Matteo Colzano - Fonico FOH

La tanto attesa reunion dei Club Dogo al Forum di Assago.

Matteo Colzano - Fonico FOH

Dopo anni di successi individuali, i Club Dogo hanno fatto il loro ritorno sulle scene in veste di gruppo musicale, con un nuovo album e una serie di concerti che hanno fatto registrare il tutto esaurito. Siamo andati a Milano per intervistare i professionisti coinvolti.

Matteo, qual è stato il tuo approccio a un concerto come questo?

Per prima cosa, come puoi immaginare, la musica è mandata tramite delle basi. Mi è stato fornito un programma che comprende tutta la storia del gruppo, dai prima anni Duemila all’ultima incisione del 2024. Come si può intuire, da quel primo periodo a oggi le tecnologie sono cambiate, e quindi anche le sonorità sono abbastanza differenti. Devo riconoscere che loro hanno fatto un lavoro di preproduzione molto buono, e il materiale è stato reso omogeneo e subito utilizzabile.

Tu non lanci le sequenze?

Le basi e le sequenze sono gestite da una regia sul palco: a me arrivano gli stem che devo mixare con le voci dal vivo. Stessa cosa dicasi per gli ospiti.

Che setup hai previsto per la regia?

Io lavoro con una console Avid S6L 24, un banco che rispecchia e si interfaccia con il lavoro fatto in studio. Grazie a questo fatto, su certi passaggi mi sono ritrovato subito a mio agio, grazie anche all’aggiunta di una suite Waves in supporto agli effetti interni del banco.
Dal palco arrivano le tracce stem delle basi più i microfoni degli artisti: una cosa che abbiamo dovuto fare subito è stato dividere i flussi tra sala e palco, così che ognuno potesse lavorare sul proprio gain. A me arriva un segnale digitale mentre al palco arrivano segnali analogici, dato che lì lavorano con un banco Allen & Heath. È una scelta tecnica, ma che alla fine non porta grandi differenze.

C’è anche una consolle per Don Joe? 

Si, il DJ fa parte del gruppo, e dalla sua postazione, tramite un cavo USB-Midi, va ad agire sulle sequenze, interagisce con il pubblico e in certi momenti invita a cantare o intervenire; e ancora, tramite un campionatore, inserisce degli effetti e arricchisce le strumentali. Poi anche lui è dotato di microfono, e partecipa ai cori o a qualche pezzo vocale.