Amandla Productions
Un full-service la cui storia inizia con Bussoladomani per arrivare alle grandi produzioni straniere...
di Alfio Morelli
Un full-service la cui storia, come molte realtà toscane, inizia con Bussoladomani per arrivare alle grandi produzioni straniere…
Amandla Productions ha sede a Pieve San Paolo, poco distante dalle mura della città di Lucca. L’azienda è specializzata nella fornitura di servizi e materiale per ogni tipo di evento, dal teatro al musical, dal congressuale ai grandi eventi live.
È uno dei due soci, David Lapini, che condivide l’attività con Simone Lazzarini, a raccontarci il passato, il presente ed il futuro di questo full service.
“Ho iniziato a lavorare negli anni Ottanta – ci racconta David Lapini – e, in quegli anni, ho avuto la fortuna di avere Bussoladomani di Sergio Bernardini a pochi chilometri da Lucca. Proprio in quel locale, dove iniziai a fare la ‘gavetta’, ho visto le prime produzioni importanti arrivare in Italia. Ricordo ancora con grande emozione Mike Oldfield, Dee Dee Bridgewater, Zucchero e Paul Young, Gianna Nannini con il mitico service inglese Entec ed anche Miles Davis, ma soprattutto ho avuto la fortuna di vedere all’opera, prima il grande Sergio Bernardini e poi Mimmo D’Alessandro che ne è stato l’erede naturale e grazie al quale, assieme a Germano Moruzzo, ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo e a imparare i segreti di questo lavoro occupandomi, da subito, della parte tecnica ed in particolare di audio.
“In quegli anni oltre alla Bussola, iniziai a lavorare come fonico freelance per i vari service locali: nelle Feste dell’Unità che in quegli anni ospitavano molti artisti nazionali, nelle feste di piazza, nei teatri ma, soprattutto, cominciai a collaborare anche con le diverse istituzioni locali. Esperienza, quest’ultima, che mi ha dato l’opportunità di sviluppare altri aspetti di questo lavoro. Si trattava infatti di offrire un ‘pacchetto chiavi-in-mano’: oltre alla parte strettamente tecnica dell’impianto audio e luci mi prendevo cura di tutta la parte burocratica, quindi di permessi e certificazioni, e gestivo tutti gli aspetti di logistica e produzione, coordinando le diverse aziende dalla sicurezza alle strutture, dalla logistica alle forniture elettriche, insomma produzione in senso più ampio. Ricordo ancora con grande affetto alcune manifestazioni lucchesi ed in particolare Anfiteatro Jazz che ospitò uno degli ultimi concerti di Michel Petrucciani o gli spettacoli all’interno dei giardini delle grandi Ville Lucchesi.
“Durante questo percorso conobbi Simone Lazzarini che muoveva i suoi primi passi come fonico. Con Simone nacque da subito una continua e assidua collaborazione e venne naturale la decisione di aprire un service nostro. Così, nel 1998, demmo vita ad Amandla Productions.
“Cominciammo da subito a fare i primi investimenti – continua David – comprando un PA Martin Audio, (il mitico F1…) consolle analogiche Yamaha e Soundcraft e luci Martin, e buttandoci così nella mischia. Inizialmente lavoravamo per piccoli spettacoli a livello locale e regionale, poi ci capitò il primo lavoro in teatro con un musical, mercato in cui ci specializzammo velocemente, acquistando diversi canali di radiomicrofoni Sennheiser e materiale adatto a quel genere di produzioni. Così per un lungo periodo lavorammo molto con il teatro e con diverse compagnie di musical. Oggi non possiamo dire di avere uno solo specifico segmento di mercato, la nostra committenza spazia infatti dal teatrale alla musica live, fino alle produzioni per gli eventi e il congressuale”.
Che significato ha Amandla?
Abbiamo scelto questo nome per due motivi: è un disco molto famoso di Miles Davis del quale sono innamorato ma è anche l’urlo dei popolo nero sudafricano contro i colonizzatori inglesi e significa “libertà”. E, per dirla tutta, è anche un nome che “suona” bene.
Perché c’è anche la parola “Productions”?
Productions perché, come dicevo prima, oltre al service audio e luci, mi sono sempre occupato di produzione sia in prima persona che come azienda. Anche adesso ci troviamo spesso a farlo sia per agenzie nazionali importanti come la D’Alessandro e Galli che per altri clienti; ad esempio per l’Hard Rock Cafè di Firenze abbiamo curato, nel 2011, tutta l’organizzazione dell’Evento di Inaugurazione con i Simple Minds in Piazza della Repubblica a Firenze e, lo scorso anno sempre nella stessa cornice, il Concerto di Iggy Pop, per non parlare dei molti eventi sia aziendali che privati in cui forniamo gli stessi servizi.
