Giandomenico Parente - Responsabile di produzione
A Senigallia abbiamo incrociato l'inizio del tour di Ron, un artista sempre e ancora on the road.
L’8 marzo 2023 al Teatro La Fenice di Senigallia è partito il nuovo tour di Ron. Tra soliti successi e nuove canzoni, abbiamo trovato uno show teatrale e di alto livello, condotto senza sbavature. Abbiamo allora intervistato i responsabili di questo successo.
Giandomenico, raccontaci l’organizzazione di questo tour.
Le prove sono durate una settimana presso l’Angelo Studio di Garlasco, che è l’ormai famoso studio di registrazione di Ron. Per le prove musicali ci siamo portati praticamente tutto il palco e le regie, in modo che durante le prove i fonici, insieme ai musicisti e all’artista, potessero già delineare il loro setup e gli ascolti necessari. Qui a Senigallia invece siamo arrivati da un paio di giorni. Abbiamo fatto l’allestimento delle luci e seguito le prove generali, dato che lo spettacolo di questa sera è a tutti gli effetti la data zero. Poi, fatto questo spettacolo, partiamo per una decine di date nei vari teatri della penisola. A quel punto sarà il momento di fermarci e organizzarci per la tranche estiva.
Come è ormai diventato di prassi, quasi tutte le date verranno fatte con la modalità della mezza produzione: ci porteremo in giro solo l’allestimento floor delle luci e tutto il backline, mentre chiederemo sul posto il PA e una lista di luci da appendere al soffitto, che poi il buon Alessandro data per data cercherà di adattare allo spettacolo.
L’agenzia di Ron è la Trident, che fa anche il booking?
Esatto, io rappresento la parte in tour, ma ovviamente poi vengo supportato dal lato organizzativo da Elisabetta Vassallo, che si occupa della logistica, da Stefano Coppelli, il direttore di produzione, e da Francesca Rubino che si occupa di booking. La crew in tour è composta da una decina di persone. La squadra audio è composta da un PA man, due backliner, un fonico di palco e un fonico di sala; la squadra luci è composta da un operatore luci, due elettricisti e uno stivatore. Per quanto riguarda i trasporti, ci muoviamo con un bilico.
Come negli spettacoli passati, Ron ama fare molti interventi tra una canzone e l’altra?
Ron è sempre stato un artista a cui piace parlare e creare un dialogo con il pubblico. Tuttavia direi che in questo spettacolo si limiti abbastanza, tutto sommato.
C’è una regia dello spettacolo che è stata fatta da Stefano Genovese, che si è occupato anche della parte autoriale. Quindi un intervento non è mai la presentazione del brano che l’artista andrà ad eseguire: sono degli spunti, delle pillole, che Ron fornisce al pubblico per interpretare meglio il brano e il mondo che lo circonda.
In tutto abbiamo una scaletta di ventidue brani, e lo spettacolo dura più di due ore. Vedrai che ti piacerà.