AC/DC - Rock or Bust World Tour

Gli AC/DC all'autodromo Dino Ferrari di Imola, venue scelta dal promoter italiano Claudio Trotta, lo scorso giovedì 9 luglio, per l'unica tappa italiana del loro più recente tour mondiale.

di Giancarlo Messina

ACDCAC/DC è forse il gruppo che oggi ha al mondo la maggior richiesta di biglietti. Non a caso, anche in Italia l’unica data è stata dichiarata “sold out” a soli cinque giorni dall’apertura delle vendite: 92.000 persone da ospitare e a cui far vivere il 9 luglio 2015 come una data da ricordare per la magia della musica.
Noi c’eravano, eccome. Personalmente ho sempre un certo timore delle grandi folle, sarà una lieve forma di demofobia, ma vedere l’autodromo già brulicare di gente mentre un fiume di altre persone continuava ad arrivare incessantemente mi ha dato una leggera vertigine, a metà fra la consapevolezza di vivere un vero evento e quella che potrebbe succedere di tutto!
Evidentemente tutt’altro effetto doveva fare quel flusso di spettatori ai signori che hanno allestito l’area, cioè i professionisti della Barley Arts, capitanati da Claudio Trotta.

Dobbiamo dire che ci siamo calati in mezzo a questa folla oceanica con stoica professionalità, potendo così ammirare l’ottimo lavoro svolto dalla produzione italiana, attenta non solo alle prime necessità, ma anche a quei dettagli che fanno la differenza.
Poi, comunque, AC/DC valgono da soli il prezzo del biglietto. La venue si è rivelata idonea e molto ben gestita; certo: un ambiente ampio come l’Autodromo è piuttosto dispersivo, ma dopo tutto il palco non è poi più piccolo per gli spettatori seduti sulla Rivazza di quanto non lo sia solitamente per quelli seduti al terzo anello di San Siro. In entrambi i casi lo show si guarda sugli schermi video e si ascolta dai delay. L’importante è esserci.
E di pubblico ce n’era davvero tanto: 92.000 persone di natura a dir poco eterogenea per età, condizione sociale, look e quantità di alcool ingerita.
È chiaro che quando si sceglie di andare ad un evento del genere bisogna sapere a cosa si va incontro: non mancheranno le code all’ingresso e all’uscita, non mancherà il caldo come il sudore, non mancherà la birra rovesciata dal vicino sulla tua maglia nera e non mancherà la stanchezza quando finalmente si toccherà il letto a ora indefinita; ma non mancherà sicuramente nemmeno l’emozione straordinaria di aver vissuto qualcosa di eccezionale e visto ed ascoltato dal vivo questo gruppo di terribili signori che è ormai da tempo nella storia del rock.

Ovviamente la produzione di AC/DC gira il mondo, facendo tappa nei singoli stati con una o più date. Il gruppo porta tutto con sé al seguito: palco, audio, luci, video, alcuni delay, generatori… insomma tutto quello che è strettamente legato allo spettacolo vero e proprio.
Quindi il lavoro della produzione italiana riguarda l’accoglienza della produzione di AC/DC, l’accoglienza del pubblico, nonché la gestione di tutto quello che concerne l’organizzazione logistica del concerto “on site”, dal posizionamento del palco al numero delle torri delay aggiuntive, il che non è affatto poco.
In questo servizio ci siamo voluti concentrare proprio sul lavoro del partner italiano, intervistando Claudio Trotta, patron di Barley Arts, e la sorella Cristina, colonna della produzione italiana.

Claudio Trotta

Collabori da tanto con AC/DC: perché una sola data italiana in questo tour?
Il rapporto fra Barley ed AC/DC è cominciato nel 1991: abbiamo fatto anche una maglia celebrativa per commemorare il decimo concerto italiano di AC/DC. Io avrei voluto fare due date, ma il loro calendario ne poteva prevedere soltanto una, e certamente la richiesta di biglietti in Italia era superiore al numero di quelli venduti: per la precisione 90.034 biglietti e 1600 omaggi.

Quanto tempo prima si opziona una data di AC/DC?
Non c’è una regola, cambia da tour in tour. In questo caso, dopo mille ipotesi, la data è stata confermata in tempi record a dicembre 2014.