Quando avete fatto il salto di qualità verso una realtà più grande?
Tra il 2004 e il 2006 abbiamo fatto dei grossi investimenti, acquistando dei PA Martin Audio line array , dei banchi digitali Yamaha PM5D RH e PM1D e allargando il parco luci con teste mobili Coemar e Martin Professional. Attualmente possiamo dire di avere in magazzino abbastanza materiale per far fronte a molte e diversificate esigenze.
Dove si trova la vostra sede e quante persone ci lavorano?
La nostra sede è situata a Pieve San Paolo, un quartiere vicino Lucca, e si estende per 500 metri quadrati coperti. Oltre a me ed al mio socio abbiamo due tecnici in pianta stabile ed un’ampia rosa di tecnici di alto profilo che, di volta in volta, a seconda delle diverse tipologie di lavoro coinvolgiamo per garantire al cliente la massima qualità di risultato.
Tempo fa avete fatto un acquisto importante con il sistema MLA di Martin Audio: raccontaci com’è maturata questa scelta.
Tutto è iniziato nel 2011 grazie all’amico Stefano Rocchi, distributore italiano del marchio, che ha invitato me, Roberto Buttarelli e Renato Fumasoli alla presentazione del nuovo Martin Audio; in quell’occasione, dove erano presenti i nomi più importanti del sound design italiano tra cui Daniele Tramontani, abbiamo scoperto un impianto futuristico, completo di tutto quello che serviva per poterlo utilizzare al meglio in ogni ambiente. Ci siamo immediatamente innamorati del suo suono e delle sue potenzialità. Nessuno di noi, da solo, avrebbe avuto però la possibilità di affrontare un impegno economico del genere, perché per avere un impianto completo serviva un investimento davvero ingente.
Ma in tutti noi che facciamo questo lavoro la passione è tanta: la possibilità di avere sempre l’ultimo ritrovato della tecnologia è un virus che ci contagia tutti! Così in tre abbiamo fondato una società per l’acquisto e la gestione di questo sistema che abbiamo chiamato All Access Srl. Questa società ha acquistato 48 sistemi di MLA e 24 sub MLX con tutto il software e gli accessori necessari al buon uso dell’impianto. Per citare solo alcuni eventi dove l’MLA ha offerto le sue prestazioni ricordo il “concerto per l’Emilia” allo stadio D’Allara di Bologna, lo show di Ricky Martin all’Arena di Verona, il tour dei Subsonica, alcune date italiane del tour di Elton John, il tour dei Nomadi. Ultimamente lo abbiamo usato anche per Paul McCartney sempre all’Arena di Verona, mentre al Summer Festival di Lucca è l’impianto residente già da tre anni.
Certamente la congiuntura economica generale e le difficoltà del mondo dello showbiz non aiutano a promuovere un prodotto di questo tipo, ma indubbiamente il consenso che riceve ogni volta che viene messo in campo conferma la sua assoluta qualità e validità.
Cosa ne pensi del giro di vite sull’applicazione delle leggi nel settore dello spettacolo?
Sono assolutamente favorevole, perché questo serve a dare più professionalità e rigore al nostro settore anche se ancora su qualche punto bisognerebbe fare chiarezza, perché comunque si fa fatica a paragonare il nostro lavoro ad un mero cantiere edile…
Auspico che la legislazione e le regole siano, in futuro, severamente adeguate al nostro mondo. Una volta stabilite delle leggi chiare e giuste, tutti ci troveremo allo stesso punto, osservando le stesse regole, e così davvero potremo tutti partire alla pari.
Parlaci di qualche produzione che ti è rimasta nel cuore...
Sicuramente le grandi produzioni firmate D’Alessandro e Galli per le quali Amandla era presente come service audio e luci, da Burt Bacharach, ai Simply Red, da James Taylor, Elton John a Giorgia. Ancora forte l’emozione del primo Summer Festival a Lucca nel 2008 e tante altre ancora… sarebbe lungo ricordarle tutte. Aggiungerei indubbiamente, quest’anno, Paul McCartney all’Arena di Verona e Roger Waters a Padova e Roma.
Il tuo sogno nel cassetto?
Non ho un vero e proprio sogno nel cassetto, però mi piacerebbe che questa crisi mollasse un po’ e ci permettesse di lavorare più serenamente per creare maggiori opportunità, essere più creativi e liberi nelle scelte imprenditoriali. Per il resto mi sento abbastanza appagato dal lavoro svolto fin adesso soprattutto se penso che siamo partiti da zero e tutto quello che abbiamo fatto, poco o tanto che sia, lo abbiamo fatto grazie alle nostre capacità.
contatti: Amandla Productions