WYTH - Una piattaforma al massimo livello per gli eventi streaming
Ne abbiamo testato l’efficacia a Verona in occasione dello show Heroes. Oggi la piattaforma Wyth si è ulteriormente raffinata e potenziata, creando uno strumento unico nel suo genere.
Una nuova via per eventi corporate, show, convention, congressi, fiere, concerti...
“La crisi può essere una vera benedizione per ogni persona e per ogni nazione, perché è proprio la crisi a portare progresso. È nella crisi che nascono l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie”. Sono parole di Albert Einstein che quanto mai si addicono al periodo attuale; possono certamente riferirsi anche a tutte quelle realtà che oggi stanno lavorando per risolvere i problemi e soddisfare le nuove richieste imposte dalla crisi, specie nel mondo degli eventi. E che andranno oltre la pandemia.
Fra queste possiamo annoverare Wyth, azienda svizzera, ma con forti legami con il nostro paese, che ha messo a punto una piattaforma davvero straordinaria per la gestione di eventi in streaming.
Chiariamo subito che non si tratta di un prodotto consumer, cioè destinato agli utenti finali del web, come possono essere le app di Google, solo per fare un esempio, ma di un prodotto B2B, quindi rivolto alle aziende che richiedono qualità e affidabilità massime, ma anche una grande flessibilità nella gestione di clienti e pubblico. Ed è fra i professionisti che Wyth cerca oggi partner, offrendo, fra l’altro, formazione gratuita.
Per spiegare meglio di cosa stiamo parlando, immaginate una fiera come il MIR, per restare in una merceologia vicina al nostro settore, che voglia creare parallelamente all’evento in presenza, o in sua sostituzione, una fiera virtuale. La produzione acquisterà l’uso della piattaforma Wyth, dopo di che potrà creare tanti stand (o stanze) quanti sono gli espositori, i quali potranno poi allestire il proprio spazio a piacimento, anche creando inviti, zone riservate, sondaggi, dimostrazioni e quanto altro. Gli utenti che si registreranno al portale non solo avranno accesso ai vari stand e ai seminari, ma potranno addirittura conoscere nuove persone ed entrare in contatto diretto con professionisti interessati allo stesso business, guidati dal medesimo software.
Lo stesso concetto può adattarsi ovviamente a una moltitudine di eventi: convention aziendali, congressi o addirittura concerti.
I dettagli ce li siamo fatti spiegare da Samuele Franzini della società AMIGDALA, nonché uno degli sviluppatori di questa sorprendente start up.
“Wyth si rivolge ad un pubblico di fascia alta, che ha bisogno di customizzazioni – ci spiega Samuele – di implementare la propria immagine. Questo significa che la nostra grafica è interamente modificabile e può essere coordinata con l’immagine aziendale del cliente, dallo sfondo al logo, si possono anche inserire ambienti virtuali in 3D.
“Per come è strutturato – continua Samuele – Wyth riesce non solo a gestire un evento live, ma anche a creare delle community perché, una volta registrati, gli utenti possono interagire fra loro e usufruire di tutta una serie di servizi e materiali on demand, anche con permessi e accessi diversi a discrezione dell’organizzatore”.
Questo è molto interessante. Immaginate quindi una fiera che non finisce con l’evento, ma che continua tutto l’anno grazie all’interazione degli utenti, i quali potranno essere aggiornati in tempo reale dalle aziende, potranno seguire tutorial o seminari on demand, interagire fra loro con chat e video-chat. Insomma una sorta di mini-social estremamente targettizzato.
“Abbiamo anche pensato al mondo dei festival e del cinema – continua Maddalena Monge, specializzata proprio nel settore cinematografico – integrando nella nostra piattaforma un software che si chiama Eventival, dedicato al management dei festival e leader mondiale nel suo settore. Questo ci ha aperto alla possibile collaborazione con circa 180 festival di cinema in tutto il mondo, il primo dei quali, il WEMW (When East Meets West), ha già usufruito dei nostri servizi. La cosa molto interessante è che parallelamente agli eventi dal vivo, Wyth diventa un luogo in cui produttori, distributori e agenti si incontrano per fare business”.
Sotto il profilo commerciale, esiste la possibilità per il cliente di usufruire solo delle parti per lui interessanti. “Wyth Club”, ad esempio, riguarda tutta la parte dedicata alla community (registrazioni e interazione fra gli utenti), mentre i “Booth” sono gli spazi che potrebbero chiamarsi stand, cioè dedicati a singole aziende le quali ne possono gestire a proprio piacimento il contenuto.
