Clay Paky - GlowUp
GlowUp: un proiettore veramente portatile e facilmente trasportabile che non necessita né di alimentazione né di controllo.
di Alfio Morelli
GlowUp è un proiettore portatile a batteria, da interno o da esterno, con protezione IP65. La sorgente luminosa è costituita da quattro LED da 10 W ognuno e l’energia elettrica è fornita da una batteria al litio di grande capacità, come quelle usate nei più moderni computer laptop, che rende il proiettore veramente portatile e che è possibile ricaricare innumerevoli volte senza alcun “effetto memoria”.
GlowUp può comunque essere cablato sia con cavo elettrico di rete sia con cavo DMX512, di cui utilizza nove canali, protocollo che può ricevere anche tramite wireless.
Il software esegue in modo totalmente automatico la sequenza di cambi di colore o tonalità che l’utente può scegliere tra le moltissime combinazioni predisposte al suo interno, oppure creare una sua nuova sequenza. Il singolo proiettore può essere programmato come singolo, come master o come slave.
Disponibile in tre versioni – GlowUp “C” (RGBW); GlowUp “TW” (Tuneable White); GlowUp “W” (White) – e in tre colorazioni molto eleganti – cromato, bianco o nero – il corpo del GlowUp è in ABS (protetto UV) stampato ad iniezione.
Per il trasporto è munito di una comoda maniglia che, una volta posizionato, si ripiega su se stessa senza intralciare l’uso. La testa ha un movimento in tilt di ±105° e nella sua parte posteriore è posizionata una manopola che ha la funzione di zoom, per avvicinare o allontanare la fonte luminosa, cioè i LED, alla lente, modificando di fatto il fascio luminoso.
Viene fornito con il cavo di alimentazione PowerCon che serve o per l’alimentazione o per ricaricare le batterie ed ha un assorbimento di 50 W. La durata dichiarata delle batterie è di 10 ore di funzionamento full-white o 20 ore con cambi di colore.
Tutte queste caratteristiche lo rendono un prodotto molto interessante per molteplici usi, specie per alcuni fin adesso quasi impossibili o antieconomici, lì dove risulta difficile, se non impossibile, portare delle alimentazioni elettriche. Pensiamo ad illuminazioni in movimento (alla festa del paese, quando si porta in processione il santo, o sul carro alla sfilata carnevalesca...), illuminazioni sull’acqua, illuminazioni in siti isolati o lungo strade cittadine molto lunghe... ma anche durante delle cerimonie, delle sfilate o delle mostre, quando non c’è il tempo, o la voglia, di predisporre l’impianto di alimentazione.
Immagino che ben presto vedremmo anche sui nostri palchi qualche lighting designer che li userà per scenografie originali illuminando magari parti in movimento o fin adesso irraggiungibili.
In commercio esistevano già degli apparecchi simili, ma sicuramente questo modello è il progetto realizzato meglio: pensiamo che ancora una volta questo marchio abbia fatto centro!
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