Puccio Anatrella - Direttore di produzione; Martina Cera - Tour coordinator; Roberta Capelli - Coordinamento di produzione
Il tour nei palazzetti dei Pinguini Tattici Nucleari si ferma al Forum di Assago.
La squadra di produzione con al centro in piedi con il berretto Puccio Anatrella, direttore di produzione, alla sua sinistra con i capelli lunghi Roberta Capelli, tour coordinator, affiancata da Martina Cera, production coordinator.
Anche noi siamo rimasti colpiti dal successo strepitoso dei Pinguini Tattici Nucleari. Dietro le quinte, siamo stati felici di incontrare tante facce nuove per le nostre interviste. Vedendo il successo di questo tour, siamo certi che il meglio deve ancora venire.
Puccio, quali sono le tempistiche necessarie per organizzare la produzione di un tour così lungo?
Le tempistiche necessarie a questo tour sono state la ragione di una forte e oculata pre-produzione nei mesi che ne hanno preceduto l’avvio. L’ingegnerizzazione di tutti i dipartimenti coinvolti ha permesso l’incastro di movimentazione aria e terra con Hoist e 5 lift; un palco all’apparenza semplice ma quasi custom per l’incastro dei cinque elevatori a sfilo calpestio; un sistema Zactrack sul grid automazioni che mappa il palco per tutto lo show; laser; una rete CuePilot che pilota la regia delle camere, più tutti gli altri soliti incastri audio e luci di un tour normale.
Portiamo in giro questo show, dal taglio molto televisivo, per 33 date. Motivo per cui abbiamo lavorato moltissimo con i nostri fornitori: si tratta di un team ormai affiatato con cui lavoriamo molto bene da tempo e in piena condivisione di know how. Un team che si mette in gioco per consolidare e risolvere tutte le problematiche che possano presentarsi.
Abbiamo visto una crew piuttosto giovane e con molti volti “nuovi”; quali sono gli aspetti più complessi dell’essere direttore di produzione e quali invece quelli più divertenti?
Questa è una cosa che a me personalmente piace tanto: lavorare con gente “giovane”. Non lo trovo uno svantaggio ma, anzi, una vera opportunità. Questo tour ha tanti nuovi professionisti sicuramente non “viziati” da anni di tour, poco abituati a lavorare per un obiettivo comune, e più divisi per compartimento. Noi come produzione cerchiamo di creare un clima disteso ma fortemente impostato da parte mia, dove sicuramente c’è margine di discussione per migliorare sempre. L’ ufficio Produzione è sempre aperto a tutti, per discutere delle varie problematiche. Apprezzo molto il confronto: ammetto che raramente cambio idea, ma sono aperto al confronto che è migliorativo e costruttivo per me e per tutti.
Martina, qual è il tuo ruolo nel dettaglio?
La figura del tour coordinator, oltre che organizzare tutte le parti che fanno parte di questa produzione, ha anche il compito di stabilizzatore emotivo. Mi spiego meglio: organizzare e spostare 110 persone da Jesolo a Messina in due mesi per 33 date, è principalmente un lavoro di organizzazione che parte molti mesi prima. Organizzare i viaggi significa affittare delle macchine per tutta la durata del tour, prenotare i treni per le varie località, a volte anche i viaggi in aereo, prenotare i traghetti per una decina di bilici, e tutto il resto che serve. Poi, si devono organizzare i camerini e gli spazi di lavoro per la produzione in ogni location: ci devono essere una o più linee wi-fi che funzionino e che siano veloci; bisogna organizzare il catering per far mangiare tutti a pranzo e a cena. Quindi è d’obbligo creare un ambiente sereno e funzionale, dove gli artisti e i tecnici non si devono preoccupare di niente che non sia il loro lavoro.
Ho notato che avete i pass con il QR Code.
Sì, il nostro Production Security Coordinator Paolo de Miccoli ha sviluppato, per conto di Magellano, un sistema di pass a chilometro zero: questo significa che li stampiamo direttamente noi in loco. Il sistema, oltre a ottimizzare gli sprechi, permette di personalizzare ogni singola stampa, così ogni persona ha un QR Code dedicato che tra le altre cose gli permette di utilizzare il pass anche come buono pasto, a seconda della mansione svolta: c’e’ chi deve avere solo il pranzo, chi solo la cena e chi entrambe. Il pass è poi costruito interamente in bio-plastiche. Abbiamo introdotto questa novità perché pensiamo che la gestione dei pasti si possa seguire in un modo più preciso e informatizzato. Visto che il rapporto con il catering viene gestito a numero di pasti, con questo sistema siamo tranquilli da entrambe le parti e i conti tornano sempre. Tutti i membri dello staff hanno un loro pass con il QR Code, e poi ci sono gli ospiti, con un bigliettino con riportato il QR Code pure per loro. Sappiamo in tempo reale quanti membri dello staff hanno mangiato e quanti ospiti abbiamo avuto in ogni data: sono dati molto importanti che ci aiutano nella gestione complessiva.
Roberta, invece tu di cosa ti occupi?
Io rappresento parte dell’ufficio di produzione di Magellano, e il mio compito è quello di gestire il rapporto con i fornitori, quello di gestire i costi in tour e, nel caso di qualche extra, gestirlo al meglio.
In questo ufficio vedo molta gioventù… è il nuovo che avanza?
In effetti l’età media dell’ufficio è abbastanza bassa, e questo sicuramente è un vantaggio. Ovviamente abbiamo a fianco persone con esperienza che ci indicano la strada, ma poi noi cerchiamo di mettere in pratica nuove soluzioni con mentalità libera e aperta. Ci conforta il fatto che spesso le persone al di fuori di Magellano Concerti ci facciano i complimenti, perché riscontrano un ambiente disteso e funzionale.