PFM canta De André - Anniversary
La Premiata Forneria Marconi torna sul palco per celebrare i quarant’anni del celebre live del 1979.
È inutile ripercorrere la carriera della PFM, ben nota a chiunque, caratterizzata non solo dall’alta qualità musicale ma anche da un successo fuori dai nostri ristretti confini, probabilmente più unico che raro per un gruppo rock italiano. È però bene ricordare che non parliamo di glorie del passato, ma di una realtà ancora oggi molto apprezzata, tanto che nel 2018 la PFM è stata premiata a Londra come “Band internazionale dell’anno” ai Prog Music Awards UK, nonché invitata, per la terza volta, a salire a bordo della “Cruise To The Edge” (CTTE) che partirà a febbraio da Miami, unico artista italiano che parteciperà all’evento insieme alle più grandi prog band del mondo, capitanate degli YES.
Era il 1979 quando la band firmò il sodalizio con Fabrizio De Andrè: i meravigliosi brani del cantautore genovese arrangiati dal gruppo in maniera eccezionale, un incontro che segnò in qualche modo la storia di entrambi.
E certamente il pubblico ancora oggi non rimane indifferente a quel fascino, tanto che il tour nei teatri proposto sta riscuotendo molto successo, con un proliferare di concerti forse superiore alle più rosee previsioni.
Noi siamo stati presenti ad una delle prime date del tour, al Teatro delle Muse di Ancona, sempre di buon umore quando c’è da ascoltare musica di qualità, impreziosita in questo caso dalle atmosfere luminose di Mariano De Tassis, quanto mai a proprio agio su un palco teatrale, in cui la raffinatezza e la sensibilità artistica contano eccome. Troviamo aggiunti alla attuale formazione della PFM Flavio Premoli (fondatore PFM) con la magia delle sue tastiere, e Michele Ascolese, chitarrista storico di De Andrè. La scaletta propone molti dei brani del concerto del ‘79 ma anche alcune canzoni, tratte da La buona novella, riarrangiate dalla band.
Abbiamo ascoltato un buon concerto, ben mixato dal fonico della PFM Marco Posocco, che non ha sicuramente tempo di annoiarsi dietro la console. Rimane certo da sottolineare che Franz Di Cioccio non ha la voce più adatta a cantare Faber, né per timbro, estensione ed emissione, e ovviamente nemmeno quella personalità carismatica da poeta maudit, assolutamente unica in Fabrizio, che, ci rendiamo conto, sola può dare linfa e fascino a brani di per sé piuttosto difficili come, ad esempio, quelli tratti appunto da La buona novella, dei quali abbiamo comunque molto apprezzato gli arrangiamenti.
Ciò non toglie che il concerto sia molto gradevole, con buona parte del pubblico, noi compresi, che conosce a memoria quasi tutti i brani in scaletta, e con una sorpresona che non vogliamo svelare. Certamente una bella occasione per rivivere la musica di Fabrizio ed ascoltare dal vivo dei musicisti straordinari.
Anacleto Papa - Direttore di Produzione
Il tour è prodotto da D&D Concerti, l’agenzia di PFM, che mi ha chiesto di realizzare la produzione. Così ho coinvolto, oltre alla squadra che lavora spesso con la PFM, Mariano De Tassis come lighting designer. Porto lo spettacolo in giro da solo, ricoprendo tutti i ruoli, compresi accounting e gestione pass. A fornire audio e luci è il service Off Limits di Salerno. L’idea era quella di creare una situazione di qualità, adatta a portare il nome di De Andrè nei teatri. Dal punto di vista tecnico serviva una produzione agilissima, che non andasse oltre al bilico, indispensabile per gestire i tanti back to back a cui andiamo incontro, compreso un Roma-Torino. Iniziando alle 8 dobbiamo essere pronti alle 14:00. Abbiamo solo un doppio fondale, per il resto le luci sono un accompagnamento poetico che scandisce le tre fasi in cui è diviso il concerto. La band si muove con un van e si autogestisce, mentre i sette ragazzi del service si spostano in camper, indispensabile nei back to back, ed utilizzano gli hotel nei day-off.
Il concerto sta decollando moltissimo, abbiamo già duplicato le date previste e continuano a crescere. Ne sono molto soddisfatto!
Mariano De Tassis - Lighting Designer
“Di solito PFM ha concerti molto rock, ma in questo caso il gruppo voleva una situazione più curata e teatrale. Ovviamente parliamo di una tournée in cui tutte le idee si sono dovute adattare alla necessaria agilità: il bilico era quasi pieno con backline e audio, quindi ho cercato di creare una piccola scenografia che caratterizzasse i tre tempi dello show: primo tempo senza colore, con conversioni calde-fredde e un fondalino che cattura la luce; secondo tempo più sognante e ipnotico con i gobos sul fondale bianco; terzo tempo più festoso con le barre led nascoste dietro il fondale. Insomma bisognava giocarsi bene le cartucce a disposizione. D’altra parte i pezzi sono così potenti che le luci devono solo ricreare una certa atmosfera sul palco.
