BB&S Area 48 Soft - Illuminatore a luce bianca diffusa
Dal costruttore danese BB&S, questo efficiente e flessibile apparecchio offre una luce potente con un’elevata resa cromatica per applicazioni sul set televisivo, fotografico, cinematografico, nei teatri o nelle esibizioni dal vivo.
di Douglas Cole
Brother, Brother & Sons è un costruttore di proiettori a LED ad elevate prestazioni, principalmente per applicazioni nelle produzioni video, cinematografiche o teatrali. Collocata a Copenhagen, l’azienda segue la progettazione e il 100% della produzione dei propri prodotti direttamente in Danimarca. Già responsabile nel passato per lo sviluppo dei light engine a LED conto terzi, è tra i costruttori più specializzati e con l’esperienza più lunga con i LED, avendo già costruito prototipi di light engine a LED per proiettori teatrali dal 1999.
Uno dei prodotti più interessanti attualmente commercializzati da BB&S è Area 48 Soft, un innovativo illuminatore a LED, progettato per sostituire i proiettori alogeni o fluorescenti a campo diffuso. Area48 Soft è dotato di una quantità di caratteristiche molto attraenti per le applicazioni in produzioni video o set fotografici: un consumo molto ridotto rispetto al flusso luminoso, un’elevata resa cromatica, temperatura colore variabile e l’opzione di alimentazione da batteria. Con un assorbimento in potenza di solo 150 W, le prestazioni di questo illuminatore, in termini di campo e qualità (ma, certo, non in termini di calore spurio) sono molto simili ad un tipico Zip Lite da 1000 W, ma molto più versatili.
Le sorgenti luminose di Area 48 Soft utilizzano un sistema LED a fosfori remoti. Per capire cosa vuol dire e capire i vantaggi in questo tipo di illuminatore, bisogna avere una conoscenza di base dei LED bianchi.
Come ottenere la luce bianca da una sorgente LED è stato discusso in vari articoli su S&L (ad esempio Aldo Visentin se ne sta occupando proprio in questi ultimi numeri nella sua interessante rubrica), perciò saltiamo i primi metodi (e le loro problematiche nella resa cromatica) di miscelazione di sorgenti di vari primari e parliamo dei LED che emettono luce ad ampio spettro. I LED bianchi sono una tecnologia ancora giovane e, anche se la tecnologia si evolve ogni giorno e si stanno scoprendo altri metodi, i LED bianchi in uso oggi utilizzano un materiale semiconduttore (generalmente nitruro di indio e gallio – InGaN) che emette una luce con una lunghezza d’onda <440 nm blu o ~380 nm NUV (near ultraviolet – ultravioletto vicino). Per ottenere un’emissione a spettro ampio, spostata verso le lunghezze d’onda maggiori, la sorgente blu o ultravioletta viene utilizzata per eccitare dei fosfori (generalmente granati alluminosi drogati con ittrio – YAG) che assorbono i fotoni ad elevata energia emessi dal diodo e, a loro volta, emettono in fluorescenza fotoni con lunghezze d’onda progressivamente maggiori, grazie ad un effetto chiamato spostamento di Stokes. L’energia luminosa della sorgente a spettro stretto viene così ridistribuita su uno spettro che copre un’ampia gamma della luce visibile, con picchi nello spettro che variano secondo la densità e la composizione dei fosfori (che si traducono in diverse temperature colore).
Una delle problematiche associate ai LED bianchi, che siano THD o SMD, risulta dal fatto che i fosfori usati per generare luce bianca da luce blu o violetta sono generalmente applicati direttamente al diodo, diffusi in uno strato di resina epossidica che incapsula o copre il diodo stesso. Il processo della fluorescenza non è efficiente al 100% e una parte dell’energia luminosa assorbita dai fosfori viene irradiata come calore, anziché luce visibile e, in questa configurazione, questo calore viene ricondotto direttamente al diodo. Lo strato epossidico, tra l’altro, isola il diodo stesso e rende difficoltosa la dissipazione del calore. Chi segue lo sviluppo dei proiettori a LED sa che uno dei fattori più importanti nel funzionamento, nell’efficienza, nella vita di servizio e nell’affidabilità del colore è l’efficiente gestione e dissipazione del calore. Perciò, l’utilizzo di LED bianchi presenta sempre degli svantaggi.
