In tour con la mezza produzione

Diario di bordo di un recente tour italiano

di Sandro Amek Ferrari

Qualche tempo prima...

Pensandoci bene, da parecchio tempo non affrontavo un tour senza avere al seguito i bilici del PA, del “mio” PA!

Rimuginavo sul fatto che ad ogni data avrei trovato un impianto ed una gestione dello stesso diversi e la preoccupazione era inevitabile: mio Dio! Dovrò ricominciare ogni volta da capo! Non potrò contare sul “mio” K1, fido compagno di tanti concerti!

Pensavo a cosa sarebbe potuto essere del mio mix, così tante volte provato e riprovato e la necessità di doverlo rifare ad ogni data mi convinceva sempre meno. Aiutooooooo!

Poi, ripensandoci meglio, ho cominciato a vedere questo tour con occhio diverso. Mi sono detto che avrei avuto la possibilità di sperimentare, provare e testare vari marchi di PA usati in Italia: una figata!

Avrei anche potuto verificare le diverse modalità di montaggio e messa a punto da parte dei vari PA engineer, ascoltare e “toccare” con le orecchie le varie soluzioni sulla disposizione dei sub e la loro configurazione: archi elettronici, end fire, cardioidi e un sacco di altre cose. E allora... vista così... non vedevo l’ora di partire!

Meno tempo prima...

Ho iniziato a chiedere informazioni tecniche sulle varie location del tour e, basandomi un po’ sulla mia esperienza e un po’ sul tipo di sonorità che mi sarebbe servita per la tipologia di artista per cui lavoro, mi sono confrontato con i vari fornitori di PA e relativi sound designer, coadiuvato dal nostro sempre disponibile direttore di produzione Alberto Muller, cercando un giusto compromesso sulla qualità e ancor di più sulla quantità dei sistemi audio che avrei potuto avere a disposizione.

Ovviamente riferendomi agli spazi e ai dati di prevendita: è inutile chiedere e far montare bilici di casse se poi non ci sarà pubblico a fruirne: questa sembra essere un’ovvietà, ma non è così!

Fortunatamente, grazie alla bravura della fantastica band dei Negramaro, a livello di pubblico tutto procedeva per il meglio: praticamente tutte le date erano sold-out e in posti tanto diversi tra loro: dal vecchio stadio di Reggio Emilia, il Mirabello, dove abbiamo fatto anche l’allestimento, passando poi per l’Arena della Regina di Cattolica, per andare al Festival Collisioni di Barolo, poi a Vulci nello splendido sito archeologico per arrivare al famoso Lucca Summer Festival, prima di sbarcare in Sardegna a Riola Sardo dentro una ex cava di tufo, per poi finire in Sicilia allo stadio delle Palme di Palermo e, bellezza con doppia data, al Teatro Antico di Taormina: insomma non ci siamo fatti mancare niente!

A fine tour....

Con questo tour ho avuto la possibilità di sperimentare, oltre ai diversi PA, anche le diverse tipologie di venue disponibili in Italia per i concerti.

Quando ho iniziato questo mio racconto pensavo di non citare nomi e marchi ma poi, come si dice, “solo gli stupidi non cambiano idea”!

Ho quindi deciso che fare i nomi e citare i marchi è molto importante, determinante a volte, e serve per creare una panoramica (quantomeno io ne sono convinto) della situazione in Italia a livello di PA e conoscenze tecniche.

Con questo non è mia intenzione voler fare una classifica, ma mi sento di trarre tutta una serie di conclusioni e considerazioni sul modo di lavorare italico.

Ho sicuramente toccato con mano una cosa: i costruttori di impianti audio nazionali non hanno nulla da invidiare ai più blasonati costruttori internazionali: anzi!

Le maggiori soddisfazioni le ho trovate proprio usando PA di costruzione italiana, tipo RCF e Outline, e con questo non voglio dire che non mi sono trovato bene con d&b, Martin e Meyer, però non ho notato una “differenza”, anzi, per meglio dire “la differenza”. Semplice campanilismo? A voi l’ardua sentenza!

Altra cosa che purtroppo ho toccato con mano, è che ancora oggi, dopo tanti anni (e sono davvero tanti, credetemi!), in alcuni posti e con alcune realtà locali non è cambiato nulla.

Anziché andare avanti, progredire, voler migliorare il proprio modo di lavorare, si continua ad acquistare e/o noleggiare impianti audio di marchi prestigiosi per poi ritrovarsi a non saperli usare e gestire.

Purtroppo ho constatato l’atteggiamento del secolo scorso, con le sue frasi fatte e stereotipate, quali: “Non ti preoccupare, tutto a posto... tra poco arriva... con questo impianto ci hanno suonato anche i Pink Floyd... ma fino a ieri andava alla grande... ma sai, in Sardegna questo abbiamo... ma sai in Sardegna non si trova altro... vedrai, vedrai, vedrai...”.