Il primo e più importante aspetto del software è la scelta di essere da subito su una piattaforma tecnologica leader sul mercato come Amazon AWS, investendo da subito in una logica di sviluppo serverless in grado di scalare in 1 ms da un utente a milioni di utenti. Il secondo aspetto (ovviamente fondamentale anche per gli eventi musicali) è la gestione dello streaming live contrattualizzato direttamente con Akamai, indiscusso numero uno al mondo di cui in Italia si avvalgono realtà come RAI, Sky o Dazn.
Questo sistema consente ad esempio di gestire il 4k e l’audio in 7+1, ricombinare i canali audio sul cloud di Wyth per poi distribuirlo a milioni di utenti tramite Akamai. Stiamo insomma parlando di una soluzione non solo professionale, ma di altissima fascia, in grado di adattarsi alla banda e alla periferica dell’utente ottimizzandone al massimo l’esperienza.
Altro aspetto davvero interessante riguarda gli strumenti di interazione integrate nella suite, con funzionalità molto avanzate. Ad esempio gli utenti registrati, sia quelli presenti all’evento sia quelli in remoto, possono votare in tempo reale ed esprimere opinioni, spezzando quindi la barriera fra partecipanti reali e partecipanti virtuali. Inoltre il concetto di “trovarsi insieme in una stanza” è quanto mai realistico! Infatti l’utente può vedere chi è presente nella stessa stanza, così come a un concerto si può vedere e parlare con chi ci sta vicino. E, ancora più interessante, il sistema fa girare due algoritmi in grado di mettere vicine persone che hanno interessi comuni. Questo viene visualizzato con la diversa dimensione dell’icona degli utenti. Gli utenti stessi possono decidere se entrare in contatto o meno con il profilo della persona consigliata dall’algoritmo tramite la chat. Questo sistema, che sarebbe perfetto anche per una convention di cuori solitari, è ottimo per il business, perché chi ha dichiarato di essere interessato ad una specifica tecnologia, ad esempio, viene “avvicinato” a chi magari quella tecnologia la vende. Ovviamente tutto ciò passa da una profilazione dell’utente del tutto volontaria e non invasiva, perché chiunque può scegliere di fornire solo i propri dati indispensabili e partecipare all’evento in maniera anonima come semplice osservatore.
Wyth non richiede app da scaricare, funziona tutto via browser da qualsiasi periferica, con la possibilità di mandare il segnale video su Chromecast o Apple TV.
Ad impreziosire ulteriormente la piattaforma, la possibilità di gestire canali multilingua e addirittura mandare sottotitoli in streaming live.
“Stiamo organizzando anche una rete di vendita europea – ci spiega Samuele – facendo formazione gratuita a dei partner, coinvolgendo aziende di vario genere, dai service ai web designer o alle varie figure che già lavorano nel mondo della convegnistica o del corporate. Questi reseller potranno anche interagire fra loro, con la possibilità di seguire il servizio dalla vendita alla gestione. Lì dove occorre invece una personalizzazione importante in affiancamento ai partner interveniamo noi come Amigdala, società che ha creato Wyth”.
Stiamo ovviamente parlando dell’aspetto web dell’evento, perché eventuali servizi audio-video sul posto vanno gestiti dal cliente con appositi service.
Insomma una modalità di lavoro che va oltre la pandemia, perché la creazione di un modello ibrido di evento, cioè dal vivo e sul web, non solo amplia le potenzialità dei partecipanti, ma si trasforma anche in un’ulteriore occasione di business e di incontro, nonché di guadagno, ad esempio in caso di concerti.
“Il nostro modello di business nel mondo della musica è diverso – chiarisce Samuele – Vogliamo essere partner degli organizzatori e per questo offrire il nostro servizio in cambio di una fee sul biglietto realmente acquistato, riducendo al minimo i rischi per l’organizzatore.
“Entriamo quindi in coproduzione e questo consente all’organizzatore di limitare molto il costo del servizio ottenendo solo dei guadagni. Inoltre il nostro pubblico non solo assiste all’evento, può contattare altri spettatori, può comprare merchandising o avere accesso a canali diversi dall’’evento principale”.
Uno degli aspetti più interessanti di Wyth è infine la sua completezza, perché racchiude in un’unica piattaforma i servizi che normalmente, anche ad alto livello, devono essere creati ricorrendo ad almeno due o tre software differenti, con ovvie complicazioni, ad esempio nei login dell’utente, e diversa efficacia, soprattutto nella personalizzazione e nella semplicità di utilizzo.
Dobbiamo ammettere di essere stati molto affascinati da questo progetto che potrebbe essere destinato a diventare uno standard in moltissime occasioni, utile agli organizzatori e utilissimo per l’utente finale. Ne seguiremo attentamente l’evoluzione.
contatti: www.wyth.live