Photomapping in Piazza Duomo a Trento
La luce come elemento forte, attrattivo e magico diventa identità, grazie all’articolazione di forme e volumi, all’assortimento e alla diversa natura delle superFIci, al contrasto fra vuoti e pieni.
di Mariano De Tassis
Il photomapping è una forma vecchia, ma nuova grazie alle moderne tecnologie, per ridisegnare volumi e visioni degli edifici. Da questa forma artistica di luce è partito il progetto per la piazza Duomo di Trento.
Il Comune di Trento per il Natale 2020 vista la situazione che tutti conosciamo, quindi senza i classici mercatini e con meno turisti a causa del Covid che continua ad imperare, ha deciso di investire sulla luce, chiamando il periodo delle festività 2020 IlluminaTrento.
L’assessore alla cultura del Comune e il nuovo Sindaco hanno così scelto di investire sulla mia professionalità, affidandomi Piazza Duomo per una nuova visione luminosa.
La mia prima richiesta è stata la possibilità di non utilizzare colori ed effetti natalizi tradizionali, troppo simili ai centri commerciali, e studiare invece una luce calda e avvolgente.
Per la prima volta si è potuto lavorare sulla Torre Civica e Palazzo Pretorio ma soprattutto sul Duomo (dopo il parere favorevole della Curia che non ha visto nella luce alcuna offesa per la chiesa mentre, in precedenza, non aveva mai dato il consenso per stelline, neve finta o colore in continuo movimento); una visione di luce a 180°, quindi, dove l’altro ingrediente, l’albero di Natale, era posizionato al centro, perfetto per le foto ricordo.
La mia ricerca è partita dalla dimensione dello spazio, dei volumi architettonici, della bellezza della luce assieme all’anima dei palazzi.
La scelta del photomapping è stata anche favorita da una questione economica: occorreva creare qualcosa di suggestivo ma stando dentro un piccolo budget. Diciamo che nei miei quasi 30 anni di professione questo è stato un mio marchio: “creare con poco”.
Per ricreare la mappatura della piazza, ho così usato i classici proiettori di Gobos Service, ma solamente per decidere dove proiettare la luce, grazie a vetrini con apposite misurazioni e grate.
In seguito ho fotografato lo spazio e poi Antonio De Cia ha realizzato il modello 3D della piazza per facilitare e velocizzare il lavoro di stampa. Per ricreare un unico codice visivo sono stati richiesti dei filtri a temperatura calda (3000 K).
Il service Iiriti di Riva del Garda (un grazie particolare a Stefano e Mathias) ha fornito una professionalità molto elevata ricreando, veramente con poco, una perfetta visione di puntamenti di luce ma soprattutto di pulizia, vista la location.
Il risultato è andato oltre la più rosea delle aspettative, con moltissima gente che ha fotografato e commentato positivamente l’installazione.
Credo infatti che quando gli ingredienti, anche se pochi ma di qualità, vengono lavorati bene, il risultato non possa essere che vincente.
Approfondendo l’aspetto prettamente tecnico, per questa installazione abbiamo usato 16 proiettori a LED da 300 W (Goboservice) ed una centralina per l’automatizzazione crepuscolare on/off. La squadra creativa era composta oltre che da me, Mariano De Tassis, in veste di lighting designer e creatore del progetto, da Antonio De Cia, come 3D designer, Iiriti service (nella persona di Stefano Lentino, CEO e manager) e Carlo Casillo di Miscele D’Aria Factory, che ha curato la selezione musicale diffusa nella piazza tutti i giorni dalle 16.00 alle 22.00 (15 minuti ogni ora), con musiche ricercate e mai banali.
Un lavoro, devo riconoscere, molto gratificante per il consenso ottenuto.