Sphere - Las Vegas

Un salto nel futuro.

Sphere - Las Vegas

di Alfio Morelli

Le voci su questa nuova attrazione di Las Vegas circolavano da tempo nell’ambiente, e non solo. La sua tecnologia all’avanguardia e la promessa di un’esperienza di intrattenimento innovativa avevano suscitato grande curiosità. Così, approfittando della celebre fiera LDI, abbiamo deciso di recarci sul posto per toccare con mano questa novità. Abbiamo scelto di acquistare i biglietti e fare la fila come qualsiasi altro visitatore, evitando richieste di accrediti stampa e cose del genere, per vivere l’esperienza a 360°. Questa scelta ci ha permesso di comprendere appieno le dinamiche e le aspettative generate da questo nuovo tipo di intrattenimento.

Sphere, con i suoi imponenti 112 metri di altezza, si erge sullo skyline di Las Vegas come un’enorme sfera. Realizzata in quattro anni con un investimento di circa 3 miliardi di dollari, è oggi la più grande struttura sferica al mondo. La facciata esterna, di forma sferica, proietta immagini e grafiche digitali di grande impatto, richiedendo fino a 2 MW di potenza solo per l’illuminazione esterna. Anche all’interno un sistema audio all’avanguardia offre un’esperienza sonora immersiva, e crea un’atmosfera davvero coinvolgente. Sphere mette in campo una flessibilità senza precedenti: con una superficie totale di 54.000 m2, la sfera è ricoperta da oltre 1,2 milioni di LED solo per la parte esterna, che permettono una risoluzione decisamente elevata. Questo consumo energetico è relativamente contenuto, peraltro, se paragonato al consumo totale delle luci di Las Vegas. Inaugurata a settembre 2023, Sphere rappresenta una rivoluzione nell’esperienza dell’intrattenimento, grazie all’impiego di tecnologie all’avanguardia che offrono un impatto visivo e sonoro senza paragoni.

Una volta entrati, la prima esperienza si vive nell’atrio, dove vengono spiegate ai visitatori alcune tecnologie impiegate, ovviamente in maniera originale: si inizia con un umanoide che, grazie all’intelligenza artificiale, risponde alle domande che il pubblico fa in qualsiasi lingua – e la risposta è nella stessa lingua dell’interlocutore, ovviamente.
Poi c’è la dimostrazione dell’impianto Holoplot, forse la più interessante dal nostro punto di vista: il pubblico viene fatto allineare su quattro file ben distinte, a una distanza l’una dall’altra di un metro circa o poco più, di fronte ad un muro di diffusori; poi, per ogni fila simultaneamente viene fatto partire un annuncio in una lingua diversa. Devo confermare: dalla nostra fila si sentiva l’annuncio esclusivamente nella lingua selezionata, senza avere nessuna interferenza dall’annuncio fatto per la fila che stava a un metro e mezzo di distanza. Poi, dopo il primo ascolto, ci è stato chiesto di sparpagliarci e vagare di fronte ai diffusori, e qui è avvenuto il miracolo: tranne una piccolissima diafonia di qualche centimetro nelle zone in cui gli annunci si incrociano, a ogni passo si sentiva nitidamente cambiare la lingua dell’annuncio. Insomma: è davvero una tecnologia innovativa, da tenere d’occhio.

Non poteva mancare lo schermo composto da una trentina di eliche LED che, sincronizzate a dovere, formavano un’immagine in movimento tridimensionale, un’attrazione già nota per gli addetti ai lavori come noi. Dopo poco più di mezz’ora – e uno stop di pop-corn, gadget e Coca-Cola – ci siamo accomodati in sala. Lo spazio a forma di teatro, anche piuttosto ripido, ha una capacità di 18.000 spettatori, che possono arrivare a 20.000 con il parterre in piedi, nel caso di un concerto. Progettata per  accogliere una vasta gamma di eventi, da show musicali a convention a incontri sportivi, a qualsiasi altro avvenimento. Il colpo d’occhio è imponente già a schermo spento: poi il filmato viene fatto partire in “piccolo”, con formato 16:9, su uno schermo di almeno 50 metri per 30, infine l’immagine si allarga a pieno schermo e fino alle spalle degli spettatori, e in quel momento si alza un boato di entusiasmo. Con i contenuti studiati apposta per circondare il pubblico, la percezione è quella di far parte dell’immagine stessa.