Quali sono i fattori per cui avete individuato come venue l’Autodromo di Imola?
Inizialmente, con l’idea di fare due concerti, avevo valutato gli stadi da 50 o 60 mila persone; ma dovendo gestire una data unica, occorreva individuare una venue capace di soddisfare la grande richiesta dei fan, ovviamente anche per motivi economici. Serviva quindi una struttura in grado di ospitare molta gente garantendo comunque certi livelli di sicurezza e di servizi. Avevamo valutato anche Campovolo, ma poi abbiamo preferito Imola sia perché si trova in un polmone verde, sia per la presenza della collina della Rivazza, che è stata valorizzata con gli schermi video e i delay audio, dotandola anche di appositi bagni chimici perfino per i bambini o per il pubblico con handicap anche temporanei. A questo si è aggiunta la totale disponibilità da parte dell’Autodromo e del Comune di Imola a lavorare insieme a noi per poter far bene tutto, dalla lotta all’abusivismo ai treni speciali, dai posteggi agli ingressi. A Imola c’è una volontà a livello politico ed economico di far vivere sempre più l’Autodromo; infatti abbiamo stretto un accordo in esclusiva pluriennale e rinnovabile, per cui gli eventi live saranno gestiti soltanto da noi della Barley: questo dà progettualità sia a loro sia a noi, perché sto già lavorando per migliorare diversi aspetti, come il deflusso del pubblico per il quale si potrebbero usare anche le uscite che danno a Sud verso la Rivazza, evitando il ponte che crea comunque delle inevitabili code.

Non ti fa paura vedere tutte quelle persone e averne la responsabilità?
Per fortuna no, non ho paura, semmai vedere tutta quella gente mi porta ad una una ancora più meticolosa attenzione per i dettagli.

Chi sono stati i tuoi principali collaboratori?
Senza dubbio mia sorella Cristina, la project leader dell’evento, la quale insieme a Jimmy Pallas, che ha seguito soprattutto i rapporti con la produzione di AC/DC, ha determinato tutto l’iter della scelta dei fornitori, del personale, delle modalità organizzative e logistiche, ed ha seguito tantissimo l’aspetto di rapporto col pubblico e il tema molto complesso della sicurezza del lavoro, facendo un lavoro monumentale che ha riscosso i complimenti di tutti, ASL compresa. Ovviamente sempre con la mia supervisione.

Hai curato davvero molto i particolari, dalla scritta all’ingresso di “Benvenuti”, poi cambiata in uscita ad “Arrivederci”, fino ai rapporti con le maestranze…
Sì, ad esempio ho voluto scrivere una lettera a tutte le 900 persone impegnate nella produzione rendendole partecipi delle informazioni che riguardavano il pubblico. Credo che questo sia molto importante e spesso un anello mancante nella gestione degli eventi.

Ad esperienza conclusa: quali aspetti sono migliorabili?
Nella vendita dei biglietti mi sono autolimitato a 90.000 persone: bisogna valutare se sia un numero congruo o eccessivo: forse con meno persone si potrebbe stare meglio. Fra le idee che potrebbero migliorare la situazione c’è senza dubbio quella di usare un doppio o un triplo pit per alleggerire la pressione e far stare il pubblico più comodo: volevo già farlo, ma non c’erano abbastanza transenne in Europa per realizzare questo progetto. Anche il deflusso del pubblico si può migliorare, come sarebbe da implementare l’aspetto della nebulizzazione, certamente gradita in giornate di grande afa. Forse si potrebbe anche spostare il palco, già in una posizione insolita, ancora più vicino alla Rivazza. Insomma l’esperienza porta certamente a dei miglioramenti, ma credo comunque che abbiamo contribuito ad elevare i parametri organizzativi per gli eventi di massa nel nostro paese. Il desiderio è che questi parametri fossero poi presenti e messi in atto non solo dai privati che fanno eventi a pagamento, ma anche negli eventi gratis, come i vari eventi nelle piazze, dove si danno pochissimi servizi alle persone: che un concerto sia gratuito non giustifica certe carenze.

