Oltre Le Luci... Omaggio a Pepi Morgia
A cinque anni dalla sua scomparsa, nel giorno del suo compleanno, domenica 11 settembre, la grande festa in ricordo di uno dei personaggi più carismatici del nostro showbiz.
di Giancarlo Messina
Scrivere di Pepi è per me sempre un’emozione: fra le mille cose, era infatti anche il direttore artistico della nostra rivista, fin dai primi numeri, ed ha avuto un peso non indifferente per l’affermazione di Sound&Lite ed anche per la mia crescita professionale.
A lui è dedicato, ogni anno, e non a caso, il nostro premio “Best Show”.
Il figlio Emiliano, che segue le orme del padre con un’ottima carriera di regista e lighting designer di livello internazionale, è un nostro amico, e ci ha fatto particolarmente felici quando ci ha comunicato dell’evento organizzato a Sanremo proprio per ricordare il padre.
Non una triste commemorazione, ma una festa fra amici all’insegna del divertimento e della gioia di suonare insieme: è questo quello che Emiliano ha voluto fosse Oltre le luci, trovando terreno fertile nei tanti importanti artisti che non sono voluti mancare all’appuntamento sul grande palco allestito a Pian di Nave, davanti a migliaia di persone (non meno di 8.000, ma probabilmente di più).
Prima di parlare di questa bellissima serata, trovo però utile ricordare brevemente chi è stato Pepi, perché forse qualcuno fra i più giovani di questo mondo potrebbe chiederselo. Lo farò solo citando in elenco alcuni artisti che negli anni si sono avvalsi del suo gusto raffinato e visionario, espresso come regista, scenografo, lighting designer, show designer e direttore artistico: Rudolf Nurejev, Carla Fracci, Fabrizio De Andrè, Claudio Baglioni, Luciano Pavarotti, Paolo Conte, Ornella Vanoni, Patty Pravo, Andrea Bocelli, Laura Pausini, Lucio Dalla, Gianni Morandi, Zucchero, Milva, Pino Daniele, Ivano Fossati, Fiorella Mannoia, Eros Ramazzotti, Mirelle Mathieu, Elton John. Un elenco impressionante, ma non certo esaustivo, che fa capire a tutti lo spessore artistico (perché di arte si tratta, più che di tecnica) di questo personaggio. Senza parlare di apici professionali come l’illuminazione della Sacra Sindone, l’illuminazione della Fontana di Trevi o i lavori con Arnaldo Pomodoro alla University of California, Berkley.
Non a caso, sono stati tanti gli artisti, gli amici, che hanno partecipato, ovviamente in maniera del tutto gratuita, alla grande festa in suo onore, e tanti altri che avrebbero voluto non hanno potuto farlo per impegni lavorativi. In stretto elenco alfabetico: Francesco Baccini, Claudio Baglioni, Sergio Cammariere, Rossana Casale, Cecilia Chailly, Vittorio De Scalzi, Alberto Fortis, Andy Fluon (Bluvertigo), Gnu Quartet, Filippo Graziani, Mauro Pagani, Palconudo, David Riondino, Ron e diversi altri sono saliti sul palco, hanno cantato le loro canzoni ed hanno ricordato l’amico scomparso, senza retorica, in un’atmosfera di gioia e incontro.
Mentre il Comune di Sanremo, nella persona dell’assessore Daniela Cassini, si è occupato dell’ospitalità e della logistica locale, la produzione esecutiva è stata gestita da iCompany di Roma, di Massimo Bonelli e Massimo Ferranti, che ha finanziato l’evento in memoria di Pepi. L’azienda Clay Paky ha dato il proprio importante contributo in sponsorizzazione con la fornitura del materiale luci, disegnato e gestito da Massimo Gasbarro, compagno di tante battaglie, coadiuvato da Maurizio Longano (storico amico di pepi e datore luci del Teatro Carlo Felice per molti anni). Per l’audio è stato chiamato il service Imola Audio Scene che ha fornito anche il personale tecnico.
La serata è stata presentata dal giornalista e scrittore Massimo Cotto, che ha anche curato la regia insieme ad Emiliano Morgia, mentre Graziella Corrent, collaboratrice storica di Pepi, è stata un’importante presenza nell’organizzazione e ideazione dell’evento stesso.
“Abbiamo lavorato oltre un anno a questo evento – ci spiega Emiliano – coinvolgendo molti artisti amici di Pepi; molti altri avrebbero voluto partecipare, come Gianna Nannini, Cristiano De Andrè, Renato Zero, Enzo Iacchetti, Neri Marcorè, Carlo Marrale, ma non hanno potuto perché impegnati altrove. Non abbiamo voluto organizzare uno spettacolo, ma una serata di incontro fra gli amici di Pepi, compresi i tanti del Comune di Sanremo, città di cui Pepi è stato per quattro anni direttore artistico.
“Ho pensato lo sviluppo della serata – spiega Emiliano – come se fosse il racconto della vita di un uomo: un primo blocco ‘Nascita in Liguria’ ha visto De Scalzi e Mauro Pagani cantare canzoni in genovese, città natale di Pepi, con l’ultima canzone Da me riva (Dalla riva) di Fabrizio De Andrè, in cui si saluta un viaggiatore che parte in mare aperto. Il secondo blocco ‘Conoscere il Mondo’ è cominciato con Acqua dalla Luna di Claudio Baglioni che racconta la volontà di un bambino di diventare un mago, incantare la gente e fare spettacolo, ed è stata seguita dalla salita sul palco dei vari artisti che hanno interpretato le loro canzoni. Tutti hanno lasciato un ricordo commosso dell’amicizia con Pepi. In questo blocco abbiamo messo anche le donne di Pepi, cantate da Baccini nel suo brano Le donne di Modena e poi Danila Satragno, Rossana Casale, Monia Russo, Georgia Mos; ci sono stati dei duetti bellissimi, come quello di Baglioni e Ron, per finire con Settembre cantata da Alberto Fortis. Il terzo blocco è stato dedicato alla scomparsa di Pepi, con l’arpista Cecilia Chailly, che ha interpretato con la sua musica le ultime fasi della vita di mio padre, la coscienza della malattia, la depressione, ma anche la rinascita degli ultimissimi giorni in cui ha voluto addirittura sposarsi, 36 ore prima di morire: il suo ultimo show.
“Proprio mentre Cecilia suonava l’arpa – racconta Emiliano – ho acceso l’illuminazione di una barca a vela fin allora nascosta dietro il palco, che ovviamente guardava verso il mare, la quale è salpata verso il largo, verso il mare infinito. La scaletta è finita con una band genovese, i Palconudo, con Baglioni, che ha voluto cantare ancora per Pepi il Nostro Concerto di Umberto Bindi, e poi tutti insieme sul palco con il brano Heroes di David Bowie.
“Creare uno spettacolo dedicato a mio padre facendo lo stesso mestiere di Pepi – conclude Emiliano – è stata un’esperienza incredibile: ho davvero lavorato scavando nei miei sentimenti e nelle mie emozioni più profonde; se mai dovessi rifare qualcosa utilizzando il nome di mio padre non sarà più per una commemorazione, ma qualcosa di nuovo, magari un contest che esalti lo stile e l’eleganza che tanto piacevano a Pepi”.
vuoi restare sempre aggiornato sulle novità di settore? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER