Freeport – I miei primi vent’anni
Uno sguardo a Freeport, azienda di Codogno (in provincia di Lodi) specializzata nella progettazione, consulenza e vendita di sistemi audio e di illuminazione, che ha saputo ritagliarsi un proprio mercato molto interessante, puntando soprattutto sulla selezione di prodotti dall’ottimo rapporto qualità-prezzo.
Uno sguardo a Freeport, azienda di Codogno (in provincia di Lodi) specializzata nella progettazione, consulenza e vendita di sistemi audio e di illuminazione, che ha saputo ritagliarsi un proprio mercato molto interessante, puntando soprattutto sulla selezione di prodotti dall’ottimo rapporto qualità-prezzo.
Incontriamo il titolare, Emanuele Visigalli, nella sede di Codogno. Ci racconta che il suo ingresso in questo settore deriva dalla passione per la musica, nata e coltivata in una famiglia di musicisti.
“Agli inizi degli anni Novanta – ci racconta Emanuele – cominciai con un piccolo service e dei lavori a livello regionale. Allora non c’erano molte realtà come la mia, così era facile venire in contatto direttamente con personaggi di importanti aziende che costruivano o distribuivano materiale professionale. Grazie alla mia conoscenza tecnica e ad una riconosciuta professionalità sul lavoro, alcune aziende mi chiesero di collaborare con loro, così feci diverse esperienze, da Outline a Trabes, compresa la M&L di Roberto Meggiolaro. Di questo periodo rimane traccia nel nome di alcuni prodotti che, vista la mia formazione classica, furono ispirati al latino, come il diffusore acustico ‘Omnia’ di Outline o lo stesso marchio ‘Trabes’ per i tralicci.
Collaborando con queste aziende, ebbi anche modo di partecipare a diverse fiere all’estero e, tra i tanti incontri, venni in contatto con una ditta belga che, poiché era distribuita in Italia con scarsa soddisfazione, mi propose di distribuire i suoi prodotti. Parliamo della Beglec, già allora interessata, e parliamo del ‘96, alla ricerca di prodotti convenienti ed innovativi sul mercato cinese: se li faceva spedire, li collaudava, suggerendo eventualmente alcune modifiche, li faceva produrre con il proprio marchio e poi li rivendeva tramite una rete commerciale diffusa in tutto il mondo.
Il titolare mi propose di fare una ricerca di mercato per verificare se anche sul mercato italiano c’era spazio per questa tipologia di prodotto.
Visto che le sfide mi piacciono, caricai una campionatura sulla mia monovolume e cominciai ad andare in giro per l’Italia proponendo questo materiale: solo nella prima settimana feci un ordine già più importante di tutto il fatturato dell’anno precedente del vecchio distributore!
Tornai alla periferia di Bruxelles, dove ha la sede la Beglec, e con una stretta di mano siglai l’accordo di distribuzione del loro catalogo in esclusiva per l’Italia, una stretta di mano che regge ancora oggi.
Il primo anno raggiunsi un fatturato di 300 milioni di lire, che si è trasformato oggi in alcuni milioni di Euro.
Il successo sicuramente era nella formula innovativa della proposta: offrivamo una fornitura completa, dall’impianto audio alle luci agli accessori, completando il tutto anche con prodotti non di nostra esclusiva distribuzione.
Questo per il nostro cliente significava avere un solo interlocutore ed una sola politica di vendita, per molti un servizio insostituibile.
Ricordo ancora con tenerezza il primo stand al SIB di Rimini, in cui esponevo materiale di tutte le marche: i visitatori rimanevano un po’ sconcertati, poiché erano abituati a stand che offrivano soltanto il proprio marchio, ma presto alcuni di loro capirono l’importanza di quella tipologia d’offerta.
Dopo qualche anno dall’inizio del rapporto con la società belga – che ci forniva in esclusiva dei marchi come JB Systems, Briteq, Synq Audio – grazie al continuo aumento di fatturato, convinsi mio fratello ad entrare in partecipazione nella ditta, contribuendo così a rafforzare la struttura dell’azienda.