Cristina Trotta

Cristina, puoi spiegarci le fasi e le difficoltà più rilevanti di questo lavoro?
Mi sono occupata, come project leader, di moltissimi aspetti, cominciando dal preventivo economico sui costi, e devo dire che anche sull’Autodromo, per quanto fosse per noi la prima volta, ho sbagliato di poco: il preventivo dei costi è fondamentale per poter fissare il prezzo del biglietto e l’offerta che si può fare all’artista. Il secondo passo è impostare la prevendita e la gestione delle biglietterie. Poi è la volta delle pratiche della SIAE, i contatti con la CPV, l’impostazione dello staff, a partire da Jimmy Pallas, il nostro più stretto collaboratore, che conosco da quando avevo 18 anni, e che ha sempre lavorato in Italia con AC/DC. Con lui e Claudio abbiamo quindi scelto lo staff di produzione, operazione delicatissima ed importantissima per la qualità del lavoro. Da lì è cominciato il delirio delle forniture necessarie, mentre Matteo Chichiarelli ha iniziato a disegnare la pianta della venue, operazione indispensabile per capire tutte le necessità nel dettaglio: palco, transenne, torri, ponti… Poi la scelta degli ingegneri, quasi del tutto mia: dai Faggiotto a Corazza che conosco da tempo, poi Guizzi ed alcuni professionisti locali: nove ingegneri, secondo lo standard previsto.

La parte più lunga è stata forse la ricerca dei fornitori: soprattutto difficile è stata la scelta delle cooperative per il personale, scelta a cui ho lavorato insieme ad Andrea De Matteo, un ragazzo arrivato da noi per uno stage un anno fa ed oggi in grado di dare una grossa mano; più che per il servizio d’ordine il problema era per i facchini, scaff, arrampicatori, runner… fra l’8 ed il 9 di luglio avevamo bisogno di 150-200 persone al giorno solo tra facchini scaff e arrampicatori! Il problema era anche quello che il giorno prima c’era il concerto di Jovanotti a Bologna, quindi la cooperativa più grossa di Bologna era già impegnata.

Abbiamo cominciato la ricerca del personale a febbraio, ma ad aprile eravamo ancora in alto mare ed ero piuttosto terrorizzata.

Ma è stato complesso trovare anche i fornitori per tutte le altre necessità, che erano tante: muletti, gru, golf-car, motorini, transenne di ogni genere, con un numero elevatissimo di antipanico.

Fra le cose più complicate citerei il posizionamento dei bagni chimici, una settimana di lavoro, il montaggio di tutti i ponti di collegamento, e lo smontaggio delle le recinzioni, pali compresi, per creare le necessarie uscite di sicurezza.

Sotto il profilo economico ed organizzativo, è meglio una data a Imola o due date in uno stadio?
Meglio la data secca a Imola, anche perché all’Autodromo abbiamo lavorato in condizioni ideali, con gradi spazi, con un backstage mai avuto così fruibile e comodo in 30 anni di esperienza; anche la produzione di AC/DC ha apprezzato per la facilità dell’accesso dei mezzi: 15 bilici per il palco e una trentina per la produzione, più una decina di sleeper tutti con la corrente e la colonnina ad un passo e vicini. Voglio ricordare che l’Autodromo era stato chiuso ai concerti per nove anni, e noi non ci avevamo mai lavorato: dalla prossima volta sarà tutto più semplice.

La città credo abbia capito l’importanza anche economica del rock e degli eventi musicali!
Certamente: abbiamo utilizzato anche molte imprese e diversi fornitori locali, dove possibile, per coinvolgere maggiormente la città: la ferramenta, la ditta per smontare le reti per le uscite di sicurezza, diversi ragazzi di Imola hanno fatto da runner, un’associazione sportiva senza fini di lucro si è occupata di gestire ed allestire il campeggio, dell’assistenza ai disabili e dell’info point, anche punto di recupero per gli oggetti smarriti. Certamente anche il Comune di Imola ci ha aiutati moltissimo dando la massima collaborazione.

