Giuseppe Saponari - Fonico FOH e produttore per MZL
I protagonisti del tour Amore+Iva di Checco Zalone nei palazzetti e negli stadi della Penisola.
l 30 settembre siamo andati a Bologna per seguire il tour di Checco Zalone nella sua variante autunnale. Abbiamo intervistato i professionisti che lo hanno reso possibile.
Giuseppe, spiegaci questi due ruoli.
Sono molti anni che collaboro con Luca: dal 2015 abbiamo uno studio di registrazione a Roma, dove facciamo post produzione audio per la televisione e per il cinema. Siamo stati tra i primi a utilizzare il sistema Dolby Atmos, e ancora oggi abbiamo la speranza che anche altre piattaforme audio online si decidano a passare a questo formato. In questo tour ho collaborato come delegato di MZL – azienda di proprietà dell’artista – con Arcobaleno Tre per coprodurre lo spettacolo.
Come lavori in regia?
Devo gestire, oltre a Luca, una band di quattro elementi: basso, batteria, chitarra e tastiere. Bisogna poi aggiungere Vanessa Calderisi al sax e Alice Grasso ai cori e come spalla. Quindi ho sei soggetti più l’artista, e tutto senza sequenze e senza click, veramente tutto live. Questa scelta è una conseguenza della personalità e della creatività di Luca, che non vuole regole fisse: lui ha un canovaccio sul quale si muove secondo la serata, gli piace interagire con il pubblico senza programmazione.
Io gestisco i miei quaranta canali, tra band e voci, e infine mando a Riccardo un L+R della band e un L+R delle voci. Dove si poteva, specialmente nella passata stagione nei teatri, abbiamo usato un cluster centrale per diffondere prevalentemente le voci.
Per la voce di Checco Zalone hai usato qualche plugin particolare?
Io uso gli effetti interni del banco per le operazioni fondamentali, mentre uso un EQ dinamico e un Bricasti come riverbero, dato che Luca ha una voce che prevale leggermente sulle alte. Tutto il resto è naturale: è lui che fa tutto il lavoro, da vero professionista. Per quanto riguarda lo sketch del trapper, dove vengono esagerati gli effetti, sono più coinvolto: uso l’autotune in maniera esagerata, poi tramite QLab mando delle basi ritmiche e degli effetti ambientali.