Revolution, Musica e Ribelli 1966 – 1970. Dai Beatles a Woodstock
Alla Fabbrica del Vapore di Milano una mostra sulla coloratissima rivoluzione culturale rock del ‘900
Di Lorenzo Ortolani
La mostra sulla coloratissima rivoluzione culturale rock del ‘900, in corso alla Fabbrica del Vapore di Milano dal 2 dicembre 2017 al 4 aprile 2018, contiene numerose soluzioni audio interessanti: dal sistema di ricevitori stereo sincronizzati a zone fino ad un imponente sistema 14.1 per godersi l’audio di Woodstock immersi tra il pubblico dello storico festival.
“È come essere a Lourdes sotto LSD!” hanno detto alla BBC, commentando il successo di Londra dello scorso inverno. A dicembre l’allestimento, prodotto dal Victoria and Albert Museum (V&A) di Londra, uno dei più importanti musei di arte, design e performance, è stato traslocato a Milano col nome “Revolution, Musica e Ribelli 1966 – 1970. Dai Beatles a Woodstock”.
Curata dallo stesso team di “David Bowie is”, la mostra è un vero e proprio viaggio che ha come protagonista la musica, in grado di riportare il visitatore alla fine degli anni Sessanta, attraverso centinaia di pezzi delle vaste collezioni del V&A Museum in una selezione che spazia dal design, alla musica, alla filmografia, alla moda, ai prodotti, alla fotografia, fino ad arrivare a manifesti e libri. L’allestimento espositivo è firmato dal NISSEN RICHARDS Studio, il contenuto video dal FRAY Studio e l’allestimento video da Sysco AV, mentre il sound design è di Carolyn Downing; i curatori sono Geoffrey Marsh e Victoria Broackes.
Cosa c’è dentro Revolution
“La mostra racconta della ‘rivoluzione culturale’ che, lentamente, ha modificato il nostro DNA a partire dal mondo musicale dei giovani di allora. L’onda lunga di quella rivoluzione è arrivata sino ad oggi: il repertorio dei Beatles è un ever green, i Rolling Stones registrano il sold out nei loro concerti e, addirittura, la musica dei Pink Floyd è ritenuta ormai parte del repertorio classico.” A parlare è Fran Tomasi, uno dei curatori della mostra e conosciuto da tutti gli addetti per le sue collaborazioni nell’organizzazione di eventi e concerti con Lou Reed, Rolling Stones, Springsteen, gli U2 fino ai Pink Floyd sulla zattera davanti San Marco a Venezia.
L’architetto Corrado Anselmi, che ha curato l’allestimento per la parte italiana, spiega che “la musica in primis è stato uno degli elementi trainanti degli anni Sessanta; non a caso in questo allestimento è utilizzato un sofisticato sistema audio che riconosce la localizzazione del pubblico nello spazio e ne determina il sottofondo acustico o musicale trasmesso nelle cuffie dei visitatori. Inoltre la collezione dei dischi in vinile appartenuti a John Peel, esposta nelle varie sezioni della mostra, materializza visivamente gli elementi feticcio di un’intera generazione di giovani. Ad ulteriore testimonianza dell’importanza cruciale della musica per questa generazione, sono stati integrati in allestimento una serie di filmati originali dell’epoca, che culminano con la proiezione immersiva del celebre concerto di Woodstock in una grande sala.”
Per suggerire le atmosfere di quegli anni, la mostra contiene una lunga sequenza di scenografie e grafiche, di immagini video ed effetti lisergici, oltre alla scelta dei materiali e dei colori dell’epoca. Carnaby Street viene evocata con la ricostruzione dei palazzi con i loro mattoni ed i colori sgargianti, in cui il pubblico può passeggiare ed entrare ed uscire a scelta da un negozio di abbigliamento oppure entrare in una galleria d’arte, vedere la vetrina di Vidal Sasson che condizionò la moda dell’epoca ed infine frugare fra i dischi di un negozio specializzato.
L’audio protagonista
Il percorso sonoro e tutte le tecnologie audio sono frutto dell’allestimento Sennheiser, rappresentata in Italia dal distributore lombardo Exhibo. Lavorando a stretto contatto con la sound designer della mostra Carolyn Downing, il team Sennheiser, guidato dal progettista Norbert Hilbich, ha predisposto due installazioni AMBEO 3D. La prima immerge i visitatori nel clima politico dell’epoca, rievocando suoni e rumori delle lotte contro la censura e le istituzioni della fine degli anni ‘60, mentre la seconda ricrea l’atmosfera di un vero e proprio concerto live, mixando i materiali audio del periodo.
