La mia (console) è sicuramente migliore!
È sempre un brutto colpo al cuore quando la “propria” console, dopo anni di lavoro fedele e indefesso, ti tradisce con un minuscolo bug. Ma quando la sbandata viene aggiustata, allora il grande amore diviene ancor più grande.
È sempre un brutto colpo al cuore quando la “propria” console, dopo anni di lavoro fedele e indefesso, ti tradisce con un minuscolo bug. Ma quando la sbandata viene aggiustata, allora il grande amore diviene ancor più grande.
Non sparate sul pianista!
Un giorno stavo “girovagando” su un blasonato forum di settore tipicamente “lucista” (non era nostrano, ci tengo a precisarlo!), quando mi sono imbattuto in una sentenza di un commentatore ad un post relativo alle console luci che mi ha colpito alquanto.
Il testo recitava letteralmente quanto segue: “Se siete convinti che la console luci che utilizzate sia in assoluto la migliore al mondo (a dispetto di tutte le altre che fanno schifissimo) troverete ancor più appagante adottare un cagnolino; lui almeno vi saprà ricambiare anche affettivamente”.
Ho trovato la cosa alquanto divertente e molto “profonda” allo stesso tempo.
Il post in questione era stato “aizzato” da un misconosciuto super-user di console “X” che motivava l’indecenza di tutte le altre console esistenti, attraverso un minuzioso incidente probatorio che ne definiva la superiorità, con tanto di tifoseria pedissequa e controparti che cercavano invano di dimostrare il contrario.
Un perfetto esempio di: “tutto il mondo è paese”.
Non voglio noie nel mio locale
Fa sorridere molto quella speciale tipologia di schede tecniche che ogni tanto ri-appaiono (come per magia) e che si contraddistinguono più per i “commenti” che per il vero e utile contenuto, ossia la lista di materiali disponibili dal service di turno.
Il caso più emblematico ed eclatante mi capitò quando la scheda tecnica di “ritorno” proponeva quanto segue:
Richiesta
– 40 proiettori motorizzati modello SPT
– 1 Console di controllo modello CC
Disponibilità
– 40 proiettori motorizzati modello SPR - il modello SPT non si trova nelle vicinanze
– 1 Console di controllo modello AA - Il modello CC non è una console “standard“
Quando si noleggia su piazza, è molto raro trovare un service avente a disposizione sullo scaffale lo stesso materiale del rider tecnico, quindi ci si prepara ad adattare la cosa.
Questo tipo di lavoro risulterà molto più giustificato e gratificante se le differenze sono giustificate dai validi motivi commentati.
La console non “standard” è un valido motivo (per esempio). Ergo devo imparare ad usare la console standard. Sì, ma qual è? Di fatto ci sono “molti” standard a seconda della posizione geografica, della storia e della cultura. Se poi ci mettiamo che ogni standard elide categoricamente tutti gli altri standard, allora devo imparare a menadito una quantità minima di cinque o sei console.
La cosa farebbe di me un operatore molto dotato. La domanda che di conseguenza sorge spontanea è: “mi sarebbe poi riconosciuta la cosa in maniera adeguata?”.
Già, perché essendo ogni standard “assoluto” (quindi ne esiste uno ed uno solo per ciascuno) non serve conoscere altre console al di fuori di quella standard di turno. Quindi come operatore e programmatore dovrei costare nella media dei programmatori standard per la console standard.
Chiaro, no?!
I Buoni i Brutti e i Cattivi
Un simpatico amico e collega un giorno mi disse che un bravo programmatore e operatore dovrebbe conoscere molto bene le console più utilizzate e non forzare il service a comprare o sub-noleggiare l’unica console che sa utilizzare.
La cosa mi parve sensata. Il problema è che esistono molte (troppe) console, spesso alquanto sofisticate, per le quali servono anche anni di “pratica” per farle proprie. Inoltre il mondo delle console non è fermo ma in continuo movimento.
Un lavoro senza sosta, di fatto.
Nella realtà succede il contrario, ossia che ciascun operatore (molto spesso) utilizza un solo tipo di console, che diventa l’unico vero oggetto di cui si fida e che fornisce strumenti e sicurezza necessari che “altri” non forniscono. La questione diventa allegorica quando taluni ottusi operatori, nel portare avanti il proprio vessillo a tutti i costi, denigrano ciecamente tutte le altre console (e i colleghi di conseguenza).
