Ivan Pierri - Lighting designer
Giovedì 21 settembre Claudio Baglioni è tornato a Roma con un Rock-Opera Show mozzafiato: intervistiamo i professionisti in tour.
In piedi a sinistra Ivan Pierri, lighting designer, con Francesco Angeloni, operatore luci.
Claudio Baglioni ci ha abituato a degli standard molto alti: quando siamo entrati nello stadio del tennis del Foro Italico di Roma, al primo colpo d’occhio abbiamo colto subito l’originalità del palco e della struttura. Andiamo dunque a indagare l’ideazione e la messa in opera di questo piccolo grande evento, dalla produzione, all’audio, all’impatto visivo, con i professionisti in tour.
Ivan, ci descrivi il disegno luci dello show?
La scelta è stata quella di dividere il racconto con le luci in due mondi: il mondo tipicamente live, caratterizzato da effetti che seguono il ritmo della musica, e il mondo teatrale, che segue più il racconto dei performer e tramite loro deve far vivere e raccontare la canzone. Ho seguito il progetto di Giuliano Peparini, che ha curato la direzione artistica e la regia teatrale: si tratta di uno show complesso, contaminato dalle tendenze dei giovani cantanti, con un occhio a X Factor, ad Amici, e con l’uso frequente di props. Questa sera vedrai un palco molto movimentato, che io devo rendere vivo senza inondarlo di luce.
Per non farci mancare niente, abbiamo anche delle riprese video. Non avendo un tetto classico, ho dovuto sopperire mettendo dei fari in alto sul perimetro dietro il pubblico, con i quali posso colorare la folla, e dei profile per sottolineare alcuni momenti dello spettacolo.
Una delle strutture in alto dietro il pubblico dove sono stati montati dei gruppi di fari.
Queste strutture ai bordi del palco ti sono state utili o di disturbo?
Diciamo che ho dovuto fare di necessità virtù. Nel processo creativo abbiamo sfruttato questa debolezza come risorsa, lavorando con delle barre LED e dei proiettori beam. Fortunatamente in questo ultimo periodo si sono rese disponibili delle belle macchine IP65 molto performanti, che per i lavori estivi sono essenziali. In questa produzione ho montato dei seguipersona presidiati, più una serie di Robe Forte e Spiider, che uso per gli accenti e i tagli, montati su delle strutture posizionate in alto dietro il pubblico. Poi una serie di Ayrton Cobra, sul traliccio a bordo palco, che uso quasi solo per gli effetti e i disegni geometrici in aria.
In regia chi lavora?
Siamo semplicemente io e il fidatissimo Francesco Angeloni: ci siamo divisi i compiti e seguiamo tutto lo spettacolo. Io farò solo la tranche all’aperto fino a Palermo, poi qualcun altro prenderà il mio posto, perché ho già un impegno con la trasmissione X Factor.