RCF TTL6‑A – Modulo line array attivo a tre vie
Uno sguardo sul recente prodotto della casa emiliana progettato sia per il live sia per le installazioni.
di Giancarlo Messina
La serie TTL si è da qualche tempo arricchita di questo nuovo diffusore, che fa della qualità e dell’efficienza i propri punti di forza.
TTL6‑A è un modulo line array attivo a tre vie, progettato per sonorizzare ambienti medi e grandi.
presenta tutti i vantaggi della tecnologia line-array, come il suono diretto, una gamma sonora particolarmente estesa e una distribuzione uniforme, ma a questi unisce una notevole facilità di utilizzo. Il sistema può anche essere installato semplicemente in appoggio, nelle situazioni in cui è richiesta una maggiore dispersione della copertura acustica.
Al suo interno monta due woofer da 12”, quattro midrange da 6,5” e un tweeter a compressione da 3” accoppiato ad una guida d’onda a direttività costante. Integra ben quattro canali di amplificazione, i quali, grazie ad un avanzato sistema di elaborazione digitale, assicurano delle ottime caratteristiche riguardo a distorsione, immunità ai disturbi ed efficienza termica.
Gli aspetti sui quali i progettisti RCF hanno prevalentemente puntato sono la sorgente lineare attiva a tre vie, il design acustico simmetrico, una dispersione ampia e uniforme, una guida d’onda asimmetrica e scalabile verticalmente.
L’efficienza acustica particolarmente elevata del sistema è principalmente dovuta ai quattro amplificatori digitali ad alta efficienza, in grado di fornire un maggior livello di pressione sonora con una ridotta necessità di energia assorbita. Il processore integrato, inoltre, insieme al cablaggio ridotto, rende il set-up particolarmente rapido e semplice.
La versatilità nell’utilizzo, infatti, è una delle principali caratteristiche del TTL6‑A, che può essere usato da solo, in combinazione col suo subwoofer TTS36‑A o in sospensione con il suo modulo bassi, il TTL6‑AS. Anche le parti meccaniche sono state progettate per assicurare la massima facilità in tutte le procedure di gestione.
La componentistica
La casa emiliana ha voluto pescare il meglio della tecnologia disponibile, per consolidare la ormai acquisita fama di marchio di qualità tecnologicamente all’avanguardia.
Per le basse frequenze la cassa monta infatti due woofer da 12” con magnete al neodimio e bobina da 3” e con un cono rinforzato con fibra e resistente all’acqua; la sospensione dell’altoparlante è costruita in poliestere e cotone, e la struttura magnetica è iperventilata.
I quattro midrange per le frequenze medie, da 6” con bobina da 2”, anche questi con magnete al neodimio, hanno cono rinforzato con fibra e resistente all’acqua, sospensione in poliestere e cotone ed una struttura magnetica altamente efficiente.
Infine le alte frequenze, riprodotte grazie ad un driver a compressione anch’esso con magnete al neodimio, ND 840, di grande formato e con uscita da 1,4”. È questo ad offrire uno dei principali vantaggi del TTL6‑A, poiché la bobina da 3” permette una frequenza di crossover di soli 800 Hz, rendendo il driver in grado di riprodurre buona parte dell’energia all’interno della gamma vocale, migliorando copertura ed efficienza.
Ovviamente in questi aspetti, RCF, costruttrice storica e leader nel mercato dei componenti, mette in campo tutta la propria esperienza e tecnologia, grazie alla quale ha costruito un diaframma in puro titanio. La ditta emiliana ha infatti messo a punto un procedimento in assenza di ossigeno per lo stampaggio di precisione di diaframmi di alta qualità, a partire da pellicole ultrasottili di titanio puro, al fine di raggiungere una qualità acustica superiore fino alle massime frequenze udibili e garantire una tenuta in potenza costante e affidabilità assoluta.
Ma anche la bobina nasce dallo stesso know-how: la tecnologia inside/outside è stata infatti combinata con la qualità superiore dei materiali più avanzati, come le resine poliammide-immide, impiegate per i cavi e il supporto. La bobina così costruita offre vantaggi non indifferenti, come il raddoppio delle superfici destinate alla dissipazione del calore e all’adesione al supporto; inoltre durante l’espansione termica il supporto viene compresso tra gli strati interno ed esterno, assicurando una resistenza meccanica ottimale.
