Tavolo sulla Legalità e Sicurezza nello Spettacolo
A Bologna un incontro con tutte le organizzazioni che lavorano all’interno dello spettacolo.
Mercoledì 28 novembre si è tenuto a Bologna presso la Lega Coop un incontro con tutte le organizzazioni che lavorano all’interno del mercato dello spettacolo. L’obiettivo era di redigere delle linee guide sulla sicurezza e sulle regole che dovranno regolare il lavoro in questo settore.
Seguiamo da tempo con interesse i diversi incontri che le organizzazioni dello spettacolo organizzano per confrontarsi su varie problematiche. Pensiamo che con questo incontro di Bologna si sia arrivati al momento più alto della discussione. Per avere un quadro più chiaro sul tavolo di lavoro e sui suoi obbiettivi, abbiamo interpellato Chiara Chiappa che, con Enrico Massaro, lavora da oltre un anno all’organizzazione di questi incontri.
Qual è lo scopo ed il fine di queste riunioni?
Tutto nasce un anno fa, quando purtroppo a Trieste capitò la prima disgrazia. Enrico Massaro, responsabile della divisione tecnici dello spettacolo della Cooperativa DOC, era presente. Così il giorno dopo venne da me e mi sottopose il problema delle regole della sicurezza, proponendomi di fare qualcosa, perché anch’io mi occupo di consulenza del lavoro. Ci siamo messi all’opera, iniziando a contattare le varie cooperative del settore, le organizzazioni dei lavoratori, Assomusica, ANS ed il Ministero del Lavoro. Dopo un anno di lavoro, durante il quale abbiamo incontrato separatamente tutte queste organizzazioni, siamo riusciti ad organizzare questo incontro di Bologna per fare il punto sulle regole e la sicurezza nel mondo dello spettacolo.
Mi sento di affermare che le distanze tra organizzatori, service e lavoratori non sono poi così grandi. Posso anzi dire che tutte le categorie sono d’accordo nel lavorare all’unisono per cercare di ottenere un ambiente di lavoro il più sicuro possibile. Devo ringraziare anche alcune persone il cui apporto è stato molto importante: Massimo Faggiotto, consulente sulla sicurezza negli ambienti di lavoro di Forlì, Renzo Simoni prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro di Trieste, Toni Soddu, Stage manager, Gianni Cicalese, responsabile della cooperativa AUX di Roma e Alberto Butturini per la Techne di Verona.
Qual è il progetto finale di questi tavoli di lavoro?
E’ di creare delle linee guida e delle regole che tutti gli attori dell’organizzazione degli spettacoli poi debbano osservare. All’estero esistono già: perché noi non possiamo essere capaci di darci delle regole? Anche perché queste regole non sono altro che l’osservanza delle leggi vigenti e del buon senso di tutti gli operatori. Durante questo anno di lavoro, abbiamo incontrato le organizzazioni che rappresentano tutte le categorie, riuscendo ad elaborare una linea guida da proporre alle organizzazioni ministeriali che devono lavorare sull’argomento.
Il Ministero è stato ben disponibile a confrontarsi con noi. È previsto un seminario a Trieste, il 13 dicembre, in cui si parlerà di regole sulla “sicurezza nel montaggio e smontaggio dei palchi per lo spettacolo” con il patrocinio del Ministero del Lavoro, dell’INAIL, dell’ASS – Servizio Sanitario Regionale del Friuli Venezia Giulia – e del Comune di Trieste. Visto l’intenso cammino, siamo fiduciosi e speriamo che entro la primavera vengano emanate delle regole che coinvolgano tutto il mondo dello spettacolo prima della stagione estiva del 2013.
Come pensate che verranno recepite queste linee guida?
I vari tavoli di lavoro si sono sempre svolti alla presenza delle varie organizzazioni, CGIL, CISL, UIL, Lega Coop, Conf Cooperative, ADC e AGIS, insomma tutte le categorie che comprendono l’intero mondo dello spettacolo. Con queste organizzazioni redigeremo e porteremo al Ministero del Lavoro delle linee guida per creare poi le norme che tutti gli operatori del settore dovranno osservare.
Le varie categorie si trovano allo stesso tavolo per la prima volta?
Sì, questo è stato l’incontro che ha sigillato l’unità di intenti. Per esempio è successo che nessuno si era accorto, apparentemente, di una legge che impone a tutti i lavoratori, quindi anche a quelli dello spettacolo, un riposo continuativo di minimo 11 ore.
Mi puoi spiegare meglio questo punto?
La Comunità Europea ha emesso una legge per cui tutti i lavoratori possono lavorare al massimo 13 ore al giorno, con un riposo continuativo di non meno di 11 ore. Questa legge è stata recepita dall’Italia con il decreto legislativo N. 66 del 2003. Una legge che può creare qualche difficoltà nell’organizzazione del lavoro nell’ambiente dello spettacolo in cui, come hanno osservato Assomusica e ANS, potrebbe portare uno vero tsunami. Credo infatti che pochissimi lavoratori dello spettacolo facciano 11 ore continuative di riposo. Questo potrebbe portare a rinunciare ai back-to-back o ad avere delle doppie squadre. Noi stiamo lavorando per poter inserire una piccola modifica, ma grande per la nostra tipologia del lavoro, al fine di poter frazionare le ore di riposo. Assomusica e ANS, inoltre, hanno fissato un incontro per l’11 dicembre assieme alle cooperativa dei tecnici per poter analizzare e trovare una soluzione a questa norma.
Dopo un anno di lavoro, che futuro prevedi per il settore dello spettacolo?
Sicuramente un epilogo positivo; in questo periodo ho incontrato tanti professionisti molto preparati che fanno questo lavoro principalmente per passione. Inoltre credo che nel mondo delle cooperative abbastanza presto verrà recepito un contratto nazionale di lavoro che definirà una retribuzione minima, tempi e modi di lavoro, diritti, doveri e responsabilità dei lavoratori ed una serie di figure professionali qualificate con le varie responsabilità.
contatti: CHIARA CHIAPPA