Hilbich ci ha riferito alcuni dettagli tecnici del sistema 14.1: “Sono installati sette diffusori Neumann KH 420 a livello del soffitto (a 6 m di altezza) ed altri sette ad altezza orecchio. Abbiamo inoltre usato quattro subwoofer Neumann KH 870. Per entrambi i livelli ci sono i canali Left, Center, Right, due surround (L e R) e due posteriori (L e R).”
L’audio è stato post-processato a monte, partendo dai documenti originali forniti dalla Warner in alta qualità (24 bit, 192 kHz stereo in file .wav) estratti dai nastri originali dell’epoca. Gregor Zielinsky, tonmeister di Sennheiser, continua: “I file sono convertiti con l’algoritmo di upmix Sennheiser AMBEO su ProTools, che ha permesso di ritoccare chirurgicamente l’audio.”
AMBEO nasce dalle intuizioni del Prof. Dr. Jens Blauert, che ha lavorato a lungo nella psicoacustica e nella percezione ambientale dell’ascolto. Secondo Blauert, esistono delle bande audio che sono essenziali nella localizzazione del suono. Variando la loro colorazione, con algoritmi progettati ad hoc, si ha la sensazione che il suono provenga dall’alto, dal basso, destra o sinistra, davanti o dietro. Secondo Zielinsky “questo garantisce la completa integrità del segnale sonoro, ad esempio, non variando il timbro delle voci. Inoltre, la voce deve provenire dal fronte, così come la batteria e il basso. L’ascoltatore deve avere sempre l’impressione che il fronte sonoro sia quello giusto”.
E gli ambienti? Zielinsky spiega che “avevamo solo le reazioni del pubblico che si riversavano nel microfono della voce o erano registrate con i microfoni quando i cantanti solisti facevano una pausa. Pertanto, abbiamo aggiunto con attenzione alcuni applausi 3D e gli effetti del pubblico durante la post-produzione, al fine di ripristinare l'atmosfera dal vivo e far sentire i visitatori come se fossero nella folla di Woodstock".
Durante la visita ogni spettatore è accompagnato dal sistema di audioguida Sennheiser guidePORT, che permette l’uso di centinaia di ricevitori stereo personali, attivati simultaneamente in maniera automatica. GuidePORT è in grado di trasmettere l’audio in tempo reale con sincronizzazione labiale. Il sistema predisposto per la mostra “Revolution” è composto da 750 unità riceventi dotate di cuffie HD221, oltre a 30 unità di trasmissione e 13 zone di trigger non visibili nascosti nelle scenografie.
Hilbich ci descrive il funzionamento del sistema: “Mentre i visitatori camminano nella mostra, ascoltano musica di sottofondo. Ci sono sette playlist, una per ogni area della mostra. Queste playlist sono di circa 30 minuti ciascuna e sono in streaming live. Ogni visitatore sente lo stesso audio allo stesso momento (come se ascoltasse la radio). Poi ci sono i trigger, come quelli che delimitano l’area dedicata ai Beatles, dove entrando suona l'album Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band. Ci sono poi altre quattro aree in cui l'audio è sincronizzato con i video: mentre i visitatori guardano quei video, sentono la corrispondente colonna sonora nelle cuffie. Poi, immediatamente prima di entrare nell'area di Woodstock, il visitatore sente già l’audio nella propria cuffia. In sincronia con lo spettacolo, ovviamente!”
Sennheiser è stata coinvolta da V&A anche per altre due mostre importanti: la rassegna “David Bowie is” allestita a Bologna nel 2016 ed una ancora più imponente che aprirà i battenti a Roma nel 2018: "Pink Floyd: Their Mortal Remains". Si potrà ascoltare, ad esempio, Comfortably Numb suonata live in studio in audio immersivo e non solo. C’è stato un lavoro lunghissimo di mix da parte di tanti collaboratori dei Pink Floyd per questa esperienza museale, con la supervisione degli stessi artisti della storica band inglese
Organizzazione | Avatar – Gruppo MondoMostre Skira |
con Victoria and Albert Museum, London | |
In coproduzione con | Comune di Milano |
Fabbrica del Vapore | |
Curatori | Victoria Broackes – Victoria and Albert Museum di Londra |
Geoffrey Marsh – Victoria and Albert Museum di Londra | |
Fran Tomasi | |
Clara Tosi Pamphili | |
Alberto Tonti | |
Sound experience | Sennheiser |
Media partner | Rolling Stone |
VH1 | |
Virgin Radio |
Info e social: www.mostrarevolution.it, www.facebook.com/mostrarevolution/, #mostrarevolution
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