Il design della tromba
L’obiettivo che gli ingegneri si sono posti nel progetto della tromba è stato quello di riuscire, tramite un design verticalmente asimmetrico, a proiettare in maniera accurata l’energia sonora ed evitare riflessioni indesiderate. Il design permette così di configurare due TTL6‑A perfettamente a cascata, con un eccellente controllo delle caratteristiche direzionali; il risultato è che l’intelligibilità aumenta in maniera significativa anche in ambienti acusticamente difficili e, grazie al grande formato del driver a compressione e della guida d’onda, migliora notevolmente anche a distanza.
L’elettronica
TTL6‑A utilizza al suo interno quattro amplificatori digitali indipendenti – 2 x 550 W per le frequenze basse, 750 W per le frequenze medie e 250 W per le alte – che forniscono una notevole energia sonora. Parliamo di amplificatori in classe D, progettati in modo da offrire un suono ad alta fedeltà e bassissima distorsione, con rumore a riposo trascurabile e risposta stabile all’impulso.
Ogni cassa è configurabile autonomamente, infatti il pannello posteriore presenta un semplice encoder rotativo per il controllo di tutte le funzioni del diffusore, mentre un display a sette segmenti mostra tutti i parametri disponibili.
Tramite l’integrazione con RDNet è possibile verificare il perfetto funzionamento di ogni singolo trasduttore nelle situazioni più estreme o in scenari complessi, anche se ogni amplificatore può essere configurato, in fase di set-up, in maniera totalmente autonoma, rendendolo così indipendente da computer e accessori.
Il DSP interno a 32 bit elabora il segnale a 48 kHz e gestisce il crossover del sistema a tre vie e l’allineamento dei trasduttori, l’equalizzazione, la riduzione della sensitività d’ingresso, un soft‑limiter e una compressione dolce in caso di segnali di input molto elevati, il monitoraggio della corrente RMS e la protezione dei trasduttori.
Fra l’altro, un algoritmo specificamente sviluppato pilota il soft limiter in base alla frequenza, offrendo la stessa linearità di ascolto con ogni livello di segnale.
La scheda ingressi RDNet, inclusa nel sistema, permette non solo il monitoring remoto, ma anche l’utilizzo di speciali equalizzazioni personalizzate, filtri passa-alto e passa-basso, comandi “Mute” e “Solo” per singola via e molte altre opzioni.
Il software
Estremamente completo è il software, che davvero consente dei controlli dettagliatissimi del sistema con relativa semplicità. Quando è online, infatti, l’unità RDNet Control 8 effettua una scansione sequenziale di tutti i dispositivi audio, a ciascuno dei quali viene automaticamente assegnato un indirizzo. Gli apparecchi collegati vengono quindi automaticamente aggiunti al controller di sistema, e il software mostra così un oggetto per ogni diffusore trovato. Nelle finestre oggetto l’utente ottiene diverse indicazioni relative al diffusore e può regolare funzioni come Mute e Solo.
Non possiamo ovviamente in questa sede descrivere nel dettaglio ogni funzione del software, ma certamente ci pare uno dei più completi per la gestione di sistemi audio di questo genere, dotato fra l’altro di un numero notevolissimo di preset facilmente utilizzabili nelle più svariate occasioni.
Installazione
Molta cura è stata prestata al cabinet: è costruito in multistrato di betulla di alta qualità e ogni strato è incollato con uno speciale adesivo che lo rende completamente impermeabile ancor prima della verniciatura, a sua volta realizzata nello stabilimento di Reggio Emilia con una vernice speciale in poliurea, la quale crea uno spesso strato protettivo altamente resistente a graffi ed urti.
Essendo un prodotto pensato per il touring, anche la struttura interna è stata rinforzata per resistere ad un utilizzo prolungato e al trasporto, tanto che tutte le parti sono assemblate su inserti metallici con viti metriche. Ma anche l’amplificatore è collocato in una camera separata dagli altoparlanti per offrire miglior efficienza e affidabilità. Il cabinet presenta quattro maniglie laterali in alluminio verniciate a polvere con un rivestimento ergonomico in gomma. Non mancano ovviamente comodi punti di fissaggio per la sospensione e la flangia per l’inserimento dello stativo.
Infine diamo un po’ di numeri: parliamo di un diffusore che pesa 53 kg, alto 110 cm, largo 37,8 cm per una profondità di 46,8 cm: non molto considerando l’alta efficienza di diffusione.
Stando alle informazioni rilasciate dalla casa madre, TTL6‑A ha una banda passante che si estende da 45 Hz a 20 kHz @ ‑3 dB ed un livello massimo di pressione sonora di 139 dB.
L’ampiezza della polare di copertura acustica è di 90° in orizzontale e 30° in verticale.
Contatti: RCF
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