Modena City Ramblers

Ravenna, 13 settembre: le interviste agli addetti ai lavori, la video recensione e le foto del concerto, e la lista del materiale!!!

di Giancarlo Messina

Il video del concerto

Modena City Ramblers

I Modena City Ramblers esistono ormai da 22 anni e nel 2013 è stato pubblicato il loro tredicesimo disco.

Si tratta di uno di quei gruppi nettamente schierati e posizionati, sia politicamente sia musicalmente; un aspetto che ne limita la diffusione ma che ne garantisce la continuità. E se le varie feste dell’Unità oggi rivivono con tanti altri nomi, certamente lo spazio musicale di tali eventi rimane sempre appannaggio di gruppi che propongono contenuti congrui ad un preciso indirizzo politico.

Piuttosto passati di moda gli Inti Illimani, un tempo monopolizzatori del settore, i MCR sono fra i più gettonati.

Curiosi di capire la tipologia di tour e di produzione di un gruppo come i MCR, li intercettiamo, non a caso, alla Festa del PD di Ravenna.

Benché immersi nella nuvola di amene zanzare specializzate in trasfusioni forzate, riusciamo a fare due chiacchiere con i simpatici ragazzi del service Big Talu ed anche con i fornitori locali. Si tratta infatti di un tour organizzato secondo i dettami della cosiddetta “mezza produzione”.

Guido Costamagna Talu – Fonico FoH

Cominciamo ovviamente dal boss, cioè Talu in persona, al secolo Guido Costamagna:

“È un tour di fascia media – ci spiega – con tantissime date e tanti spostamenti. Al seguito abbiamo il backline, i banchi ed i wedge monitor, per cui occorrono due soli furgoni. I tecnici in tour siamo quattro, due per furgone, e così ci spostiamo con agilità in tutta Italia, ma cercando sempre di non distruggerci troppo e, ad esempio, di dormire non meno di sei ore a notte.

“Dallo scorso anno – continua Talu – ci siamo finalmente convertiti ai mixer digitali, risparmiando 800 kg di peso. Usiamo infatti due Vi1 di Soundcraft, prodotto che ha un’ottima sonorità, qualità per me indispensabile anche in una console digitale. Poi abbiamo i monitor LE12J di Martin Audio, ottimi prodotti, ed una microfonatura standard dedicata ai tanti strumenti acustici”.

Voi avete girato tutta l’Italia usando i PA locali: che realtà avete trovato nei service da sud a nord?

Il materiale al nord o al sud è più o meno lo stesso, anche al sud i ragazzi lavorano bene. Poi ogni tanto capita il service disastroso, e lì devi cercare di portare comunque a casa la serata. Diciamo che lo standard è un ring montato sul palco con audio e luci appesi. In Meridione è facile trovare palchi grandi, col ring montato sopra: noi arriviamo, tiriamo la ruzzola e siamo pronti per il sound-check. Abbiamo trovato ogni tipo di impianto, ormai sono quasi tutti line-array, dall’RCF nuovo al Martin, ma anche Nexo, L-Acoustics KUDO e KARA; in Meridione molti service hanno il modello Axiom di Proel, un impianto che va benissimo! Ma, in effetti, tutti gli impianti ormai suonano bene, poi ci sono quelli che hanno più dinamica e quelli che non riescono a spingere più di tanto.

Tu che sei uno della vecchia guardia analogica, come adoperi il mixer digitale?

Non ho nessuna macchina esterna, anche perché questo è un banco semplice ed immediato, al cui interno c’è tutto quello che serve: Lexicon, equalizzatori BSS e compressori dbx; tutto suona benissimo e non ci sono problemi di sovraccarico dinamico, quindi non serve altro per un bel mix. Non uso snapshot, ne ho solo una per tutto il concerto, non uso nemmeno VCA o sub master. L’unica cosa che ho fatto è creare due user, anche perché ho quasi sempre tutto aperto e seguo tutto a mano.

