RCF Arena – una struttura per grandi eventi
È stata inaugurata la nuova vasta venue di Reggio Emilia al Campovolo. Ecco le nostre prime impressioni.
Finalmente dopo due anni di attesa RCF Arena è stata inaugurata con il concerto di Ligabue “30 Anni in un Giorno”, evento unico già rimandato ben due volte. Distaccandoci dall’evento in sé, che copriremo separatamente in seguito, con queste poche righe vorremmo invece raccontare questo spazio, pensato e voluto dal team di Ligabue.
Visto le esperienze fatte con i diversi concerti Campo Volo, l’idea è stata subito supportata dal comune e dalla regione. Già dall’inizio, il progetto è stato pensato in grande, strutturato per eventi e manifestazioni in grado di ospitare fino a 103 mila persone – la struttura permanente più grande d’Europa, progettata per poter accogliere le grandi produzioni internazionali. Ideato come uno spazio flessibile, in grado di accogliere i flussi dei grandi concerti – con i servizi e le infrastrutture necessarie per il grande pubblico – ma offrendo anche la possibilità di organizzare, in modo economicamente praticabile, eventi più piccoli.
I tre concerti fatti da Luciano nel 2005, 2011 e 2015 hanno creato uno storico, anche se non al 100% positivo, di esperienze su cui lavorare. La viabilità, anche se tutto si può migliorare, sembra sia andata abbastanza bene. Ai quartieri Santa Croce e Gavazza, adiacenti alla struttura, tutto sommato non ha creato un grosso disagio. Addirittura, scorrendo dei filmati su internet, la gente del posto sembrava entusiasta di questa situazione. Magari risentendo i residenti fra un paio d’anni – quando di concerti se ne saranno fatti qualche decina – forse qualcuno avrà un’idea diversa. Per agevolare coloro che avevano utilizzato le ferrovie, alle stazioni i viaggiatori trovavano dei totem con indicazioni utili a raggiungere l’evento. Il percorso pedonale è stato contrassegnato con adesivi calpestabili che, seguendoli, portavano direttamente all’ingresso dell’arena. Mentre per chi arriva in auto, è stata affidata a una ditta esterna la gestione di numerosi parcheggi dislocati attorno all’arena, in grado di ospitare le vetture per tutti i centomila spettatori. Grazie ad un software sviluppato dalla stessa ditta, è stato possibile prenotare il proprio posto auto o moto, con tanto di guardaroba per caschi e giacche – non proprio a buon mercato ma come si usa dire, “piuttosto che niente, è meglio piuttosto”.
L’enorme venue è a forma di conchiglia, con una parte posteriore rialzata con un declivio verso il palco, dando la possibilità di vedere il palco da ogni posizione. Magari le dieci torri dei delay a qualcuno potrebbe occludere la visuale; purtroppo altra soluzione non c’è fino a quando non si inventerà un pallone aerostatico che tiene sospeso i cluster.
La venue è organizzata in cinque zone (settori colorati): rosso il settore più grande sotto il palco, le zone gialla e arancione intermedie, per finire con le zone verde e blu più arretrate. Già dall’ingresso, grazie a delle linee colorate, si ha delle indicazioni per essere indirizzati verso il proprio settore.
Per raggiungere i vari settori sono state create delle vie asfaltate e delineate da barriere New Jersey che dirigono il pubblico nel proprio settore. Queste sono pensate anche per facilitare l’eventuale intervento dei mezzi di soccorso, ambulanze o quant’altro. Peccato che, come spesso succede, qualcuno scavalca e si posiziona in questi spazi, ma diamo tempo anche alla security di trovare le contromisure.
L’area adibita al palco è un’area molto grande, dove possono trovare spazio strutture di diverse dimensioni. Alle spalle del palco rimane ancora un’area molto vasta, in grado di ospitare tutti i servizi della produzione e i parcheggi per i mezzi di servizio. Questo spazio è stato creato all’interno di un’aeroporto, dove esiste ancora la pista d'atterraggio per aerei, e mi dicono che all'occorrenza è ancora fruibile. Immagino che in futuro potrà succedere che all’artista di turno lo facciano arrivare con il suo aereo privato, atterrare ed arrivare direttamente sul palco. Sarebbe un bell’effetto speciale che nessun’altra location si possa permettere.
All’interno dell’Arena sono stati previsti tutti i servizi fissi per agevolare il lavoro delle produzioni, la regia è stata prevista a circa cinquanta metri davanti il palco, prevedendo una serie di canaline sotterrate per il passaggio dei vari cavi – alimentazione, linee audio luci e video. Mentre per le linee di delay sono state posizionate dieci postazioni composte da pali alti una ventina di metri, attrezzati per la sospensione dei delay e per il posizionamento di luci. Quattro di queste torri sono poste al bordo estenro della zona rossa, per coprire la zona giallo e quella arancione, mentre le altre sei torri seguono il bordo delle zone giallo e arancione, perché le zone verde e blu sono le due zone più vaste da coprire. Naturalmente, anche per le torri sono state sotterrate delle canaline per il passaggio dei collegamenti alimentazione e segnale. Si tratta di un progetto davvero impressionante. Magari ci sono dei piccoli aggiustamenti da fare, frutto del momento particolare, che sicuramente saranno messi a punto al più presto.
Anche la posizione geografica è invidiabile: se tracciamo un cerchio con raggio di 200 km, con al centro l’Arena RCF, troveremo al suo interno Milano, Brescia, Bergamo, Verona, Venezia, Genova, Bologna, Ferrara, Firenze ecc. È vicino alla fermata del treno alta velocità Mediapadana, le autostrade, oltre la A1, la Milano–Napoli, non è lontano neanche dall’A22, che da Modena congiunge l’Austria e la Germania, passando per Verona. Poco lontano c’è Parma, e l’autostrada della Cisa che mette in comunicazione la Val Padana con la costa ligure e toscana. Forse una posizione migliore era difficile trovarla. In questa stagione 2022, i concerti in cartellone non sono tantissimi. Oltre a quello dei trent’anni di Luciano Ligabue, si svolgerà l’11 giugno il concerto “Una. Nessuna. Centomila” con protagoniste Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini e Laura Pausini – un concerto per beneficenza contro la violenza sulle donne. Sicuramente la programmazione del prossimo anno sarà molto più intensa, troveremo molta più offerta sia di artisti italiani che stranieri.