alimentare via phantom power i dispositivi connessi agli ingressi e, a sua volta, può essere alimentato via POE (Power On Ethernet, una sorta di alimentazione phantom via cavo di rete) oppure dal connettore DC input dedicato.
Il terminale EP40‑D offre invece quattro ingressi analogici verso la rete, a livello microfonico o linea, capaci di alimentare via phantom i dispositivi in ingresso. Il guadagno di ingresso è regolabile per passi discreti. Il pannello frontale presenta una serie di indicatori a LED che mostrano, per ciascun canale, l’impostazione di pad e guadagno e l’eventuale attivazione dell’alimentazione phantom. Anche EP40‑D, come suo fratello EP22‑D, può essere alimentato via POE o tramite l’ingresso per l’alimentazione DC. A differenza di EP22‑D, invece, presenta sul pannello posteriore due connettori dedicati al link dell’alimentazione DC e può essere utilizzato per connettere due tratti di rete Dante in cascata tramite i due connettori RJ‑45 sul pannello posteriore.
Il terminale WP22B‑D offre anch’esso due uscite analogiche e due ingressi analogici rispettivamente da e verso la rete Dante, ed ha la forma di un pannello da parete (evidentemente la sigla WP sta per “wall plate”, che in inglese significa proprio “pannello da parete”) con due connettori XLR femmina da pannello per gli ingressi (bilanciati o sbilanciati) e due connettori XLR maschio da pannello per le uscite. Permette la regolazione del guadagno di ingresso per passi discreti, con sensibilità a livello microfonico o di linea, può fornire l’alimentazione phantom ed è a sua volta alimentabile via POE.
Il terminale WP22BU‑D ha anch’esso la forma del pannello da parete ed offre due uscite analogiche e due ingressi analogici per la rete Dante. Presenta un connettore XLR femmina per un ingresso bilanciato o sbilanciato a livello microfonico o di linea ed un XLR maschio per un’uscita analogica, anch’essa a livello microfonico o di linea, oltre a due connettori RCA e due connettori jack femmina TRS da 3,5 mm (un ingresso ed un’uscita). I segnali sui due connettori RCA, così come i segnali sui due canali del connettore jack di ingresso, sommati, costituiscono il secondo ingresso analogico per la rete. Uno dei due connettori jack TRS può essere utilizzato per uno o per entrambi i canali in uscita dal dispositivo, in aggiunta all’XLR maschio già descritto. Come gli altri dispositivi Bose ControlSpace endpoint descritti sopra, può essere alimentato via POE.
In tutti i terminali di I/O Bose ControlSpace, le uscite vengono automaticamente silenziate (mute) in caso di assenza di connessione in rete Dante.

Un ulteriore nuovo ingresso nella linea ControlSpace è il processore ESP‑1600, che estende la gamma dei processori Bose dedicati alle installazioni fisse con un nuovo modello capace di gestire fino a 16 ingressi analogici.

ESP16006 lg

Il modulo di uscita integrato ESPLink può inviare direttamente otto canali di audio digitale ad uno o più amplificatori della serie Bose PowerMatch. Lo slot di espansione sul pannello posteriore può accogliere una scheda Dante opzionale che lo rende in grado di scambiare fino a 16 canali in ingresso e altrettanti in uscita dal flusso digitale in rete.

In aggiunta a questi nuovi prodotti, è stata presentata la nuova versione 4.2 del software ControlSpace Designer, aggiornato per supportare al meglio i nuovi dispositivi e per migliorare il supporto all’applicazione ControlSpace Remote.
Il software per Windows Bose ControlSpace Designer, scaricabile dal sito internet del produttore americano insieme a vari pacchetti di driver e librerie, offre la possibilità di configurare l’elaborazione dei segnali audio nonché le operazioni in rete dei dispositivi Bose ControlSpace (processori e terminali) e degli amplificatori Bose PowerMatch.

ControlSpaceRemoteUn’altra novità è, appunto, ControlSpace Remote, un’applicazione dedicata al controllo wireless remoto dei parametri relativi ad una installazione Bose in rete da parte dell’utente finale, attraverso device mobile (Android o Apple).
ControlSpace Remote consiste di due componenti – Remote Builder e Remote App – che, utilizzati insieme, permettono di costruire intuitivi sistemi di controllo audio da installare nei device mobili a disposizione dell’utente finale.
ControlSpace Remote Builder è un software per PC che permette all’installatore di progettare, costruire, testare e rilasciare i pannelli di controllo per il device mobile dell’utente. Remote Builder offre dodici modelli pre-costituiti che, assemblati a formare i pannelli di controllo, permettono di offrire agli utenti delle interfacce personalizzate per ciascun dispositivo e, ovviamente, per ciascuna installazione.
Una volta costruito su PC, il pannello di controllo viene inviato al device mobile come integrazione all’applicazione ControlSpace Remote App, da cui l’utente può controllare livelli, selezionare sorgenti ed eseguire altre analoghe funzioni di base attraverso la rete Wi‑Fi dell’installazione. Diversi pannelli e diversi dispositivi possono essere contemporaneamente attivi in ciascuna singola installazione.

contatti: Bose

 

Vuoi leggere altre notizie e approfondimenti dal mondo dell'audio? CLICCA QUI

Vuoi restare sempre aggiornato sulle novità di settore? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Clicca qui per accedere alla galleria fotografica
(4 Foto)