Adriana Malandrino - Direttrice di produzione

Dal 26 al 29 agosto, Ancona si è trasformata nella capitale della cultura mediterranea, ospitando la diciottesima edizione dell’Adriatico Mediterraneo. La kermesse ha celebrato con un programma ricchissimo e ospiti d’eccezione, tra cui la storica band napoletana Almamegretta, che festeggiava per l’occasione i suoi trent’anni di attività.

Adriana, ci racconti il lavoro che ha anticipato questa edizione del festival?

Il festival compiva diciotto anni proprio quest’anno, e per l’occasione abbiamo avuto la fortuna di poter riaprire questo meraviglioso sito, chiuso da dodici anni per lavori. Il caso vuole che allora l’ultimo spettacolo fosse quello di Eugenio Bennato, un artista con il quale vantiamo una lunga amicizia, e che dunque ha scelto di tornare nell’ultima serata a chiudere questa edizione.
L’Associazione Adriatico Mediterraneo organizza da sempre di questa manifestazione, e principalmente si basa sulla creatività del suo presidente Giovanni Seneca, famoso chitarrista e docente presso il conservatorio Rossini di Pesaro. Il doppio scopo della manifestazione è portare alla scoperta della cultura e della musica mediterranea, in luoghi particolari della città. Oltre a questo sito, ci sono state manifestazioni in altri luoghi, altrettanto belli, con concerti all’alba in spiaggia o nei parchi dentro la città. Otteniamo sempre una credibilità crescente, con un pubblico che si sposta sempre più numeroso dalle regioni vicine.

In cosa consiste il tuo lavoro? 

Il mio lavoro è quello di collaborare con la parte artistica del festival e di cercare sempre posti nuovi e interessanti per spettacoli e incontri; devo dire che purtroppo i posti belli sono quasi sempre quelli più complicati da ottenere. Per questo sito, ti lascio immaginare la quantità di burocrazia e assicurazioni che abbiamo dovuto affrontare; fortunatamente in tutti questi anni abbiamo collaborato con le istituzioni in maniera efficace e credibile.