Questo non rende giustizia ad entrambe le parti: né ai professionisti che lavorano sul posto con incontrovertibili realtà, né a chi sul quel posto arriva pretendendo di fare il suo lavoro.

Torniamo al diario di viaggio.

Vorrei partire dalla prima data a Reggio Emilia, dove ho avuto il piacere di usare un ottimo PA italiano, anzi “reggiano”, ovvero RCF TTL55, fornito dai fratelli Ferretti di Piano&forte, che voglio ringraziare, e con la diretta assistenza della casa madre nella figura dell’ingegnere Emanuele Morlini, RCF SystemTuning.

Devo dire che mi sono trovato veramente bene a lavorare con questo sistema nostrano: molto bello e generoso nella gamma medio/alta e veloce e preciso nella parte bassa.

Volevo sottolineare, con mia grande soddisfazione, la disponibilità, la competenza e la pazienza di Emanuele nel soddisfare tutte le mie richieste tecniche: grande PA guidato da grandi persone!

Morale? È sì importante avere buoni impianti, nella giusta quantità e di marchio affidabile, ma è ancora più determinante avere dei tecnici, delle persone competenti, con cui confrontarsi e collaborare: fortunatamente vince ancora l’uomo sulla macchina!

Ecco un po’ di fotografie scattate nelle varie venue ai diversi PA usati in questo ultimo tour e qualche piccola nota relativa:

15 luglio 2016 – Mirabello Aria Aperta Stadio Mirabello Reggio Emilia

Inizio il tour da casa con PA RCF TTL55: come già scritto, impianto molto interessante e generoso e molto... “reggiano”!

01

16 luglio 2016 – Arena della Regina Cattolica

Con PA Outline GTO: molto potente, controllato e definito.

Ovviamente italianissimo!

02

Eccomi immortalato con l’insostituibile Davide Grilli e l’amico Luca Giaroli di Outline.

03

18 luglio 2016 – Collisioni Festival

A Barolo con PA d&b  audiotechnik Serie J ben configurato.

Qui finalmente siamo riusciti a consegnare il mio mix in digitale, via AES-EBU, al processore dell’impianto: tanta definizione e dinamica in più. Pubblico fantastico e location particolare per un festival “a tutto tondo” dove la musica ha sposato l’amicizia, la cucina, la gioia di stare insieme e il buon vino!

04 05

20 luglio 2016 – Vulci

Vulci Festival con Martin MLA molto ben impostato dall’amico Red Talami.

06 07

21 luglio 2016 – Lucca Summer Festival

Lucca Summer Festival sempre con Martin MLA: un montaggio con un fronte molto largo, tanti cluster, ma nemmeno uno centrale.

Comunque ottimo PA e ottima gestione a livello di tuning.

08 09

23 Luglio 2016 – Riola Sardo

Eccoci a Riola Sardo, in Sardegna, forse la location più particolare di tutto il tour trattandosi di una cava di tufo. Ma non è stata solo la venue a rendere questa la data più problematica. Impianto d&b Serie V8, insufficiente come quantità e tipologia, senza possibilità di taratura alcuna e consegnato, almeno acceso, alle ore 20:00 del giorno dello show.

Ovviamente niente sound check e inizio show posticipato alle 23:00.

Vi lascio immaginare il mio stato d’animo. Il PA è stato “non” gestito in modo tale che anche questa volta sono state le persone a fare la differenza, ma in negativo.

10 11

26 luglio 2016 – Palermo, Stadio delle Palme

d&b Serie J, ben dimensionato e tarato: grazie alla disponibilità dell’amico Freddi. Show iniziato un po’ in ritardo per problemi logistici locali, anche qui senza sound check. Come fondale un paesaggio veramente suggestivo.

12 13

27 e 28 luglio 2016 – Taormina, Teatro Antico

Ultime due date al Teatro Antico di Taormina.

Come PA buona parte del catalogo Meyer: questo si può e si deve montare: impossibile appendere, quindi un po’ di fatica ad arrivare alle ultime file più in alto, ma tanta collaborazione da parte del fornitore.

Piccola nota relativa al paesaggio: di fronte a tanta bellezza si può restare indifferenti? Credo di no.

14 15

Fine del viaggio... e già pronto per il prossimo.

Faccio il fonico da molto tempo, questa è la mia vita e la mia passione. Ascoltare è la mia passione. Il rock è la mia passione. Ma questo diario inaspettato mi ha fatto rivivere questo viaggio su un ipotetico treno che attraversa l’Italia (per l’ennesima volta) da nord a sud.

Il solito maledetto sentimentale.

E dal mio ipotetico vagone voglio ringraziare i miei compagni di viaggio, primi tra tutti Giuliano, Erma, Pupillo, Andro, Lele, Data; e poi il grande Davide Grilli che ha dovuto condividere con me impianti non suoi, i backliner, il fonico di palco, tutta la produzione di Live Nation.
Grazie anche all’ultimo dei facchini che, insieme agli altri, ha contribuito a rendere possibile questa ennesima avventura. 

 

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