Siete riusciti anche a curare in maniera pulita ed ordinata l’afflusso di tutte queste persone: chi se n’è occupato?
È stato un compito assegnato, con la nostra supervisione, ad Antonio Guglielmo e Stefano Stradella di PRY, i quali hanno studiato il percorso, utilizzando un grande numero di transenne antipanico. A proposito di transenne: comprese quelle interne abbiamo usato oltre 900 antipanico e 3000 metri di transenne CETA!

Jimmy Pallas – Responsabile di produzione della data italiana

Pedina fondamentale per l’organizzazione è stato quindi Jimmy Pallas che ha gestito tutti i contatti con la produzione AC/DC prima, durante e dopo il concerto: “Il lavoro è iniziato molti mesi prima – ci spiega –; per conto di Barley Arts ho gestito tutta l’impostazione e la valutazione dell’allestimento. Insieme al mio gruppo di lavoro mi sono dedicato alla logistica della produzione: dal rider alle 17 versioni del progetto poi realizzato, compresi ovviamente l’allestimento e lo smontaggio.
Pertanto il mio lavoro mirava anche a garantire una gestione operativa e logistica di tutto il flusso delle forniture, pari ad un totale di 256 bilici, possibile anche grazie alle caratteristiche della venue, il paddock del circuito di Imola. Anche Vodafone e Tim hanno dato il loro apporto, mettendo dei ponti radio supplementari che hanno garantito il funzionamento dei cellulari di tutti gli spettatori presenti, un aspetto oggi molto gradito al pubblico se non ormai essenziale. Un grosso ringraziamento va anche a tutte le autorità e gli enti che hanno collaborato con noi mostrando grande sensibilità e disponibilità”.

Alcuni numeri della produzione

Area concerto: una superficie di 100 mila metri quadrati per il pubblico nel Paddock Rivazza, l’area più verde dell’Autodromo di Imola.
Palco: 45 metri di fronte palco, 26 metri di profondità.
Schermi: 8 schermi – 3 sul palco (per un’estensione di 300 m2) e 5 nell’area concerto.
Torri delay: 8 torri audio/video
Transenne: 3.000 metri di transenne di sicurezza, 900 metri di transenne antipanico.
Uscite di sicurezza: 17
Produzione: 900 persone, oltre 256 camion, 600 persone di servizio d’accoglienza, 350 persone al servizio di ristorazione.
Ristorazione: 17 punti ristoro con varie tipologie di cibo per garantire a tutti la miglior possibilità di scelta all’interno dell’Autodromo.
Vaporizzatori: vari punti di nebulizzazione e cannoni d’acqua per rinfrescare il pubblico in caso di caldo eccessivo.
Pronto soccorso: 4 centri medici, 4 punti di primo soccorso, 12 medici, 21 infermieri, 141 soccorritori. Un “Punto di primo intervento sanitario medicalizzato”.
WC: 400 all’interno dell’area concerti. 90 all’esterno nei percorsi di collegamento coi parcheggi e la stazione ferroviaria.
Area bambini: allestita sul prato ai piedi della collina Rivazza un’apposita area con giochi per i più piccoli.
Info point: lungo la pista c’era allestito un info point, che fungeva anche come deposito oggetti smarriti fino al termine del concerto. Erano presenti due info point comunali fuori dal circuito.
Treni speciali: oltre ai collegamenti ferroviari ordinari da e verso Imola, sono stati disponibili dei treni speciali in partenza da Imola nella notte tra il 9 e il 10 luglio fino alla ripresa del normale servizio mattutino.