Con l’ingresso di mio fratello aumentammo anche i marchi in distribuzione, con il costruttore laser LPS, Daslight, Lynx Pro Audio e tanti altri marchi non in esclusiva.
Oggi la nostra offerta spazia dalla testina per giradischi al mixer audio al controllo luci, dai tralicci ai palchi, ma anche luci, cavi e grossi impianti PA line array. Grazie alla collaborazione con personale interno altamente qualificato, abbiamo potuto ampliare ulteriormente l’azienda e fare il salto di qualità, proponendo una struttura ancora più organizzata ed importante con l’apertura di un secondo magazzino.
Freeport è paragonabile al supermercato sotto casa: puoi trovare tutto quello che ti serve, e questo per molti è una soluzione ottimale.
In sede, oltre agli uffici, abbiamo creato una show room in cui poter vedere ed ascoltare tutti i materiali da noi distribuiti, anche questo un aspetto molto importante.
Abbiamo anche due magazzini: il primo vicino all’ufficio, in cui teniamo tutta la minuteria ed i prodotti più piccoli; il secondo, molto più grande, in cui teniamo tutto il materiale più voluminoso, come tralicci, palchi, impianti PA e video.
Cerchiamo di capire le esigenze del cliente, per il quale essere assisti da una struttura come la nostra, che fa da supporto anche nella vendita, nell’assistenza e nel noleggio, significa dormire sonni tranquilli.
Oggi lavoriamo molto anche con i video, settore in cui ci siamo inseriti quasi per caso: intorno al 2010 ci capitò di ritirare un video LED di 4 x 3 metri, che ricondizionammo ed esponemmo in show room, con l’intenzione di impreziosire la nostra esposizione: dopo due giorni lo avevamo già venduto. Così con mio fratello abbiamo condiviso l’idea che fosse arrivato il momento di dare un’occhiata anche al mercato dei video LED, identificando un produttore in grado di fornire materiale dall’ottimo rapporto qualità-prezzo come quello che abbiamo oggi in distribuzione. Poiché oltre alla vendita molti clienti chiedevano il noleggio, ci siamo organizzati per offrire anche quel servizio: cominciammo ad interessarci ad una struttura mobile e, tramite un broker straniero, venimmo a conoscenza di un mezzo che rispondeva alle nostre esigenze a Copenaghen. Il prezzo era molto interessante ed il mezzo sembrava in buone condizioni, sembrava insomma un vero affare. Così partimmo per Copenaghen a visionare il prodotto e con soddisfazione appurammo che anche il video era in buone condizioni. Quel mezzo lavora da ormai oltre quattro anni, con la sola manutenzione ordinaria, anche in eventi importanti, come il Gran Premio di Monza, il Moto GP di Misano, la visita del Papa a Scampia e mille altre occasioni. Si tratta di un mezzo che monta uno schermo 6 x 6 metri con passo 16 mm, completamente autonomo, con generatore e regia a bordo; è completamente “scarrabile”, cioè si arriva sul posto, si posiziona e poi si stacca la motrice. Vista la richiesta del servizio, l’anno scorso abbiamo acquistato un secondo mezzo, più piccolo, con uno schermo 4 x 3 metri anch’esso scarrabile, e l’altro giorno ci hanno consegnato un terzo mezzo, gemello del secondo.
Oltre a questi mezzi, disponiamo anche di uno schermo da esterno di trenta metri quadri con passo 6 mm che usiamo nelle situazioni dove non è possibile arrivare con i mezzi o dove richiedono una maggiore definizione”.
Alla fine della chiacchierata, Emanuele vuole sottolineare la sua filosofia da imprenditore:
“Noi siamo un’azienda a misura d’uomo, ci teniamo molto alla famiglia e al rapporto con i nostri clienti ai quali cerchiamo di dare tutto quello che possiamo. I clienti hanno un rapporto diretto con noi titolari e cerchiamo sempre di soddisfare ogni esigenza. Non siamo però fissati col lavoro, teniamo molto anche alla qualità della vita, e vogliamo che rimanga alta, sia la nostra sia quella di coloro che hanno a che fare con noi”.
Emanuele e Stefano Visigalli
Contatti: Freeport
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