In questo concerto sono ovviamente molto importanti le parole, che devono sempre capirsi, ma per il resto è un vero “salta e balla” dall’inizio alla fine, con i picchi su Bella Ciao ed Cento passi.

E le luci?

Le luci sono tutte affidate al promoter locale ed a service della zona, cosa che riduce molto i costi del concerto. Per un periodo avevamo un datore luci al seguito, ma adesso siamo ridotti al minimo indispensabile, quindi con due backliner e due fonici. È anche vero che non ci sono esigenze particolari sulle luci, si tratta di un pubblico più attento ai testi che allo spettacolo. Facciamo soprattutto feste del PD, della CGIL e festa della birra, anche perché il concerto a pagamento con gli artisti di fascia media è praticamente finito. In Sardegna ci sono invece i “comitati” che hanno una formula tutta loro: preparano cibo e bevande, e il pubblico paga per mangiare e bere, mentre il concerto è gratuito.

 MCR

La squadra del palco

Michele Martinella è il fonico di palco: “Il palco suona molto, e su basso e batteria serve davvero tanto volume – ci spiega – così uso un LE400 per il bassista ed un doppio 18" e due satelliti per la batteria.

“Il sistema Soundcraft – continua – viene usato con splitter analogici, 32-in/32-out, così al banco arriva il segnale analogico e la conversione avviene nella console; questa scelta è stata dettata da un dettaglio non trascurabile: in casa Talu aveva sette fruste analogiche e finché durano non ha giustamente alcuna intenzione di prendere cavi digitali!”.

Chicco Righi e Nicolò Sala sono i due backliner: “Viaggiamo con un furgone – ci dicono – ed abbiamo da gestire un palco piuttosto nutrito: tastiera, batteria, chitarra, basso, un polistrumentista ed i fiati, con sax, tromba e flauto, oltre alla voce. Usiamo i loro amplificatori, ed una difficoltà è data dall’alternanza di strumenti acustici ed elettrici. La batteria è una Sonor Delite, le tastiere sono Yamaha, oltre al KeyB, emulo dell’Hammond. Il microfonaggio è molto standard, con AKG C451 per over e charleston, e la Serie F della Audix sui fusti, e sul timpano abbiamo lo Shure SM58, ed un AKG D112 sulla cassa”.

Il service locale

Il service locale che fornisce il PA è WM Service di Ravenna: “Da parte di Talu il rider tecnico è sempre molto semplice – ci spiega il titolare, Andrea Willo –: una 32 A, la canalina passacavi ed un impianto audio. Anche le luci le abbiamo messe su a nostro gradimento in collaborazione con un altro collega. Qui usiamo un Nexo GEO S12, con sei sistemi per lato, e 12 sub JBL col singolo 18", tutto finalato con Crown e processato con 4800 dbx. È un impianto con cui riusciamo a coprire piuttosto ben il mercato medio piccolo della zona. Abbiamo fatto un consorzio fra varie realtà e mettiamo insieme il materiale per fare i lavori più grossi.

“Lavoriamo per il promoter che organizza gli spettacoli per la Festa del PD e, in base alla richiesta degli artisti, forniamo il materiale necessario.

“Cerchiamo sempre di acquistare materiale mirando anche alla qualità, ma ovviamente quando si compra la qualità poi occorre noleggiarla ad un costo non troppo basso. Certo non possiamo competere sul prezzo col ragazzino con le due casse, ma un cliente minimamente professionale ovviamente sceglie noi, ed in una zona non troppo affollata di concorrenti si riesce a lavorare benino”.

