Carlo Pastore - Lighting designer

I protagonisti del tour Amore+Iva di Checco Zalone nei palazzetti e negli stadi della Penisola.

Carlo Pastore - Lighting designer

l 30 settembre siamo andati a Bologna per seguire il tour di Checco Zalone nella sua variante autunnale. Abbiamo intervistato i professionisti che lo hanno reso possibile.

Carlo, come nasce il progetto luci?

L’allestimento del palco nasce da un’idea di Giancarlo Sforza. La sua scenografia ha dovuto tenere conto delle varie location che abbiamo affrontato, prima i teatri all’italiana, poi i piccoli palasport, infine stadi e grandi palasport. Forse la parte più complicata è stata la prima: i piccoli teatri italiani non hanno una misura standard, e per ogni palcoscenico bisognava fare delle piccole modifiche o adattamenti. Più avanti, con il crescere degli spazi bisognava allargarsi sul palco e aggiungere qualche pezzo, fino ad arrivare allo stadio di Bari, praticamente a casa di Luca, dove abbiamo fatto un discreto upgrade dell’impianto luci e video. In Arena invece abbiamo usato un disegno abbastanza diverso, con un palco semitrasparente e l’utilizzo delle gradinate posteriori al palco.

Più semplice è stata la stagione estiva: abbiamo lavorato con una mezza produzione, portandoci dietro le luci per il floor e adattandoci a quello che trovavamo sul posto.

Per questo spettacolo ti sei ispirato più a un disegno luci teatrale o musicale?

Stiamo parlando di uno spettacolo comico teatrale, incentrato sulla figura di Luca e sulla sua spalla, Alice Grasso. In una scena poi si aggiunge l’attore Maurizio Bousso, più una band di cinque elementi. Quindi sì, per me è un mix tra teatro e musica. Ho usato il sistema Robospot, per avere sempre sotto controllo i protagonisti in scena, e ho usato prevalentemente dei fari profile, mentre gli SGM li uso prevalentemente per colorare il pubblico, e degli Ayrton MagicPanel per simulare le plafoniere dell’aula scolastica. Nella versione teatrale montavamo una novantina di pezzi, mentre nella versione palasport circa centoquaranta, distribuiti su quattro americane sul soffitto e quattro truss verticali. Sul fondale del palco è montato uno schermo LED in sostituzione del tulle usato in teatro, più una sagoma di una lavagna con mattonelle LED su cui proiettare della frasi.

In regia hai una grandMA versione due?

Abbiamo affrontato questo tour con la versione due, perché al momento dell’allestimento dello spettacolo era appena arrivata la versione tre e io non ho avuto tempo di metterci le mani. Per stare tranquilli siamo partiti con la due, che basta e avanza. Comunque non vedo l’ora di iniziare con gli upgrade.

Quali sono i tempi di allestimento?

Qui a Bologna, dato che si trattava del primo spettacolo “big”, siamo rimasti prudenti con i tempi e siamo arrivati ieri. Ma abbiamo già visto che nelle prossime date riusciremo, anche con comodo, ad arrivare al mattino e montare tutto entro l’ora di pranzo.