MiR / Live You Play 2018

Alcune considerazioni sulla fiera MIR / Live You Play di Rimini appeno conclusa.

IMG 9201di Alfio Morelli

MIR 2018, se consideriamo l’affluenza di pubblico, è stato sicuramente un successo. Eravamo già soddisfatti dei 9.500 visitatori dell’edizione scorsa, lo siamo quindi a maggior ragione di fronte ai 12.000 di quest’anno, con un incremento di circa il 20%.

Cerchiamo quindi di analizzare e interpretare questi numeri.

Durante la manifestazione abbiamo avuto modo di scambiare alcune considerazioni con diversi espositori. La maggior parte di loro è rimasta soddisfatta dalla manifestazione, ma profondamente delusa dall’organizzazione: non si capisce perché, nonostante la buona volontà degli operatori del settore, i quali hanno accettato la sfida di creare una manifestazione di spessore anche sul territorio nazionale, gli espositori si siano ritrovati di fronte ad un ente fiera molto ben strutturato e con background di tutto rispetto ma che sembra quasi voglia rendere difficile la vita agli espositori, rendendo molto farraginose alcune procedure, richiedendo costi extra per molti servizi e, in generale, non facilitando il compito del cliente.

Non sono critiche del tutto immotivate e anche noi restiamo un po’ perplessi di fronte a certe scelte gestionali. Una manifestazione, seppur piccola rispetto ad altre, ma con ampi margini di crescita e solo alla terza edizione, avrebbe bisogno, con lungimiranza, di maggiori attenzioni: chi sceglie di acquistare gli spazi andrebbe il più possibile facilitato, proprio nell’ottica di creare l’appuntamento imperdibile e di livello europeo per tutto il settore. Forse alla Fiera basterebbe seguire l’esempio del turismo riminese, che ha fatto della coccola al cliente il suo vero punto di forza.

Tornando all’efficacia della manifestazione, ci è parso che le aziende più soddisfatte siano state quelle con prodotti rivolti alla fascia media del mercato; infatti le aziende con prodotti a più alto contenuto tecnologico, e quindi più costosi, hanno lamentato l’assenza di buyer di alto profilo, o quanto meno del visitatore dotato di potere decisionale e di portafoglio. Bisogna anche riconoscere che comunque questo è anche specchio del nostro mercato interno, con molte aziende di fascia media e poche di fascia altissima.

Per quanto riguarda gli stand, a MIR 2018 si notavano certamente molti più schermi LED ed effetti luce che line array o grandi mixer digitali, ed anche questo rispecchia il trend del mercato.

Luci ed ombre, sotto il profilo commerciale, anche per Live You Play, arrivato ad un punto di svolta: secondo qualcuno, mettendo sui piatti della bilancia l’investimento necessario per allestire un palco, in termini di denaro e risorse umane, e l’effettivo ritorno economico e d’immagine, il risultato non è del tutto positivo.

Crediamo che l’idea sia sempre lodevole ed interessante, ma va sicuramente ripensata.

contatti: Italian Exibition Group

 

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