Daniele Pelliconi è il datore luci: “Qui uso degli Spot SGM Synthesis 700, ancora efficaci – ci spiega – e dei nuovissimi Wash Clay Paky A.leda K10, prodotti che ho comprato insieme ad un socio. Li abbiamo scelti dopo aver visto diversi marchi e prodotti al ProLight + Sound: ci è piaciuta soprattutto la loro versatilità, perché possono essere impiegati molto bene nell’architetturale come nel rock e nel teatrale. La console è piuttosto rara, cioè una Zero88 Leapfrog, che fa il suo lavoro e per queste situazioni va piuttosto bene. Più che altro ha qualche difetto software, che potrebbe per di più essere risolto senza grosso sforzo.

“Quando arriva un gruppo nuovo – conclude Daniele – prima di puntare i fari aspetto che i musicisti si sistemino, perché non so mai cosa posso trovare; cercando sempre di avere materiale disposto di taglio e controluce, oltre che frontale. Di solito faccio una bozza di progetto luci mentre i fonici vanno a mangiare! E poi si parte!”.

La serata, dileguatesi le zanzare, è corsa via piacevole, anche se una bava di vento piuttosto gelida faceva già presagire l’avvento della stagione fredda. Il gruppo è rodatissimo, composto da bravi musicisti che sanno interpretare al meglio il loro genere un po’ in equilibrio fra la musica celtica, il punk, il folk ed il rock... un pastiche piuttosto ben riuscito.

L’audio era più che dignitoso, e Talu è riuscito certamente a tirare fuori il meglio dal PA Nexò, posto piuttosto vicino al pubblico e quindi anche in grado di fornire una accettabile pressione sonora.

Non male nemmeno le luci, certo un po’ ripetitive, ma d’altra parte più che sufficienti per questo genere di spettacolo e per essere state create cinque minuti prima dell’inizio del concerto.

Insomma una produzione che ha il suo perché, e che raggiunge l’obiettivo finale di portare in giro la musica del gruppo dando lavoro ai musicisti stessi ed ai loro quattro fidatissimi tecnici

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Tour manager Carlotta Battistini
Merchandising Checco Hastasiempre
Booking per BPM concerti Alessandro Ceccarelli
Produzione per Mescal srl Valerio Soave
Fonico di sala Guido Costamagna
Fonico di palco Michele Martinelli
Backliner Federico Righi
Nicolò Sala

 

Materiale in tour (Big Talu Music Service)
FoH
1 Soundcraft Vi1 mixer
2 Soundcraft Vi PSU
6 Martin Audio W8 Top
6 Martin Audio W8 Sub
5 Amplificatori Lab.gruppen 1300 2000
2 Martin Audio MX 5 crossover
Palco
1 Soundcraft Vi1 mixer
1 Stage box 40 ch con splitter palco
8 Martin Audio LE12J monitor
4 Lab.gruppen 2000 Amplificatori
1 Drum-fill custom sub + 2 top
10 Shure SM58
10 Shure SM57
5 AKG C451B
10 EMU D.I. box
20 Aste microfoniche
Materiale residente (WM Service)
PA
12 Nexo Geo S12 moduli line array
12 JBL SRX 712 subwoofer
Driverack
1 dbx Driverack 4800
Power amps
6 Crown Macro-Tech 5000i
4 Crown I-Tech 6000
Regia FoH
1 Soundcraft MH 40ch
Outboard
dbx160/166
BSS DPR 402
Rane G4
Lexicon PCM 81
Yamaha SPX 990
TC Electronic D2
Palco
1 Soundcraft Si2
Wedge
8 JBL SRX 712 biamp
Power amps
8 Crown I-Tech 4000
Side-fill & drum-fill
JBL SRX718+JBL SRX715
Power amps
4 Crown I-Tech 6000
Luci
8 DeSisti fresnel
2 Acc. ACL
16 PAR 64
4 Strand ACT6 dimmer
12 Clay Paky A.leda K10
8 SGM Synthesis Spot
2 Smoke machine
1 Zero88 Leapfrog
Strutture
Trabes Eurotruss 40
Trabes Eurotruss 29

 

 

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