Ahimé questo succede ancora nel 2012 (prevedo anche oltre) e tutto questo non ci fa onore (vedi caso sopra descritto).
Unica attenuante è che non tutte le console vanno d’accordo con qualsiasi operatore e viceversa. Di questo già ne parlammo, proprio in questa sede, ed effettivamente non mi sento di biasimare alcuni operatori “caduti sul campo” a causa di bizze strane da parte di console inspiegabilmente ribelli o restie al lavoro.
Confesso mio malgrado, che anche a me è successo di incontrare una console a cui “non piacevo” e la cosa non è rassicurante affatto. Per il bene di tutti (soprattutto della console) la evito.
Uno speciale encomio lo vorrei invece dedicare (visto che pure io ci sono passato) a tutti coloro che, per “quieto lavorare”, si sono dovuti sciroppare la console che proprio mai avrebbero voluto utilizzare. Quella che solo a vederla da spenta ti viene voglia di richiuderla nel case; quella che appena provi a schiacciarne un tasto già ti sembra di aver sbagliato o, peggio ancora, quelle che, essendo sono molto vecchie, prima impari a conoscere quello che non sono in grado di fare e poi quello che ne rimane per programmare.
Un vero Far West...
Certo che districarsi in questo mondo di tecnologie avverse diventa un po’ complicato, sia per chi le utilizza e sia per chi le noleggia.
Molto spesso ho incontrato persone che mi hanno posto le più svariate domande sulla questione, tipo: “Che console mi consigli?”, “È vero che questa console è migliore di quest’altra?”, “Tu che console usi?” e “Per lavorare che console devo imparare ad usare?”.
Come sempre (per non sbagliare) in questi casi così complicati, la risposta che meglio si adatta è “Dipende”.
La console deve “servire” l’ambito di lavoro cui ci si affaccia. Gli ambiti non sono tutti uguali quindi si deve analizzare la tipologia di lavoro che si affronta per determinarne le reali necessità. Dopo di ciò si analizzano i prodotti presenti nel mercato (ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche) per trovare quello che meglio si adatta alle proprie esigenze. È dannoso acquistare una console luci di classe molto alta se poi la si utilizza solo in minima parte, e viceversa (ho visto cose che voi umani non potreste immaginare...).
Le console luci, normalmente, si utilizzano nell’ambito delle attività di service o si noleggiano a produzioni terze, oppure, a volte, entrambi i casi;. Altre volte, sono utilizzate nelle installazioni fisse di vario genere (tra cui i teatri). Queste prerogative determinano in maniera pesante la scelta della console. La tipologia e la quantità di proiettori che è necessario controllare rappresentano un altro elemento importante da considerare nella scelta di un controller adeguato.
La console può essere anche di proprietà dei singoli professionisti, che vendono la propria consulenza e il proprio lavoro di programmazione unitamente al noleggio della propria console. Anche costoro è opportuno che scelgano i propri strumenti in funzione del tipo di show business in cui si trovano ad operare, e non necessariamente questi corrisponderanno sempre con le console di moda.
Non meno importante da considerare è l’ergonomia della console. Per ergonomia intendo non solamente quanto concerne gli aspetti hardware (tasti, fader, monitor ecc), ma soprattutto il software.
Tutto ciò è puramente soggettivo e prescinde dalla bontà del prodotto.
Non è segreto che console super-utilizzate per le loro peculiari caratteristiche “non incontrano” il favore di tutti a causa della forma mentis insita nel software. Ciò, tuttavia, non fa di queste delle cattive console.
Giù la testa!
Come operatore, programmatore e quant’altro (così dicono...), di fronte ad una così vasta e variegata tipologia di servizi che si possono offrire, mi sono trovato in molte occasioni a valutare dove fosse meglio investire il mio tempo in formazione e conoscenza degli strumenti di lavoro.
La mia personale opinione è che se si desidera offrire uno spettro di servizi è indispensabile conoscere più di una console. La mia testa oggi ne regge tre, (non di più!), dove non c’è “prima, seconda e terza”; c’è semplicemente quella che meglio si adatta quando serve.
È indubbiamente un lavoro continuo, che si evolve sempre e che porta via molto tempo, ma contemporaneamente molto appassionante.
Ne approfitto infine per farmi qualche simpatico “nemico” ricordando ai console-fobici monogami che NON esiste la console ideale e migliore a dispetto di tutte le altre (e di tutto ciò mi spiace, non ci posso far nulla).
Un tradimento ogni tanto può fare bene, visto che si tratta di “mere” console.