“Il materiale fornito dal service non è all’ultimo grido, ma comunque valido, e il personale si è mostrato molto entusiasta e oltremodo disponibile”.
Marco Posocco - Fonico di sala
“È un concerto diverso dal solito per la PFM, perché qui ovviamente la voce diventa molto più importante, oltre alla presenza di Premoli e Ascolese aggiunti alla band. Inoltre abbiamo cercato di ricreare gli arrangiamenti e le atmosfere sonore del disco del ‘79. Abbiamo 46 input, con una sola batteria e un set di octoban, più gli strumenti di Premoli. Tranne le linee in DI delle chitarre acustiche e delle tastiere, il resto è tutto microfonato, compresi la fisarmonica e i crotali ripresi con dei Neumann KM184. Sulla voce abbiamo invece un Heil PR 35.
“Il mixer è un Midas Pro2 e, tranne uno SPX2000 per i plate della batteria e un PCM91 in cui mando più o meno i segnali secondo necessità, ho tutto interno alla console. Non uso moltissimo le funzionalità del digitale perché qui le variabili sono troppe, diciamo che la console suona bene ed è comoda, ma anche con un bel H3000 con i suoi 10 VCA non sarei stato male, spazi e pesi permettendo. Il concerto infatti, tranne un brano, è tutto senza nemmeno il click, tutto assolutamente suonato da musicisti di altissimo livello.
“Sulla voce di Franz uso il compressore del banco e, in insert, un eq. dinamico per tenere ferma la parte bassa e domare l’effetto prossimità. I brani non sono stati trasposti e sono in una tonalità non facile da gestire, bisogna lavorare un po’ per tenere fuori la voce sulla quale poi ho una semplice room”.
Gennaro Parisi - PA Engineer
“L’impianto è tutto Electro-Voice, con due cluster da 10 casse ciascuno di XLD281, quattro subwoofer a disposizione e quattro 2082 per i front-fill. Anche i finali sono EV – CP3000 e CP4000 – gestiti con una matrice Netmax N8000 configurata con 8 in/24 out, di cui ne sono utilizzati venti. Nei teatri il main è ritardato con la batteria e cerchiamo di appendere ovunque, per richiesta della band e del fonico. I sub sono tagliati a 80 Hz ed il main parte intorno ai 100÷120 Hz, una preferenza di Marco”.
Salvatore Addeo - Fonico di palco
“Sul palco abbiamo un’altra Midas Pro2: splittiamo i segnali in analogico su due DL, una per console, così abbiamo i gain separati e siamo più felici ed operativi. Il monitoraggio è misto: per Franz e Patrick abbiamo due 15” EV PX per ognuno, per il resto abbiamo dei 12”. Flavio ne ha due stereo, Bravin ha anche un ascolto stereo in cuffia; in tutto ci sono tre IEM: Franz usa Shure PSM600, mentre Ascolese e Bravin Sennheiser ew300G3. È un palco che suona abbastanza, gestito da due backliner: Francesco Flagiello e Michele Pirozzi”.
Luigi Mandia - Titolare Off Limits Service
“Noi forniamo audio e luci: doveva trattarsi di 15 date, ma ad oggi ne facciamo 45, così abbiamo aumentato la fornitura per dare a un pubblico così entusiasta quello che si aspettava. Il materiale è raddoppiato, abbiamo circa 80 pezzi per le luci, tutto a marchio Robe, così come i sistemi audio EV, che sono cresciuti per le esigenze dei vari teatri. La console luci ChamSys, sempre del service, è stata invece una scelta dell’operatore luci Fabio Destefano. Cerco di avere un magazzino mono marca: mi fido molto di Texim e RM Multimedia come fornitori, perché ci assicurano prodotti di qualità ma anche un’assistenza perfetta e tempestiva”.
Produzione
D & D Concerti
Management/booking
Iaia De Capitani
Dir. di produzione
Anacleto Papa
Fonico sala
Marco “Nonna” Posocco
Lighting designer
Mariano De Tassis
Audio e luci
Off Limits Services
Scenografie
Tekset
Grafiche
Variego/Orazio Truglio
Crew
Resp. Off Limits
Luigi Mandia
Fonico di Palco
Salvatore Addeo
PA Manager
Rino Parisi
Backliner
Francesco Flagiello
Michele Pirozzi
Operatore luci
Fabio De Stefano
Macchinista/Tec. luci
Matteo Filidoro