Lorenzo De Pascalis - Fondatore dello studio Ombra

Il tour nei palazzetti dei Pinguini Tattici Nucleari si ferma al Forum di Assago.

Lorenzo De Pascalis - Fondatore dello studio Ombra

Anche noi siamo rimasti colpiti dal successo strepitoso dei Pinguini Tattici Nucleari. Dietro le quinte, siamo stati felici di incontrare tante facce nuove per le nostre interviste. Vedendo il successo di questo tour, siamo certi che il meglio deve ancora venire.

Lorenzo, presentaci la tua azienda.

La società Ombra è formata da un gruppo di una decina di persone, con sede a Londra. Noi ci occupiamo di Show Design, ognuno con il suo ruolo: sviluppiamo la parte creativa, produciamo i contenuti e, in casi come questo, seguiamo l’evento. Abbiamo tenuto la base a Londra perché è già da dieci anni che io lavoro là, e ho avuto la fortuna di iniziare subito con lavori internazionali. Ai tempi Londra era l’ombelico del mondo, anche se oggi, per via della Brexit, diventa sempre più difficile lavorare dal Regno Unito.

Raccontami lo sviluppo di questo lavoro.

Abbiamo iniziato la collaborazione con il tour degli stadi, quindi con uno spettacolo per venue grandi e all’aperto: la scena doveva essere imponente perché gli spazi lo richiedevano. Finita quella tranche, ci siamo messi a lavorare alla parte indoor. L’idea era quella di riprendere le idee degli stadi e riadattarle alle venue al chiuso, in un ambiente più raccolto e più avvolgente. Riccardo già dai primi incontri aveva espresso il desiderio di rendere più visibile la band, e così abbiamo creato cinque pedane mobili che si possono sollevare all’unisono o possono essere gestite singolarmente. Insieme alle pedane, abbiamo creato anche cinque pod che si muovono dal soffitto fin sopra ogni pedana, creando situazioni diverse per ogni canzone.
La parte video è poi composta da uno schermo principale, abbastanza grande e leggermente concavo, e poi uno schermo semitrasparente posizionato nella parte alta del palco e con la possibilità di scendere fino alla base. I due schermi sono gestiti da due server Disguise che permettono di creare delle figure che interagiscono tra i due schermi. Ci sono poi due schermi laterali, che vengono usati prevalentemente per i dettagli sulle riprese.
Tutto lo show è stato creato in timecode, e abbiamo collegato tutte le parti dello spettacolo: dalle sequenze, alle luci, agli effetti speciali. Tramite CuePilot abbiamo collegato le riprese video, le chiamate e le movimentazioni di scena: questo software è molto utile sia per la sincronizzazione dello show, sia per la sicurezza. Se qualcuno non è al suo posto o è in una situazione di pericolo, si può intervenire in anticipo, magari saltando qualche passaggio. Poi, sulla falsariga di quello che viene fatto in teatro, abbiamo creato una vera e propria partitura digitale che viene inviata a tutti i tecnici e ai performer dello spettacolo. Tutti gli operatori video sono provvisti di un ulteriore monitor dove scorre la timeline dello spettacolo, in modo da sapere in anticipo quando devono riprendere e che tipo di ripresa fare.

Quindi lo spettacolo viene costruito in pre-produzione, e durante lo show controllate che tutto funzioni?

Diciamo che il grosso della programmazione viene fatto in pre-produzione. Oggi gli spettacoli sono talmente complessi che è impossibile seguirli manualmente. Poi, gli artisti non fanno gli stessi movimenti – e nello stesso momento – in ogni spettacolo, perché giustamente hanno bisogno di esprimersi in base alla reattività del pubblico: quindi la struttura dello spettacolo è programmata e automatizzata, ma poi occorre aggiustare momento per momento e seguire l’artista nella sua performance.