La costruzione di tali contenuti è imponente, per adeguarsi alla forma sferica dello schermo all’interno del teatro di 1500 m2. Le telecamere appropriate per le riprese a 180° sono state costruite apposta, data la mancanza in commercio di prodotti adatti: la camera è dotata di un sensore capace di registrare con risoluzione 16K × 16K. Lo spettacolo di inaugurazione, avvenuto nel settembre del 2023, è stato preparato apposta per stupire con l’uso di queste tecnologie: “U2:UV Achtung Baby Live at Sphere”, un concerto live programmato per cinque repliche e poi ampliato, tante erano le richieste di biglietti; per gli interessati, sembra che verrà ripetuto di nuovo. In cartellone sono ormai previsti molti altri concerti e avvenimenti sportivi; nel periodo del nostro soggiorno era previsto il concerto degli Eagles, ovviamente già sold-out. 

Audio

Fin dai primi passi del progetto, la sfera è stata pensata come una venue per esibizioni musicali di altissimo livello; eppure, la forma di questo particolarissimo teatro impediva il normale utilizzo di un sistema tradizionale con speaker pointsource e line-array: allora è nata l’idea di sfruttare una tecnologia wave field synthesis, ovvero una tecnica di rendering audio spaziale che colloca sorgenti sonore virtuali nello spazio reale; e il lavoro è stato portato avanti da un vero esperto del campo, ovvero Erik Hockman, Senior Fellow in MSG Ventures Sphere Entertainment. Il sistema è stato sviluppato poi dalla tedesca Holoplot, con i suoi prodotti all'avanguardia. Il sistema è composto da circa 1.600 moduli di Holoplot X1 Matrix Array installati in modo permanente, per un totale di 167.000 driver amplificati individualmente, ognuno con una sua unità di potenza e un DSP – e notare che il Sound Designer degli U2 ha voluto aggiungere altri 300 diffusori, beato lui. Sinceramente mi incuriosiva ascoltare questa tipo di sistema audio, tanto decantato ma mai ascoltato davvero. Che dire, il sistema suona molto bene, almeno assistendo allo spettacolo documentaristico Postcard from Earth – Cartolina dalla Terra – del regista Darren Aronofsky. 

Il teatro è fornito di tecnologia 4D: oltre ai sistemi video e audio, è fornito di sedili aptici, effetti vento e temperatura, e persino odori per ricreare una sensazione completa durante le proiezioni. La nostra esperienza è stata positiva, ma forse senza particolari effetti wow: per gli addetti ai lavori nell’ambiente dell’intrattenimento, si vedono da anni delle tecnologie abbastanza avanzate e tutto sommato non così distanti da questa. Il filmato è stato accompagnato da una voce narrante e da alcuni effetti: la qualità era indubbiamente buona, ma forse da tanto impianto audio mi aspettavo qualcosa di impatto pari al video. Penso che dei buoni impianti tradizionali non sfigurerebbero nello stesso lavoro. Sicuramente per il pubblico tradizionale è più facile rimanere impressionati per uno spettacolo del genere.

Per approfondire l’aspetto dei sedili vibranti, o più precisamente delle sedute a infrasuoni aptici, non possiamo che farci aiutare dagli amici di Powersoft, ovvero l'azienda italiana che ha fornito parte della tecnologia utilizzata all’interno di Sphere. 

Amplificazione e tecnologie immersive

Per la sfera di Las Vegas, Powersoft ha fornito soluzioni di tecnologia aptica immersiva e di amplificazione moderne. La tecnologia Powersoft è integrata sia all’interno dei 10.000 posti aptici della struttura, sia come parte di Sphere Immersive Sound, il sistema audio di Holoplot.

“Sphere Immersive Sound ha sancito un nuovo standard in ogni aspetto dell’audio dal vivo e decine di migliaia di persone hanno sperimentato il suo suono cristallino e unico” ha dichiarato David Dibble, CEO di MSG Ventures, una divisione di Sphere Entertainment. “Il weekend scorso, con la première di The Sphere Experience con lo spettacolo Postcard from Earth di Darren Aronofsky, gli ospiti per la prima volta hanno avuto la possibilità di vivere un’esperienza aptica multisensoriale. La tecnologia all’avanguardia e a basso consumo energetico di Powersoft l’hanno reso il partner perfetto per raggiungere gli obbiettivi di sostenibilità senza compromettere l’audio o la qualità aptica.”

Specificatamente sviluppato per l’interno di Sphere, l’impianto è alimentato da 167.000 canali di amplificazione, forniti dalle soluzioni di amplificazione a 16 canali compatte di Powersoft, integrate nel sistema audio della struttura Holoplot X1. MSG Ventures, che sviluppa tecnologie e contenuti esclusivamente per Sphere, ha collaborato con Powersoft per potenziare i loro amplificatori ad alta efficienza, che permettono di risparmiare circa il 40% di energia rispetto agli amplificatori tradizionali, minimizzando l’impatto ambientale e senza compromettere la qualità del suono. Carlo Lastrucci, presidente di Powersoft, dichiara: “Sphere è l’ambito di applicazione più innovativo per quanto riguarda la tecnologia Powersoft, e siamo felici di collaborare con un’azienda che condivide gli stessi valori e la stessa visione per quanto riguarda il futuro dell’intrattenimento live”.

Il sistema audio X1 ha tratto vantaggio dalle innovazioni di Powersoft, incluse Power Factor Correction (PFC) e Class-D PWM (Pulse Width Modulation), due tecnologie che hanno ridotto l’impatto che l’industria AV ha sull’ambiente. Tra i vantaggi, oltre al risparmio e le minori emissioni di CO2, la tecnologia PWM di Powersoft è in grado di recuperare parte dell’energia prelevata dalla rete elettrica di Sphere, riciclando l’energia reattiva che ritorna dai suoi altoparlanti.

Oltre agli amplificatori integrati in Holoplot X1 Matrix Array, Powersoft ha fornito la tecnologia brevettata IPAL (Integrated Powered Adaptive Loudspeaker) nei subwoofer del sistema X1. Un sistema dotato di IPAL offre una performance acustica di elevata qualità e il controllo totale della riproduzione del sistema audio indipendentemente dal carico acustico e dalle condizioni esterne.

Per quanto riguarda l’esperienza immersiva, i 10.000 posti aptici di Sphere sono dotati del sistema a infrasuoni di Powersoft: Powersoft Mover è il trasduttore rivoluzionario dell’azienda che utilizza il feedback sensoriale per fornire ai visitatori un’esperienza più reale e convincente, che coinvolga i sensi oltre alla stimolazione visiva e uditiva. La tecnologia a magnete mobile di Powersoft è duratura, accurata ed efficiente, e si basa sulla riproduzione di un segnale audio a frequenze ultra basse per far vibrare le sedie a piacimento per ogni performance. Insieme al sistema aptico a infrasuoni, Powersoft ha fornito 2.500 canali audio per i posti, alimentati tramite 718 amplificatori Powersoft Quattrocanali.

Sphere è stato dunque inaugurato il 29 settembre con il concerto degli U2, seguito dalla experience di Postcard from Earth il 6 ottobre; in quanto primo evento finalizzato a una totale immersività sia dal punto visivo, sia uditivo, sia sensoriale, vale sicuramente una visita per tutti coloro che passano da Las Vegas. 


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