Andrea Sembiante - Direttore di produzione
I protagonisti del tour Amore+Iva di Checco Zalone nei palazzetti e negli stadi della Penisola.
Il 30 settembre siamo andati a Bologna per seguire il tour di Checco Zalone nella sua variante autunnale. Abbiamo intervistato i professionisti che lo hanno reso possibile.
Andrea, mi racconti il tuo lavoro?
Devo iniziare con i ringraziamenti all’agenzia Arcobaleno Tre, che mi ha dato la possibilità di lavorare a questo lunghissimo tour. Posso dire che mi sono trovato a lavorare con un gruppo meraviglioso, e dopo un anno spalla a spalla con tanti colleghi posso dirmi contento. Abbiamo iniziato con i teatri, poi lo spettacolo ha avuto sempre più successo, sono cresciute le richieste dei promoter e la vendita dei biglietti, e siamo passati per l’Arena di Verona e lo stadio di Bari, con un setup ad hoc molto importante, per finire con i grandi palasport di Torino, Bologna e Milano.
Qual è la parte più impegnativa del tuo lavoro?
Su questo tour si è dato molto spazio alla preproduzione. Devo riconoscere che Filippo Lattanzi, nel suo ruolo di Head Rigger, ha svolto un lavoro incredibile, riuscendo a sistemare la scenografia in tutti i palchi che abbiamo toccato. Poi con il crescere delle richieste abbiamo dovuto mettere mano anche al setup dei vari settori, audio, video e luci: siamo partiti con due bilici e siamo arrivati in questa ultima tranche a sette bilici, escludendo naturalmente lo stadio di Bari che è stata una produzione a parte.
Quali sono le ditte che hanno fornito i materiali?
La principale è Agorà, che ha fornito audio, luci, video e riggeraggio. Poi Giancarlo Sforza ha curato la scenografia e disegnato il palco. L’azienda ENIM dei fratelli Mastrangeli ha fornito il palco e CME i gruppi elettrogeni. In tutto, abbiamo girato con un team di una trentina di persone, più naturalmente le varie richieste sul posto. È stato un lavoro faticoso ma molto gratificante.