Personale e aziende

AC/DC Staff
Production Manager Dale "Opie" Skjerseth
Tour Manager Tim Brockman
Lighting Director Cosmo Charles Browning Wilson
Security Crew Chief Bob Wein
Site Manager Chuck Beckler
Head Rigger Chad Richard Koehler
Fornitori in tour
Stage Stageco
Video Screenworks
Sound Clair
Light Upstaging Inc
Power & Electric Entertainment Service
Pyro Innovative Pyrotechnik Gmbh
Catering Gig A Bite Ltd
Bus & NCC Beat The Street
Truck Transam Trucking Ltd
Merchandise Perryscope
Wardrobe Rock N Roll Laundry
Barriers Mojo Barriers
Inflatable Rosie
Scenography Tait Ltd
Barley Arts Staff
Promoter Claudio Trotta
Project Leader Cristina Trotta
Assistenza Produzione Andrea De Matteo
Gestione biglietteria/ass. medica/
assistenza disabili
Giada Santel
Gestione media, ospiti e pr Jacopo Levantaci
Gestione rapp. uff. stampa e media Alice Degortes
Gestione settlement ac/dc Marco Ercolani
Gestione hospitality Daniela Di Lorenzo
Gestione controllo ristorazione Claudia Iossa
Presidio cassa e assistenza rapporti SIAE/
Gestione pagamento fornitori on site
Simona Andronaco
Gestione rapporti ospiti e pr Daniele Parascandolo
Gestione rapp. log. e di prod.
per ristorazione
Mario Adamo
Production Staff
Production Rep. Jimmy Pallas
Site Manager Matteo Chichiarelli
Production Assistant Katia Ponchio
Pratiche on site Francesca Salomoni
IT Manager Luca Chichiarelli
Steel/scaff/Layher Stagerent Giamaico Di Paolo
Gest. transennamento Carlo Lucchese
Gest. muletti, gru, motorini e golf carts Aurelio Caponetto
Allestimento backstage Valerio Brusa
Gestione magazzino Tonino Rinaldi
Gestione collina e tribuna Stefano Dal Vecchio
Allestimento camerini Lorena Nolli
Angelina Galasso
Serena Gargano
Assistenza produzione jr Margherita Gualino
Steel manager out Michele Marini Metallo
Stage manager Nico Bubani
Assistenza Produzione Samantha Merenda
Assistenza targhe e prod Cristiano Sanzeri
Comune di Imola
Sindaco Daniele Manca
Stefano Mirri
ref. Impianti sportivi Domenico Dadina
Mirco Cantelli
Ingegneri
CPV e calcoli statici Stefano Faggiotto
Franco Faggiotto
Direttore lavori Amedeo Guizzi
CSE e CSP Ermenegildo Corazza
Team CSE e CSP Cristina Camilla Corazza
Luca Gambon
Giulio Gallo
Impatto acustico Danilo Vienna
Perito elettrico Matteo Fabbri
Servizio d’ordine
Pry S.r.l.
Resp. Servizio d’ordine /
Stesura piano del servizio d'ordine
Antonio Guglielmo
Stefano Stradella
Tommaso Meletti
Maurizio Boreggio
Best Union S.p.A.
Resp. Servizio d’ordine Bruno Cannizzaro .
S.G.Investigation S.r.l.s
Resp. Servizio d'ordine Giovanni Palermiti
Scorpion Group Soc. Coop
Resp. Servizio d'ordine Claudio Mantellini.
Resp. Servizio d'ordine Pietro Bertoni
Fornitori
Formula Imola s.p.a.
Presidente Uberto Selvatico Estense
Direttore Generale Autodromo Pietro Benvenuti
Ufficio Tecnico Simone Magnani
Segreteria Generale Maria Pia Rocca
Ufficio Sportivo Michela Farolfi
Idraulico per Autodromo Massimo Mongardi
Ari Giallorenzo
Mulettisti/flat bed/gru ATFI
Emilio Cristoferi
Facchinaggio/mulettisti Metafance
Mauro Bacchiani
Giulia Cecconi
Giulia Catania
Facchinaggio/mulettisti WKL
Salvatore Pizzo
Facchinaggio/mulettisti Il Service
Giuseppe Mulas
Fiore Mulas
Facchinaggio Cometa
Tiziano Muzzioli
Facchinaggio/skaff QS QUALITY
Alessandro Ferrara
Elettricista per Autodromo Bertuzzi Srl
Gabriele Bertuzzi