Nella progettazione di Area 48 Soft, BB&S ha deciso di rimuovere questo problema dall’equazione e, allo stesso momento, aggiungere caratteristiche favorevoli per questo tipo di illuminatore utilizzando un sistema di fosfori remoti. Area 48 Soft è costruito nella forma di un grande e aperto riflettore bianco, con i 48 LED blu disposti a matrice sul fondo. I fosfori per l’emissione della luce bianca sono, invece, stratificati su un pannello tralucente (della stessa area di un foglio di carta A4) che si applica al riflettore infilandolo su una slitta in modo molto simile all’applicazione di un filtro o un diffusore su un illuminatore tradizionale. Oltre al vantaggio dell’allontanamento dello strato di fosfori dai diodi, c’è un notevole vantaggio anche nella qualità della luce emessa da Area 48. Questo pannello, anche se assomiglia ad un filtro, diventa effettivamente una singola sorgente grande e diffusa, perché è il pannello stesso ad emettere la luce bianca. In più, il fatto che il pannello è amovibile permette l’intercambiabilità di diversi pannelli che emettono luce a diverse temperature colore. Sono disponibili, infatti, sette diversi pannelli. Cinque di questi sono bianchi a 2700, 3200, 4300, 5600 e 6500 K, ognuno con una resa cromatica tra CRI 95 e 97. Altri due pannelli sono utilissimi in applicazioni videografiche: Chroma Green e Chroma Blu, per lavori che richiedono l’applicazione di canali alpha utilizzando il chroma-keying.
Area 48 Soft è ulteriormente adatto alla produzione video perché utilizza un light engine con una frequenza che non produce effetto flicker con videocamere utilizzando qualsiasi sistema di otturatore, anche con camere slow motion Phantom, fino a 20.000 fps.
Diversamente dagli illuminatori a LED con i diodi a vista, i pannelli con i fosfori forniscono un campo molto omogeneo e morbido con una diffusione a 160°. Questa omogeneità, insieme all’unicità della sorgente, permette un efficace utilizzo delle bandiere paraluce, e il proiettore include infatti dei barndoor rimovibili. Inoltre, è predisposto per l’utilizzo con alcuni accessori DoP Choice per modificare il campo. Il primo di questi è una griglia frangiluce da applicare direttamente alle bandiere, che ristringe la diffusione a 40°. Il secondo accessorio è un softbox (DoP Choice Snapbox) che, con il suo interno riflettente, concentra la luce su un campo da 90° e che si può utilizzare con o senza un ulteriore diffusore frontale. Una ulteriore griglia frangiluce, più larga, Snapgrid XS40, si può aggiungere al softbox per limitarne la diffusione a 40°. Tutti questi accessori DoP Choice sono realizzati in Cordura e sono, conseguentemente, pieghevoli e facilmente trasportabili.
Area 48 si alimenta da corrente continua per mezzo di un alimentatore di rete incluso (max 160 W) ma, per ulteriore flessibilità e per facilitare l’uso in esterni o come illuminatore mobile, sono disponibili accessori Anton Baur che permettono l’alimentazione a batteria con attacchi V‑Lock o Gold Mount, standard per i dispositivi video. Con le batterie V‑Lock più capienti, offre un’autonomia di circa due ore e mezzo.
Tra gli altri accessori utili, ci sono anche le staffe per il montaggio doppio che permettono di raggruppare in cluster più proiettori, una forcella aggiustabile e borse singole o doppie per il trasporto in grado di contenere anche gli accessori.
Area 48 si può controllare manualmente, con dimming da 0% a 100%, senza spostamenti di colore. Per l’utilizzo in studio è compatibile anche con il controllo DMX, operante in modalità dimmer a 8 bit o a 16 bit, e con una funzione stroboscopica attivabile.
Contatti: Robe Multimedia
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