RON - Sono un figlio Live Tour

di Alfio Morelli

Come vediamo accadere sempre più spesso, in questi ultimi anni, il tour è un evento a sé stante: non è più così chiaro se l’artista parta in tour per promuovere il nuovo disco o, viceversa, faccia il disco per andare in tour. Dalle dichiarazioni, Ron sembra far trasparire più la seconda: “Cantare dal vivo è la cosa che amo di più in assoluto”, ha rivelato l’artista. “Mi sento sempre libero di dire e suonare quello che mi piace di più. Quest’anno poi c’è la novità che, oltre ai brani della mia storia, potrò finalmente cantare quelli del mio nuovo album. Non vedo l’ora!”

Insomma, un vero musicista on the road. Per questo anche noi siamo saliti in macchina e siamo andati a Senigallia, per incrociare l’inizio del tour. E ci siamo fatti subito coinvolgere dal mood che Ron ha voluto portare nei suoi nuovi concerti.

Per noi è rilassante distaccarsi dai maxischermi, dai fuochi, dai fumi e dalle luci strobo delle grandi produzioni. È bello sedersi in una comoda poltrona e, nella tranquillità di un teatro, ascoltare un po’ di buona musica suonata ad alto livello.

Le scenografie luminose, una per canzone e con pochi movimenti supplementari, sono la giusta cornice per l’artista e i suoi musicisti.

In definitiva, siamo rimasti soddisfatti dall’esperienza. Ci è piaciuto molto l’impianto Meyer Sound, che non sentivamo da un po’. Con Mauro al mixer, fa la sua bella figura e rende al meglio le sfumature della musica. Stessa cosa dicasi per il disegno luci: ogni canzone è un quadro, e l’unica licenza su qualche brano è un cambio di colore in più. La performance di Ron è godibile e vale di gran lunga il biglietto pagato.

Ma dismettiamo ora i panni dei critici musicali e torniamo a quelli del tecnico: andiamo a incontrare i nostri amici della crew.

Nei giorni prossimi pubblicheremo le voci dei professionisti che hanno reso possibile questo evento. Clicca in fondo alla pagina per vedere la galleria.