Elettricista per Autodromo Mattia Stoppa
Noleggio forklift Jungheinrich
Lisa Lama
Vincenzo Chirico
Noleggio forklift Venpa
Fabio Modica
WOL - Contatti ristorazione Alessandro Golfetto
International Medical Team
Assistenza medica Mauro Vivoli
Marco Baldini
Spazio biglietteria GEIMS
Lorenzo Muscardi
Uscite d'emergenza Edilpentagono
Piero Santuccio
Vaporizzazione e gonfiabili Pisacane Eventi
Raffaele Pisacane
Pranzi crew facchinaggio America Graffiti
Massimo Benati
Gestione camping, parcheggio disabili,
info point
Grifo
Stefano Mongardi
Referente Prenotazioni Alberghiere Hotel Olimpia
Federico Facchini
Gestione rapporti aeroporti Lino Fiocco
Security in hotel Antonio Boccuni
Luca Guerra
Ufficio stampa Parole e Dintorni
Riccardo Vitanza
Valentina Corna
Marta Falcon
Radio MT Com
Mario Tagliani
Luca Cavina
Cavalconi/portale d'ingresso/
pedana disabili/torri faro/torri delay
Italstage
Pasquale Aumenta
Tonino Grosso
Pirotecnici Ita Parente Fireworks
Steve Carreri
Merchandise Underpressure
Tiziano Grechi
Emanuele Grechi
Catering Ita Maccaroni Bros
Roberto Ciucci
Giampietro Penna
Distribuzione elettrica,
gruppi elettrogeni, torri faro
CME
Chief Stefano Paolucci
Roberto Paolucci
Pomponi Jacopo
Federico Diamanti
Adriano Trombesi
Stefano Batino
Alberty James Alves
Adriano Bertoldi
Carlo Catto
Massimo Mauriello
Andrea Mencarelli
Perito industriale per CME Azeglio Mecaglia
Video per delay STS Communication
Marco Vecchi
Autista Cherry Picker Calinov Constantin Florin
Smontaggio e montaggio recinzioni Alba Recinzioni
Daniele Marocchi
Luci per Collina Ecologica Rivazza Laboratorio Musica
Vanis Dondi
Audio per delay Agorà
Fabrizio De Amicis
Bagni chimici Sebach
Sebastiano Renna
Cristina Gallieni
Rigger
Head Rigger Ita Thomas Morandi
Rigger AMS Lee David Boyes
Marco Giampietri
Nicola Odorizio
Alberto Pautasso
Alessio Romano
Rigger Crew Room Guerino D'Avella
Raffaele Galantucci
Rigger EXE Matteo Germini
Rigger Ducale Massimo Mazzoni
Franco Mazzoni
Rigger Rig Me Up Gianluca Contaldi
Rigger Show Crew Tommaso Cosmacini
Davide Cusumano
Andrea Franceschetti
Fabio Milleret
Rigger Techne Daniele Carissimo
Simone Grolli
Rigger Doc Servizi Paolo Oppo
Emiliano Distaso
Skaff
Skaff Creastage Riccardo Addari
Marion Fernando
Lara Balladares
Giovanni Maria Carosa
Alessandro Ciardella
Andrea Iacarelli
Davide Nisticò
Claudio Purchiaroni
Riccardo Togna
Mauro Angeloni
Skaff DNA Solution Jose Juan Atamaciu
Cornei Budasu
Ricardo Capiona
Florin Cramariuc
Virgil Cristea
Alin Darabana
Iulian Enache
Cristian Istrati
Francesco Lombardi
Cristian Munteanu
Gabriel Cristian Popa
Mihal Florentin Popa
Marius Poposcu
Adrian Ruiu
Ionel Ungureanu
Preposto Giemme Servizi Giorgio Margutti
Skaff Giemme Servizi Gianluca Anelli
Cosma Sorin Lita
Marco Albini
Skaff Il Service Michele Mancini
Simone Massalongo
Roberto Menegolli
Matteo Pozzan
Mirko Pozzan
Massimo Menegazzi
Luca Bonizzato
Thomas Bressan
Andrea Cordioli
Emanuele Danzi
Stefano Filippini
Gabriele Vicenzi
Gabriele Conzano
Alessandro Piva
Mattia Vertuan
Skaff QS Quality Luca Cervi
Lamine Drame
Hamada El Khouliy
Rasced Esmat
Luca Fattorini
Antonio Maiolino
Nicola Ressa
Moussa Sarr
Felice Villa
Andrea Vindigni
Massimiliano Zurro
Skaff StageRent Marco La Morticella
Gianluca Renzetti
Marco Santucci
Gregorz Tarnowski

AC/DC

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