Paolo Conte in tour: solo MAX

Il lighting designer Davide “Magic” Martire sceglie un’unica tipologia di testa mobile per l’illuminazione della tournée internazionale dell’artista astigiano

02-PAOLO CONTEPaolo Conte, uno tra i cantanti/compositori italiani più amati in Europa, è attualmente impegnato in un nuovo tour che fa seguito alla recente pubblicazione dell’album Snob. Oltre all’Italia, il tour di Paolo Conte toccherà vari paesi europei tra cui Spagna, Germania, Francia, Olanda e Austria.
La rental company Alive Music Service – a cui è stata affidata la gestione tecnica della tournée – ha illuminato tutti i concerti del Maestro astigiano con un impianto luci costituito unicamente da teste mobili D.T.S. MAX.

Davide “Magic” Martire, lighting designer dello Snob tour e collaboratore di Paolo Conte in questo ruolo fin dal 1987, descrive il concetto dietro la scenografia:
“Tutte le locandine riportano 'Paolo Conte in concerto', quindi la scena è ovviamente incentrata sul Maestro: Paolo al centro della scena, praticamente sempre al piano, e saltuariamente in piedi al microfono ma sempre accanto al suo piano.
“Essendo un mix di poesia e musica – continua Martire – il mio compito è cercare per ogni brano in scaletta di rendere ancora più suggestivo e coinvolgente quello che già è. Lo show è assolutamente teatrale e di grande classe, quindi a parte l’illuminazione generale del Maestro e dei musicisti abbiamo un fondale all’austriaca che accompagna ed esalta ogni brano con un colore che più rappresenti il senso dello stesso".

03-PAOLO CONTESulle richieste dell’artista per quanto riguarda l’illuminazione, Martire spiega che Conte non ha “nessuna richiesta particolare. Lo seguo dal 1987, anni in cui si facevano anche 150 date all'anno, sparse in tutta Europa; abbiamo fatto, fino ad oggi, più di 2000 show e quello che ho fatto direi essere in sintonia con il Maestro. Direi che l’unica cosa a cui lui tiene molto è di essere seguito nell’ingresso ed uscita di scena …e di usare con moderazione le tinte violette”.

Martire spiega che utilizza i proiettori MAX disposti “uno per musicista e due per il maestro sull’americana frontale, che possono essere divisi su due truss se la location ha problemi di peso, otto pezzi usati come wash sull’americana posteriore per il controluce colorato e qualche effetto sul fondale ed un paio per il contro luce del Maestro.
“Lo spettacolo – conclude Martire – è caratterizzato dall’accensione o dal fade di colore dei soli musicisti che suonano in un preciso momento, avevo quindi bisogno un proiettore con sintesi CMY ed una buona ottica che permettesse di passare da spot a wash. MAX ha queste caratteristiche”.

contatti: D.T.S. Illuminazione

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